Condannati a 14 anni di carcere i ladri Vip del rione Traiano che svaligiavano le case dei salernitani

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Sono stati condannati a 14 anni di reclusione complessivi  i tre ladri vip del Rione Traiano che prima svaligiavano le case dei salernitani e poi si concedevano vacanze esclusive in resort a cinque stelle con il ricavato dei copi e postavano le foto sui social. Il gup del Tribunale di Salerno, Ubaldo Perrotta li ha condannati nel processo che si è svolto con il rito abbreviato, per associazione a delinquere finalizzata ai furti: si tratta di Ciro e Giuseppe Romano (padre e figlio) condannati, rispettivamente, a 5 anni e 4 mesi e a 4 anni; e Ciro Guillari condannato a 4 anni e 10 mesi. I tre furono arrestati nel marzo scorso dai carabinieri di Salerno.
Prima sceglievano le abitazioni che sapevano essere disabitate per qualche giorno. Poi posizionavano un foglietto di carta davanti alla porta d’ingresso e ritornavano il giorno dopo: se quel pezzetto di carta era ancora li’, era il lasciapassare per la banda per indicare che i proprietari non c’erano.I furti,  avvenivano sempre con le stesse modalità e nel periodo estivo ed avevano come obiettivo le abitazioni lasciate vuote dalle famiglie partite per le vacanze estive. Quando arrivava il ‘via libera’ del foglietto, iniziavano le procedure per scassinare le serrature delle porte e nessun modello aveva segreti.
L’unica cosa che metteva ansia alla banda erano le telecamere di sicurezza. In un’occasione, uno di loro entro’ in un’abitazione in provincia di Avellino, ma si accorse di essere inquadrato da una telecamere notturna. La scena viene immortalata sequenza dopo sequenza nelle immagini acquisite dai carabinieri.
Il ladro quando si accorge di essere stato ripreso, tenta di smontare l’impianto di registrazione e non ci riesce. Di fondamentale importanza per le indagini sono state le intercettazioni telefoniche perché i ladri si tengono in contatto l’uno con l’altro durante il colpo proprio con i telefoni cellulari captati dalla forze dell’ordine.
“Cerca qualcosa di buono”, dice Ciro Romano il 6 luglio 2016 a proposito di un furto un’appartamento a Salerno. “Ci stanno, ci stanno, come non ci stanno, ad una parte che tengo e’ grossa”, la risposta del suo interlocutore. Quella mattina furono portati via tre orologi, due paia di occhiali, una borsa Louis Vuitton, 380 euro e diversi anelli e bracciali in oro e argento. I carabinieri hanno poi accertato un altro modus operandi della banda: mentre il complice sale le scale che portano all’abitazione, un altro bussa al citofono per essere certi dell’assenza dei proprietari. In un altro caso, in un furto perpetrato al Vomero il 29 luglio 2016, qualcosa va storto: “Ci sono persone per le scale”. La risposta e’ rapida: “Appena se ne vanno questi qua andiamo a vedere un’altra via, e mi fai uno squillo, va bene?”
E con i soldi andavano a fare vacanze nei più esclusivi resort del mondo postando poi i selfie su Fb. In particolare un commento postato su facebook ad una foto di Angelina Jolie il 18 ottobre del 2016 da Giuseppe Romano. “Meglio essere poveri ma onesti piuttosto che ricchi e malvagi”.
E subito dopo gli è arrivata la risposta di una donna che conosceva bene la sua “l’onestà” e che era amica del titolare del profilo sul quale Giuseppe Romano aveva postato quella frase. “Ma quale onesto voi rubate nelle case della povera gente che fanno sacrifici x andare avanti po va nu Piezz e merddd comm e te e pat’t e va rubbat tutte sacrific che fanno… accussi vo fa a bllel mammt e rient e porcellan ca ten mocc e o sang ra Gent… non sapit manc nupoc ronesta’ facit e squarcciun co sang re povera Gent!! Latrin a te e a pat’t mariuuuuuolllll prrrrrrrrrrrrr”.

 

 



     

     

     


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