Giugliano, Gaetano torna a scuola e dice ai coetanei: ‘Denunciate, è giusto farlo’

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Hanno festeggiato il rientro a scuola di Gaetano, gli studenti della scuola superiore dell’Istituto Minzoni. Dopo l’aggressione alla stazione della metro di Chiaiano, da parte di una babygang lo scorso 12 gennaio, Gaetano scende dall’auto dello zio e si dirige verso il comitato di benvenuto che lo aspetta tra applausi e abbracci. “Sono forte della solidarietà dei miei compagni, saprò affrontare il processo. E consiglio a tutti i miei coetanei: denunciate, è la cosa più giusta da fare” – commenta il ragazzo. Ancora un po’ pallido Gaetano, sorride con gli occhi lucidi per la commozione. Ad accoglierlo nel cortile, il dirigente scolastico Nicola Rega, che ha deciso la sospensione eccezionale delle lezioni per consentire a tutti gli studenti e ai docenti di salutare Gaetano dopo un mese di assenza. Tanti i cartelloni “Io sono Gaetano”, “Il Minzoni è con te. Il bene trionfa sempre” e i professori che non l’hanno mai abbandonato in questa brutta vicenda.
Dopo l’aggressione, l’intervento chirurgico e la degenza all’ospedale San Giuliano nel reparto di terapia intensiva. A Gaetano è stata asportata la milza, ma ieri il momento della festa. “Questa accoglienza ci viene dal cuore, anche gli altri studenti non vedevano l’ora di riabbracciare il loro compagno dice il preside Rega – Desideriamo mostrargli la nostra vicinanza e soprattutto con questa cerimonia condannare tutti assieme ogni atteggiamento di violenza”. Prima un passaggio veloce nella sua classe con i compagni di studio che hanno voluto coccolarlo un po’ in privato, poi l’ingresso trionfale nella palestra con tutti i compagni. Non l’ha perso di vista nemmeno un attimo il cugino Alessio, suo compagno di classe. Erano assieme quando Gaetano è stato assalito dal branco, ma era riuscito a mettersi subito in salvo. “Sono commosso, mi sono ripreso in fretta anche grazie alla solidarietà dei miei compagni, utile non solo a me, ma a tutti quelli che subiscono violenza e non denunciano. Io consiglio loro di farlo” – commenta. I suoi aggressori sono stati identificati pochi giorni dopo l’aggressione: dieci minorenni tutti incensurati, tra i tredici e i diciassette anni. Quello che ha meno di 14 anni non è imputabile; gli agenti della Polizia di Stato dei Commissariati di Scampia e di Chiaiano, coordinati dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno eseguito nove ordinanze cautelari, otto in comunità e uno per la permanenza in casa, nei confronti di altrettanti minori. Sono accusati di lesioni gravissime e di aver provocato danni irreversibili nei confronti di un minore. Identificati grazie alle telecamere in zona e alla decisione di alcuni indagati di riferire alcuni particolari della aggressione, l’analisi dei filmati estrapolati dagli impianti di videosorveglianza ha confermato il racconto di Gaetano: si vedono i dieci che alle 18.30 del 12 gennaio, muovendosi come un branco, aggredivano senza motivo il ragazzo. I provvedimenti sono stati emessi dal giudice Paola Brunese su richiesta della pm Emilia Galante Sorrentino, che con la procuratrice Maria de Luzemberger ha coordinato da subito le indagini dei poliziotti dei commissariati Scampia e Chiaiano.




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