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Micheal Stipe: ‘Il tempo dei R.E.M. è finito. Basta.’ A Roma ha presentato un suo libro di fotografie

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Michael Stipe presenta a Roma un suo libro di fotografie e alla domanda sulla reunion della band risponde in maniera inequivocabile gelando la folla di fan e giornalisti: “Domani sera a Londra sarò a cena con Mike, ma il tempo dei R.E.M. è finito. Basta”.
A chi gli chiede invece quando uscirà un album solista, risponde: “Vi dico di aspettare. Non ho fretta, perché per me la musica è una passione. Non sento la fretta di far uscire dei singoli. Vi chiedo di non trattenere il respiro, e di godervi il viaggio”. L’ex frontman dei R.E.M. si è preso una pausa dalla musica per dedicarsi alla fotografia, l’altra sua grande passione. Al museo Maxxi di Roma, con la direttrice Giovanna Melandri, stamani ha presentato il suo secondo libro di immagini. Il primo lo aveva dedicato a famigliari e amici. Questo, “Our Interference Times” (edito in Italia da Damiani), vuole raccontare il mondo nel passaggio dall’analogico al digitale. Lo scrittore e artista Douglas Coupland ha pescato nel vastissimo archivio delle foto scattate da Stipe dagli anni Settanta a oggi (“Saranno centinaia di migliaia, non esagero”, spiega il cantante). E lì ha scelto le immagini per il volume. Quello con la fotografia per Stipe “è un viaggio cominciato nel ’74. Allora ho preso una Canon e ho cominciato a fare foto. Frequentavo un corso di scienze ambientali, i professori erano dei giovani hippies che volevano trasmetterci i loro valori. E ci sono riusciti”. I proventi del libro (come pure quelli del suo nuovo singolo, “Your Capricious Soul”) per un anno andranno a Extinction Rebellion, il movimento di giovani per il clima e l’ecologia, che pratica la disobbedienza civile. “Non stanno assolutamente chiedendo troppo. Chiedono il giusto. Credo che sia essenziale riconoscere e provare a cambiare il mondo che ci circonda, perché a controllare questo mondo siamo noi”, spiega Stipe. Al Maxxi la rockstar ha incontrato due attivisti di XR, ha messo il loro adesivo sulla giacca, si è fatto fotografare con loro e li ha incoraggiati ad andare avanti. Spiega di aver scelto di distribuire il singolo per un anno sul proprio sito e non sulle piattaforme “per mandare un messaggio: siamo in grado di controllare noi stessi. La nostra indipendenza dipende da ciò che facciamo. L’indipendenza fa parte dell’essere americano, fa parte di una mitologia in cui mi ritrovo. Questo non vuol dire che poi dopo un anno non andrò sulle altre piattaforme. Non sono uno stupido, quello che faccio vorrei che raggiungesse più persone possibile”. L’ex R.E.M. ma non gradisce  l’atteggiamento manipolatorio dei social sebbene sia affascinato dalla tecnologia. Sulle elezioni americane: “Penso che in questo momento non ci sia un candidato adatto a quel cambiamento radicale che serve. Elazabeth Warren potrebbe essere una luce, mentre sarebbe ora che Joe Biden si ritirasse”. Dopo musica e foto, Stipe dice di non avere progetti sul cinema. “Ma nel libro troverete omaggi a Fellini, uno dei miei registi preferiti. Poi, un accenno a Roma: “Ci sono stato di recente in vacanza. La basilica di Santa Maria degli Angeli mi ha ispirato. Ne troverete traccia nel mio prossimo lavoro…”.


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