Amedeo Laboccetta, deputato di Forza Italia, è stato escluso dalle liste e scrive una lettera a Silvio Berlusconi: "Caro Presidente, sono tranquillo, nessun suicidio. Nessuna reazione rabbiosa né rancorosa. Ma c'è modo e modo di chiudere un rapporto. Il benservito c'è modo e modo di darlo. Dietro ciascuno di noi ci sono persone, familiari, rapporti sul territorio che vanno rispettati. E invece sinora nessuno mi ha detto nulla. Nessuna spiegazione. Dalla lettura dei giornali ho appreso della mia esclusione, per il resto un assordante silenzio. Non è un cahiers de dole'ances il mio, sento però il dovere di dire alcune cose. Lo devo innanzi tutto a me stesso, come uomo e come politico. Sono orgoglioso della mia storia di destra, sempre coerente con i miei principi e i miei valori. Rivendico di aver svolto un ruolo determinante il 14 dicembre del 2010 quando insieme ad un numeroso gruppo di deputati ex finiani evitai la caduta del tuo governo. Tre anni dopo, nel 2013 da coordinatore del partito a Napoli, eletto da un congresso con migliaia di partecipanti, venni, senza alcun preavviso fatto scivolare all'8 posto, risultando poi alle elezioni primo dei non eletti. Dal 28 giugno scorso, per una fortunosa coincidenza, sono rientrato alla Camera e quella stessa sera ebbi anche il piacere di ritrovarmi con te, Francesca e altri vostri amici in un ristorante romano. Nella circostanza fosti, ancora una volta, prodigo di apprezzamenti per la mia persona e per il coraggio che io avevo avuto nello scrivere quel libro, che tante volte hai pubblicamente decantato. Serbo il ricordo del nostro incontro alla convention di Ischia di settembre quando con poche ma precise parole, mi rassicurasti circa la mia riconferma. Oggi mi rimane un'amara considerazione: forse il mio impegno, il mio contributo non servono più, forse il mio tempo è scaduto? Se è così, quanto sarebbe stato bello sentirmelo dire da te anziché non essere degnato nemmeno del poco tempo necessario per una simile incombenza."
Ponticelli, ladri di ferro nel cantiere sotto sequestro dove morì il 14enne
Ponticelli, Non conosce pace il cantiere sotto sequestro di via Carlo Miranda a Ponticelli dove nel 2005 morì il giovane Francesco Paolillo. Nell'ultima settimana due incendi dolosi hanno interessato l'area e creato non pochi disagi agli abitanti della case popolari che vi abitano nei dintorni. Oggi ignoti sono entrati all'interno, nonostante il cantiere sia sotto sequestro mai i due cancelli sono stati divelti nei giorni scorsi dai vandali, e indisturbati hanno rubato tutti i tondini di ferro dai piloni di cemento armato che si trovano all'interno (come dimostra la foto allegata al pezzo). Ormai il cantiere è tornato ad essere terra di nessuno e di notte ci si scarica di tutto. Il degrado e l'abbandono del cantiere interessa anche l'edicola votiva eretta in ricordo dello sfortunato 14enne. Spazzatura di ogni genere buttata nei paraggi ed erbacce rendono poco edificante anche la visita dei familiari o dei conoscenti che ogni giorno vi si recano per recitare una preghiera per il piccolo Francesco. Oramai quella è una zona abbandonata a se stessa e solo di rado la ditta di pulizia di ricorda di passare da quelle parti.
Regione, passa la legge per l'editoria. Soddisfazione del Sugc: "Recepiti i nostri emendamenti"
Napoli. Passa la legge regionale per l'editoria, soddisfazione del sindacato dei giornalisti della Campania per il recepimento di tre emendamenti che hanno contribuito a migliorare la legge a tutela del lavoro autonomo e inserendo - tra l'altro - le testate on line tra le aziende che potranno avere accesso alle nuove opportunità.
