«Le audizioni svolte in Commissione Affari Costituzionali mi confermano le ragioni per un rinvio in autunno di tutte le consultazioni elettorali».Potrebbe interessarti
Con la giornata di oggi le audizioni di giuristi e rappresentanti territoriali si sono concluse. «Dalle parole di eminenti personalità del panorama giuridico italiano è emerso a più riprese che votare a luglio sarebbe una scommessa – sottolinea Bilotti –. Sinceramente è proprio su questa parola che invito tutti a riflettere: non si può pensare all'esercizio del diritto di voto, così importante, come a una scommessa». La parlamentare parla di un azzardo sia in termini formali, perché fino al 31 luglio l'Italia è ancora in stato di emergenza, sia sotto il profilo sostanziale, perché la fase 2 è appena iniziata e il virus è ancora in circolazione. Soprattutto, ricorda che pieno godimento del diritto di voto non significa soltanto essere messi in condizioni di sicurezza nel giorno in cui ci si reca ai seggi: «C'è tutto un procedimento antecedente, nel quale si esplica l'esercizio della democrazia e sul quale non possiamo assolutamente soprassedere». Il riferimento è alla formazione delle liste, alla raccolta delle firme, a tutti quegli adempimenti per cui il Consiglio di Stato ha già chiarito che non si può procedere con autocertificazione. Ma non solo: «Penso inoltre al principio di uguaglianza delle chance, che pure è stato ribadito nel corso delle audizioni; penso ai diritti di ogni candidato, di chi magari affronta per la prima volta una competizione elettorale e deve vedersi garantite le stesse opportunità di chi è uscente; e penso a tutti gli elettori, che hanno diritto a formare il loro convincimento in uno stato di serenità, che non mi pare proprio adesso ci sia. Anche a prescindere dalle condizioni di contenimento del virus – conclude la parlamentare – non possiamo tralasciare che la democrazia ha i suoi tempi che vanno rispettati, se non vogliamo violarne la sacralità».






