Coronavirus, il ministro Speranza: ‘Chiudere è stata scelta giusta, ha salvato il paese’

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Coronavirus, il : “Chiudere è stata scelta giusta, ha salvato il paese. Sacrifici che chiedo ai ragazzi hanno la scuola come obiettivo”.

Chiudere tutto e' stata una scelta giustissima che ha salvato il Paese e risparmiato vite. In un colloquio con il Corriere della Sera, il ministro della Salute invita a prepararsi ad un ‘autunno di resistenza', perche' il virus non e' scomparso, e sollecita i ragazzi alla cautela e al rispetto delle regole base, perche' tutte le dovranno riaprire il 14 settembre, e i sacrifici loro richiesti hanno questo obiettivo. Poi aggiunge che finche' l'emergenza non sara' finita, non inseguira' nessuno sulle polemiche.

“Il 14 settembre – sottolinea Speranza – le scuole devono riaprire tutte, al 100%”, l'obiettivo “irrinunciabile” e' il ritorno sui banchi “e poiche' il rischio zero non esiste, dobbiamo essere cauti altrove e scegliere a cosa rinunciare”. Dieci tra ragazzi, insegnanti e genitori che tornano a spostarsi non devono far paura, spiega, ma e' un numero che costringe ad essere ancora piu' prudenti su altri aspetti, per accumulare ancora un po' di vantaggio in vista della riapertura. Niente campionato di calcio? “Con tutto il rispetto, tra accompagnare mio figlio allo stadio e portarlo a scuola, preferisco la seconda. Deve fare la quinta elementare e voglio che la faccia in presenza, come tutti gli studenti”, aggiunge .

“Capisco il disagio – riflette il ministro della Salute – e non voglio apparire un maestrino, ma i sacrifici che chiedo ai ragazzi sul metro di distanza nei treni o sulla movida hanno la scuola come obiettivo di fondo. Non mi parlate di altro. In fondo ai giovani non chiediamo di non uscire di casa, chiediamo solo di indossare le mascherine, lavarsi le mani, stare a distanza ed evitare assembramenti. Una cosa compatibile con il godersi l'estate”

    . “L'eta' media dei contagiati – avverte anche – sta drammaticamente scendendo sotto i 40 anni. E' normale che i piu' giovani si sentano piu' forti, ma chi porta il virus a casa rischia di fare danni veri alle persone fragili”. E non ci si puo' permettere una nuova chiusura: “Un altro lockdown sarebbe un danno enorme e dobbiamo evitarlo piu' di ogni cosa”.



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