Con 34 voti favorevoli e 4 contrari è stata approvata la legge regionale per l'editoria. Il testo "Norme in materia di informazione e comunicazione istituzionale e di sostegno all'editoria locale" riconosce il sistema integrato dell'informazione e della comunicazione quale condizione preliminare per l'attuazione ad ogni livello della forma propria dello stato democratico e si pone in attuazione delle previsione normative di cui alla Legge 7 giugno 2000 n. 150 relativa a "Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni" e dei principi che regolano la trasparenza e l'efficacia dell'azione amministrativa. La legge riconosce e promuove il pluralismo dell'informazione e della comunicazione quale strumento di crescita sociale e culturale, nonchè quale diffusione di conoscenza della realtà territoriale regionale e prevede azioni ed interventi volti a sostenere l'informazione e la comunicazione istituzionale attraverso la disciplina dell'organizzazione delle relative strutture previste dalla Legge 150/2000, ovvero Portavoce, Ufficio Stampa e Urp, il Programma annuale delle attività di informazione e comunicazione, e il pluralismo informativo locale al fine di scongiurare l'impoverimento del panorama dell'informazione locale e la standardizzazione dei contenuti, sostenere l'innovazione organizzativa e tecnologica, salvaguardare i livelli occupazionali, contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico tutelandone la qualità e la professionalità, sostenere l'avvio di imprese di giovani giornalisti create da liberi professionisti in forma singola e associata e start up, secondo criteri di pari opportunità, qualità dell'informazione e inserimento di giovani nel mondo del lavoro. Viene istituito il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l'innovazione dell'informazione locale prevedendo misure di sostegno per l'editoria radiotelevisiva locale e per la stampa quotidiana e periodica locale finalizzate, tra l'altro, all'innovazione tecnologica, alla conversione delle strumentazioni per la produzione di contenuti web, alla modernizzazione del sistema regionale di produzione dell'informazione locale, agli abbonamenti alle agenzie di stampa locali con sede in Regione Campania, alla produzione e trasmissione di notiziari radio televisivi su base locale. Agli oneri derivanti dalla legge per il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l'innovazione dell'informazione locale si fa fronte con 500 mila per l'anno 2018 e con 1 milione per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
Quasi tutto l'impianto degli emendamenti proposti dal Sindacato unitario giornalisti della Campania è stato inserito nella legge “In materia di informazione e comunicazione istituzionale e di sostegno dell'editoria locale” approvata dal consiglio regionale della Campania. “Un ringraziamento va a tutti i consiglieri regionali che hanno fatto proprie le nostre proposte – affermano il segretario del SUGC, Claudio Silvestri, e la delegata al lavoro autonomo e alle pari opportunità Laura Viggiano – In particolare quelle che ampliano la platea ai liberi professionisti e favoriscono le pari opportunità, e quelle che estendono le opportunità anche ai siti di informazione online. E' un passo in avanti con un contributo importante del sindacato”.
Orlando annuncia anche l'apertura di una pizzeria nel carcere di Poggioreale e l'assunzione di 2mila nuovi agenti penitenziari
Il tema deve essere "non quello dell'effettivita' della pena ma dell'utilita' della pena". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione di un reparto completamente ristrutturato nel carcere "Giuseppe Salvia-Poggioreale" di Napoli. "Noi siamo in un Paese dove se non fai nulla di male ma privo di qualunque volonta' di riscatto accedi ai benefici - ha aggiunto - questo e' sbagliato. Ai benefici si deve accedere se c'e' un impegno nella direzione dello studio, del lavoro, dello sport. Si deve utilizzare il momento di reclusione come un momento di ripartenza". Il ministro ha parlato anche della polizia penitenziaria ricordando e' stata decisa l'assunzione di altre 2000 unita'.
