In quanto i radiotaxi sanzionati detengono congiuntamente una quota pari a circa il 70% del mercato napoletano, l’AGCM ha in particolare accertato che i quattro operatori hanno definito e concordato una strategia comune volta a vietare ai tassisti aderenti ai rispettivi radiotaxi di appartenenza di utilizzare, per interagire con la clientela, qualsiasi applicazione diversa da quelle approvate e utilizzate dai radiotaxi stessi, impedendo così ai tassisti ed agli utenti di beneficiare dell’innovazione introdotta, tramite l’utilizzo di piattaforme digitali aperte a tutti i tassisti, da operatori concorrenti. “Il messaggio dell’Autorità è chiaro: la creazione di un fronte comune da parte dei radiotaxi per impedire l’entrata sul mercato di concorrenti che adottano un diverso e innovativo modello di business costituisce un illecito accordo restrittivo della concorrenza a danno dei tassisti stessi e della clientela” ha commentato Andrea Galla, country manager di Free Now Italia.