Arte e Musei

Amori divini al Mann di Napoli: incontri e spettacoli sui costumi sessuali del presente e del passato

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Per la mostra “Amori divini” su amore ed eros il Museo archeologico di Napoli – sede del noto “Gabinetto segreto” che custodisce reperti a sfondo sessuale provenienti dagli scavi vesuviani – propone un fitto calendario di appuntamenti con spettacoli e letture per un confronto tra passato e presente sugli usi e costumi sessuali e amorosi. (Il Progetto è del Servizio Educativo del Museo Archeologico Nazionale di Napoli). Si parte domani e fino al 15 ottobre con “Mito mania”, un piccolo festival in collaborazione con Electa. Primo appuntamento “La parola erotica”, in sena alle 18.00 con ingresso a due euro, il cui protagonista è Maurizio de Giovanni che racconterà l’erotismo ai tempi dei postriboli partenopei spaziando dalla Ars Amatoria di Ovidio al contemporaneo. Con lui Stefano Piedimonte e letture di testi da romanzi come Il delta di Venere di Anais Nin, L’amante di Marguerite Duras. Archeologi, storici, scrittori, giornalisti e artisti esploreranno il mito e l’amore/eros nelle loro molteplici letture contemporanee: dalle Metamorfosi di Ovidio cantate ad una visita speciale in poesia, condotta nei passaggi più segreti del museo, sino alle divinità nella cultura pop di oggi. Parteciperanno tra gli altri Matteo Nucci, Nicola Gardini e Alex Cecchetti. Dal 7 ottobre alle ore 17.00 al via “Diversi amori”: quattro incontri/spettacolo sull’eros nel mondo greco e romano condotti da Massimo Andrei, che apre con “Ermafrodito, o dell’androginia”. Poi sarà la volta di “Amori tra uomini”  il 14 ottobre, di “Amori tra donne. I fanciulli e l’amore” il 21 ottobre e di “Licenziosi rituali, intrecci bestiali e altro ancora” il 28 ottobre. Nei testi drammaturgici delle diverse puntate degli incontri-spettacolo sono inseriti passi letterari estratti da opere appartenenti sia all’antichità che alla contemporaneità. I temi saranno illustrati e commentati, in un linguaggio ironico e brillante, da Massimo Andrei, accompagnato dalle attrici Chiara Baffi e Antonella Romano. Installazione di Michele Iodice.

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