La stanza divisa in zona notte e zona giorno, due posti letto soltanto e un bagno dotato di tutti i servizi. E' la cella di un carcere ma non e' piu' uno spazio angusto con letti a castello, nessuna separazione tra l'ambiente in cui si dorme e quello in cui si mangia o si fanno altre attivita'. Nel secondo padiglione "Genova" del carcere di Poggioreale la ristrutturazione e' avvenuta seguendo tutte le prescrizioni del sistema penitenziario in materia di rispetto della dignita' del detenuto e della sicurezza degli operatori. La struttura ha una capienza regolamentare complessiva fino a 102 posti. Nel piano interrato sono stati sistemati i locali tecnici, al piano terra ci sono 8 stanze per i detenuti, una stanza per le attivita' sociali, un'infermeria e la sala controllo. Nei tre piani superiori e' prevista una stanza per disabili e altre otto per i detenuti, oltre alla stanzaper le attivita' di gruppo.Nel pomeriggio la nuova struttura e' stata inaugurata dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, insieme al capo del dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo al direttore del penitenziario "Giuseppe Salvia" Maria Luisa Palma. I lavori di ristrutturazione sono cominciati nel 2016 e sono ancora in corso per altri reparti e soprattutto per i laboratori. A breve sara' inaugurata la pizzeria di Poggioreale, per rendere il carcere "piu' affollato e problematico d'Italia", come ha detto il ministro Orlando, "non un carcere scandinavo". "Certamente sono stati fatti dei passi in avanti per superare elementi patologici". Uno sforzo sottolineato anche dal neo direttore Maria Luisa Palma per rendere l'istituto al passo con le direttive europee sulla riabilitazione e il reinserimento dei detenuti. "E' sicuramente conforme alla norma - ha spiegato Palma - alla normativa sul rispetto dell'uomo detenuto e delle persone che ci lavorano".
"Senza invocare ricette miracolistiche, posso dire che la situazione del sistema penitenziario puo' migliorare continuando a fare quello che e' stato fatto negli ultimi anni". Il Ministro Orlando rivendica l'attivita' messa in campo per ridurre sensibilmente il problema del sovraffollamento delle carceri, con un incremento dei posti disponibili nei penitenziari italiani passati da 45 mila a 50 mila e con una popolazione carceraria passata da 70 mila a 57 mila. "Senza ricorrere a leggi straordinarie - sottolinea nella sua ultima visita da ministro - se nei prossimi 5 anni si proseguira' il lavoro avviato, il problema del sovraffollamento sara' alleggerito notevolmente. Un carcere che non funziona non produce sicurezza ma solo recidiva. Bisognera' continuare a fare quello che finora abbiamo fatto". "Noi avevamo un indice di sovraffollamento ed oggi siamo rientrati in una situazione piu' accettabile - ha proseguito Orlando - e credo che se nei prossimi cinque anni si fara' lo stesso lavoro che e' stato fatto negli ultimi cinque, il rischio di emergenza nel sistema penitenziario sara' completamente alle spalle".
Si era rifugiata a Gaeta la mamma del killer del clan De Micco: arrestata
Carmela Ricci, di 49 anni, fu arrestata lo scorso mese di dicembre dagli agenti del Commissariato di Polizia Ponticelli che, nel corso di una indagine lampo, sequestrarono nel suo appartamento una pistola Tanfoglio, con matricola abrasa, completa di 22 cartucce calibro 380, nonché due caricatori ed un lampeggiante, del tipo in dotazione alle forze dell’ordine, il tutto abilmente occultato all’interno di una stanza nascosta dietro l’anta di un armadio. Alla donna, all’atto della scarcerazione, avvenuta il 18 gennaio scorso, era stato notificato un provvedimento di divieto di dimora nella Regione Campania, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli. La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, il 22 gennaio scorso, ha emesso un’Ordinanza di applicazione di misura coercitiva, perché responsabile dei reati di detenzione abusiva di armi, ricettazione aggravata, con l’applicazione dell’articolo 7.
Per Carmela Ricci, infatti, madre di Antonio De Martino, gravitante nel clan De Micco, nonché moglie di Francesco Di Martino, un tempo affiliato al disciolto clan Sarno, è stata disposta l’aggravante di appartenenza a fatti di gravità mafiosa o camorristica.
