Camorra a Soccavo: scarcerato il presunto custode della droga del clan

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Il tribunale del riesame di Napoli, ottava sezione, si è pronunciato sul primo gruppo di ricorrenti avverso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ad inizio mese dal gip presso il tribunale di Napoli, dott.ssa Bardi, relativa a quelli che gli inquirenti ritengono essere i due gruppi camorristici egemoni del quartiere di Soccavo, i Vigilia, con base operativa a via Palazziello e i Sorianiello, capi della zona cosiddetta della 99. Le accuse che hanno portato in carcere circa 30 persone sono di associazione camorristica, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, ipotesi di estorsione a danno dei commercianti della zona ed ipotesi di spaccio di stupefacenti. L’impianto accusatorio ha sostanzialmente retto, tuttavia, nell ambito dell’ associazione dedita al narcotraffico riferibile al clan Vigilia si è assistito ad una scarcerazione importante. I giudici hanno infatti annullato l’ordinanza emessa a carico di Umberto Calafiore, difeso dall’ avvocato Marco Bernardo, che era ritenuto il custode delle partite di droga per conto del clan. L’avvocato Marco Bernardo è infatti riuscito a dimostrare con accurate indagini difensive che il Giuseppe cui si faceva spesso riferimento nelle intercettazioni telefoniche poste a carico del proprio assistito, non poteva essere Giuseppe Mazzotti, quello che cioè è ritenuto il capo e promotore dell’organizzazione dedita al traffico di stupefacente. Il tribunale, pertanto, stante la incertezza degli elementi posti a suo carico, ha annullato tutti i capi accusa disponendo la scarcerazione del Calafiore.




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