Coronavirus, 3 dei posiviti del campo rom di Scampia sono arrivati in auto dalla Serbia

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Sono arrivati durante la notte in auto direttamente dalla Serbia i 3 familiari di uno dei casi positivi emersi nel campo rom di Scampia.

 

Lo spiega la Asl Napoli 1 Centro che ha ricostruito, insieme all’Unità di crisi della Regione Campania, la catena dei contatti della 17enne incinta, primo caso di coronavirus scoperto tra i residenti del campo rom nel quartiere a nord di Napoli. L’indagine epidemiologica svolta sul campo ha permesso di definire una stretta convivenza della donna oltre che con il marito, con altre 10 persone che sono state tutte prontamente sottoposte a tampone.

Dei soggetti esaminati, solo 2 sono risultati positivi al Covid (il marito e lo zio della donna). Gli altri 9 tamponi hanno dato esito negativo. Dopo aver acquisito nuove informazioni sugli spostamenti di alcuni familiari della giovane donna, l’indagine epidemiologica è stata poi ampliata e sono stati eseguiti ulteriori 11 tamponi, 3 dei quali sono risultati positivi: si tratta dei tamponi eseguiti su familiari del marito della giovane donna.



    I tamponi sono stati eseguiti al loro arrivo a Napoli: erano infatti giunti durante la notte, in auto, direttamente dalla Serbia dopo aver appreso la notizia della positività dei familiari. Durante la notte l’Asl Napoli 1 Centro ha provveduto ad esaminare altri 29 tamponi eseguiti in serata, sempre in linea con il concetto di contact tracing. Tutti i tamponi sono risultati negativi ma resta alta l’attenzione sullo stato di salute dei positivi che ad oggi continuano ad essere asintomatici.

    In definitiva, su 50 tamponi solo 6 sono risultati positivi nell’ambito di una popolazione stimata di circa 450 persone, delle quali 30 bambini con meno di 2 anni. Il monitoraggio e la sorveglianza continuano sul campo grazie al personale dell’Asl Napoli 1 Centro e già ieri sono state distribuite le mascherine della Regione sia agii adulti che ai più piccoli.




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