Spostatasi, da una decina di giorni, nella regione Lazio, aveva fornito come indirizzo quello nel Comune di Ardea, ove gli agenti del Commissariato di Polizia Ponticelli non avevano trovato riscontro. Da ulteriori accertamenti, è emerso che Ricci si era trasferita nel comune di Gaeta in provincia di Latina dove è stata effettivamente rintracciata dai poliziotti che l’avevano arrestata il 30 dicembre scorso. I poliziotti, nella giornata di ieri, hanno così eseguito l’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dall’autorità giudiziaria. arrestando e conducendo Carmela Ricci alla Casa Circondariale femminile di Rebibbia.
Gli studenti di Brindisi 'adottano' Giancarlo Siani nel progetto 'La scuola adotta una vittima di mafia'
Brindisi. Gli studenti dell'Iiss De Marco-Valzani 'adottano' Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, 26 anni fa. I ragazzi dell'Istituto di Brindisi racconteranno, il 3 febbraaio alle 10, nella sede centrale di via Brandi, la storia di Giancarlo Siani. All'incontro sarà presente il fratello Paolo. Gli studenti hanno aderito al progetto 'La scuola adotta una vittima di mafia' promosso dalla scuola di formazione 'Antonino Caponnetto' ed ha visto i ragazzi impegnati in attività di ricerca sulla figura del giornalista assassinato, nella realizzazione di un video-memoria, in un'intervista al questore di Brindisi Maurizio Masciopinto e al commissario prefettizio Santi Giuffrè. Momento clou della giornata sarà il dono alla città di un murales realizzato dai ragazzi dell'istituto all'ingresso della scuola, per non dimenticare che "la mafia uccide", il coraggio alimenta la speranza, la memoria storica è maestra di vita.
L’apertura del Parco Archeofluviale di Longola: una Venezia protostorica campana
Tra pochi giorni finalmente si inaugurerà il Parco Archeofluviale di Lòngola - in pieno agro sarnese nocerino - lungo le sponde di un Sarno ancora abbastanza pulito, tanto da essere popolato da un piccola colonia di Lontre italiane.
La annotazione faunistica non sembra proprio coerente con l’argomento del Parco preistorico. Ma non è affatto così.
Il riferimento alle Lontre - animali rari e protetti perché a rischio di estinzione, perché in tutto il Belpaese se ne contano meno di mille - non è casuale e vuole sopratutto sottolineare il fatto che già per questa singolarità e per la possibilità di vedere all’opera le piccole lontre lungo le rive del Sarno, varrebbe la pena di fare il breve viaggio per raggiungere il sito preistorico longoliano.
E poi, basti pensare che la stessa presenza delle lontre a Lòngola è indice sicuro di un ecosistema fluviale di grande qualità, pienamente compatibile con la vita.
La località di Lòngola, in piena campagna, si trova ubicata infatti a poca distanza dall’uscita “Sarno” della Caserta/Salerno, a Est di Poggiomarino, comune a cui appartiene territorialmente. Essa è ubicata più o meno baricentricamente tra Poggiomarino, appunto, Striano, S. Valentino Torio, S.Marzano sul Sarno e le campagne scafatesi a nord della Città di Scafati.
Siamo insomma ai margini meridionali della pianura campana, che prese il nome dalla “Campania Felix” e, pare, insieme quest’ultima da Capua.
In quel tratto il fiume Sarno - un tempo detto Dragone - si destreggia marcando sinuosamente come un drago serpeggiante le due province di Napoli e Salerno, dividendo così storicamente i Bizantini dai Longobardi nell’Italia del primo Millennio fino ai Normanni, che nel sec. XI stabilirono i confini del più antico Regno d’Europa, il Regno di Napoli.
Ma il sito preistorico di Lòngola, definito ormai a stragrande maggioranza la “Venezia” della preistoria, testimonia invece una storia campana molto più antica, che affonda le proprie radici arcaiche negli acquitrini melmosi del Sarno che alimentava la vita industriosa di quelle genti, probabilmente sarrastre con ascendenze osche, che si erano insediate lungo le sue sponde lottando con costante tenacia e alterno successo contro le esondazioni fluviali e le eruzioni vulcaniche.
