Incredibile storia di due gemelli, uniti anche nella morte

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Insieme dalla nascita, nella vita e nel lavoro, hanno scelto di restare uniti anche nella morte. Questo il dramma di due fratelli gemelli di 66 anni, Floriano e Alberto Porro, trovati morti con una ferita da arma da fuoco alla testa nel loro appartamento di Senago, in provincia di Milano, nel tardo pomeriggio di oggi. I due, secondo quanto hanno lasciato scritto in un messaggio ai familiari, avrebbero deciso di farla finita perche’ malati e rattristati dalla loro esistenza. Chi dei due abbia sparato all’altro per poi uccidersi e’ ancora al vaglio degli inquirenti. A far correre a sirene spiegate i carabinieri di Desio (Monza) nel loro appartamento, intorno alle 18 di oggi, la telefonata di una vicina di casa che ha udito gli spari. Quando i militari hanno sfondato la porta dell’appartamento indicato dalla donna, per i due gemelli non c’era piu’ nulla da fare. Entrambi erano adagiati sui rispettivi letti, tra mucchi di vestiti piegati e confezioni di medicinali, vestiti come in una qualsiasi giornata d’autunno. Accanto al cadavere di uno di loro, un biglietto per spiegare il loro gesto: “Non ce la facciamo piu'”, parole che rappresenterebbero quasi la certezza che la decisione di togliersi la vita sia stata presa di comune accordo. Celibi e senza parenti prossimi a dar loro manforte, i Porro sono stati descritti dai vicini di casa come uomini affabili, educati e riservati, ma che da tempo non uscivano molto spesso di casa. Nella loro abitazione, in una piccola palazzina a latere del parco Villa Sioli, i due hanno condiviso tutta la vita, anche quella professionale come geometri che a Senago li aveva resi professionisti apprezzati, attivita’ dalla quale pero’ si erano ritirati da qualche anno. Le patologie fisiche di cui sarebbero stati affetti, forse, li avevano gettati entrambi in uno stato di profonda depressione, acuito da quel legame indissolubile e incomprensibile agli altri, che solo i gemelli possono comprendere. Sui loro corpi, come da prassi, verra’ effettuata l’autopsia. Dalle verifiche dei carabinieri, la pistola usata dai Porro era legalmente detenuta.




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