L’area del Parco archeologico preistorico e naturalistico, divenuta demaniale tra mille polemiche dopo la scoperta casuale del villaggio preistorico, è quella che era destinata al Depuratore del Medio Sarno.
Il Parco di Lòngola è stato ricavato sui circa trentamila metri quadrati concessi dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei al Comune di Poggiomarino.
Per una volta quindi i sogni sono divenuti realtà e il Parco è stato “tirato su” con passione - tra lo scetticismo e l’ostracismo di tanti - dall’archeologa preistorica Claude LIVADIE e da chi scrive, con il determinante aiuto di giovani e valenti tecnici, archeologi e architetti.
Così oggi possiamo annunciare che il Parco archeofluviale di Lòngola, tenacemente voluto e difeso per anni dal Sindaco di Poggiomarino Annunziata e dall’allora Assessore Gerardo Aliberti, tra difficoltà ambientali, amministrative e tecniche, sarà inaugurato nella mattina di Sabato 3 febbraio 2018.
Federico L.I. Federico
Capri, contrasti politici su via Krupp si dimette l'assessore Ruggiero
Capri. Contrasto su via Krupp e l'affidamento a privati per la gestione, si dimette l'assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Ruggiero. E' uno degli ultimi atti della vicenda che riguarda via Krupp e la proposta da parte dell'amministrazione di affidare - attraverso un project financing - la famosa strada panoramica dell'isola azzurra. L'argomento è stato oggetto di una proposta di referendum poi bocciato dal Comune in quanto ritenuto inammissibile. Ruggiero è entrato in contrasto con l'Amministrazione proprio su questa e su altre tematiche. Le dimissioni hanno indebolito l'Amministrazione di Capri che ora è al lavoro per definire le prossime iniziative politiche da adottare.
Mugnano, l'Amministrazione vara la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e il ravvedimento opersoso
Agevolazioni fiscali, l’Amministrazione Sarnataro vara la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e il regolamento per il ravvedimento operoso. Nella serata di ieri il Consiglio comunale ha votato all’unanimità i due documenti: il primo consentirà ai cittadini, che hanno ricevuto ingiunzioni di pagamento dal 2000 fino a ottobre 2017, di regolare la propria posizione senza pagare le sanzioni; il secondo, invece, dà la possibilità ai contribuenti morosi di qualsiasi tributo comunale di auto denunciarsi e pagare le tasse dovute prive di penali. “Quando vi è interazione tra maggioranza e opposizione si producono atti importanti che vengono approvati all’unanimità – spiega il consigliere Ezio Micillo, presidente della Commissione Bilancio – Queste due delibere danno la possibilità ai cittadini mugnanesi di avere agevolazioni finanziarie ai fini della regolarizzazione dei propri debiti tributari. Lavorare insieme per il bene comune ci ha sempre contraddistinto”. A spiegare nel dettaglio la funzione dei due atti contabili, il vice sindaco e assessore al ramo Franca Russo: “I regolamenti rappresentano la volontà di questa Amministrazione di favorire i cittadini che vogliono sistemare la propria posizione debitoria. La rottamazione bis è strettamente collegata a quella approvata lo scorso anno, riaprendo i termini per la richiesta di accesso. Il ravvedimento operoso consente una maggiore interazione tra utenti e Ente, il cittadino moroso può infatti chiedere di pagare il suo debito con un risparmio in termini di sanzioni che è tanto maggiore quanto più veloce è l’inoltro della richiesta”. Soddisfatto del risultato ottenuto nel civico consesso il sindaco Luigi Sarnataro: “ Ringrazio tutti i consiglieri comunali e l’assessore al ramo che hanno lavorato in sinergia per presentare e approvare due provvedimenti a favore della comunità. Riusciremo così ad ottenere un duplice risultato: da un lato il Comune potrà incassare le somme arretrate, dall’altro i cittadini potranno onorare i propri debiti senza pagare multe. Proprio per questo invito tutti i contribuenti ad aderire a quest’altra importante agevolazione, che abbiamo fortemente voluto”.
Vomero, via Luca Giordano: piovono calcinacci all'angolo con via Scarlatti
“ Oramai nel capoluogo partenopeo a distanza di poco tempo l'uno dall'altro si è costretti a registrare le frequenti cadute sulla strada di calcinacci derivanti dal cedimento improvviso d’intonaci dalle facciate degli edifici, per lo più da cornicioni o da balconi – afferma Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari -. Per fortuna la maggior parte di questi crolli avvengono senza danni a persone o cose, ma, come testimoniano anche alcuni fatti di cronaca, in qualche caso si è dovuto registrare anche la perdita di vite umane “.
“ Il Vomero è un quartiere particolarmente colpito da questi episodi, pure per la presenza di numerosi edifici datati, in qualche caso afflitti da carenze manutentive, a partire proprio dalle facciate prospicienti sulla pubblica via – continua Capodanno – Purtroppo a Napoli si manifesta una diffusa quanto inaccettabile superficialità nella cura costante e continua delle parti comuni dei fabbricati, con il risultato che, quando s’interviene, anche perché costretti dai provvedimenti emessi delle autorità competenti, ai fini della sicurezza, sovente si eseguono solo opere provvisionali, tese ad eliminare nell’immediato il pericolo, rimandando poi, sine die, gli interventi definitivi necessari ".
“ L’ultimo episodio che si registra, in ordine di tempo, e che purtroppo potrebbe rischiare di rimanere tale solo per poco, se non s’interviene con misure immediate e risolutive, si è verificato in via Luca Giordano, nei pressi dell'incrocio con via Scarlatti – puntualizza Capodanno -. Nella mattinata un tratto di cornicione si è all'improvviso staccato precipitando rovinosamente sulla strada, dove si è frantumato in mille pezzi, creando momenti di panico ma, per fortuna, senza conseguenze o danni a persone. Sul posto sono intervenuti, nell'immediato, i carabinieri che hanno provveduto a far transennare l'area interessata. Successivamente sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno proceduto con un'autoscala a tutte le verifiche e agli interventi del caso, con le attività consequenziali ".
“ Per risolvere il problema in maniera organica e definitiva – ripropone con l'occasione Capodanno – occorrerebbe organizzare, presso ciascuna delle dieci municipalità cittadine, una vera e propria task force di tecnici con il compito di monitorare tutto il patrimonio edilizio pubblico e privato che si affaccia lungo le strade, descrivendo, attraverso apposite schede, lo stato nel quale si trovano i singoli edifici esaminati, e segnalando, immediatamente, quelle situazioni dove si manifestino problematiche che potrebbero incidere sulla sicurezza “.
Capodanno rivolge dunque un nuovo appello all'amministrazione comunale affinché vengano messi in campo, in immediato, interventi mirati riguardanti il patrimonio edilizio cittadino, atti a garantire la sicurezza, scongiurando così anche possibili danni alle persone.
Sottrae merce per rivenderla online, salernitano arrestato nel Senese
Si era guadagnato la fiducia della titolare di un'azienda camperistica a Poggibonsi (Siena) tanto da avere libero accesso all'interno del magazzino. In questo modo riusciva a sottrarre accessori per camper da cedere a un complice che li commercializzava a prezzi ribassati sui principali siti internet di vendita online. Per questo un 43enne di origini meridionali ma da tempo stabilitosi in Valdelsa, impiegato da oltre 20 anni all'interno dell'azienda, e un 38enne residente nella provincia di Salerno sono stati arrestati dai carabinieri di Poggibonsi (Siena), con l'ausilio dei militari campani, per il reato di furto aggravato in concorso e ricettazione. I due si trovano ora nel carcere di Sollicciano a Firenze. Le indagini erano partite a marzo 2017, dopo la segnalazione della titolare dell'azienda che aveva notato ammanchi rilevanti nelle giacenze in magazzino, e sono state condotte attraverso monitoraggi dei principali siti internet di vendita online e social network, pedinamenti, intercettazioni e con l'ausilio di telecamere nascoste che hanno permesso di filmare il 43enne durante i furti. Venerdi' scorso all'appuntamento per lo scambio merce al casello dell'autostrada A1 di Impruneta (Firenze) tra i due uomini si sono presentati anche i militari che li hanno colti in flagrante mentre trasferivano la merce rubata da un'auto a un furgone. In casa il 38enne aveva realizzato un vero magazzino. I primi furti risalirebbero agli inizi del 2016 e il valore della merce sottratta (televisori a led, radio, sistemi di allarme e oblo'), si aggira intorno ai 100mila euro. I carabinieri sono riusciti a recuperare nel 'magazzino' prodotti per un valore superiore ai 50mila euro.
Cinema: documentario per raccontare ville vesuviane Miglio d'oro
Un documentario per raccontare lo splendore di un luogo tra la selva e il mare con evidenze monumentali di un glorioso passato. Le 122 ville vesuviane del Miglio d'oro, alcune delle quali con le loro suggestive architetture anche in rovina sono state scenario di film come 'Reality', diventano racconto in un documentario stereoscopico 3d voluto dall'Ente Ville Vesuviane, la fondazione che si occupa di tutelare e sottrarre alla speculazione edilizia un pezzo del patrimonio architettonico italiano. "Il Miglio d'Oro" racconta la storia delle ville fatte erigere dall'aristocrazia napoletana nel XVIII secolo lungo la strada costiera tra Napoli, Ercolano e Torre del Greco, l'attuale statale Tirrena inferiore 18. Una moda iniziata con la costruzione della Reggia di Portici da parte di Carlo III, che nel 1738 ne affida i lavori ad Antonio Canevari, che ha prodotto vaste dimore con giardini rococo' e barocche 'firmate' dalle archistar dell'epoca, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga, Domenico Antonio Vaccaro e Ferdinando Sanfelice. Nei 12 minuti della pellicola ci sono anche la suggestiva ricostruzione delle architetture delle dimore nobiliari del litorale vesuviano, dalla reggia di Portici appunto, a Villa Campolieto, Villa favorita e Villa Ruggiero, e le bellezze paesaggistiche del territorio tra cui uno spettacolare Vesuvio in eruzione. Il filmato, diretto da Marco Farace su scritto di Benedetto Sicca, commissionato dall'Ente Ville Vesuviane e realizzato da Insonnia Team Animation Studios con il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, ha per narratore un artigiano, Roccoco', cui ha prestato la voce l'attore Lucio Allocca. Il video sara' visibile soltanto su prenotazione per le scolaresche e per i gruppi di visitatori. L'Ente, inoltre, propone nuovi percorsi didattici e di fruizione delle ville a cura della fondazione. Questi prevedono, tra l'altro, una caccia al tesoro nella Villa Campolieto per conoscere la residenza vanvitelliana e i suoi personaggi storici, e in Villa delle Ginestre, dimora di Giacomo Leopardi per una parte del suo soggiorno napoletano e sede museale dedicata al poeta; una serie di laboratori dedicati alla scrittura creativa, al Natale e all'arte presepiale; altre attivita' nelle cucine e nell'orto della villa.
Forza Italia, dirigenti Salerno: "Si tradisce Berlusconi"
"Su Salerno errori incredibili, territorio mortificato. Scelte incomprensibili e tutto a vantaggio di De Luca e dei Cinque Stelle" e' la sintesi dei dirigenti provinciali di Forza Italia Salerno. Oggi incontro stampa con Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale, con il senatore Franco Cardiello, con il consigliere provinciale Domenico Di Giorgio, con il Presidente dei Club Forza Silvio ed ancora dirigenti, amministratori e responsabili territoriali. "Forza italia Salerno è una macchina da scrivere al tempo del tablet. Sarà difficile scrivere qualcosa di interessante ed impossibile salvare qualcosa di questa esperienza. Forza Italia, a Salerno, tradisce Berlusconi". Così Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno nel corso della conferenza stampa convocata con i dirigenti provinciali del partito azzurro. "Non c'è, nella composizione delle liste, rispetto dei territori, non c'è rinnovamento ed apertura alla società civile. Ci siamo chiusi alle imprese ed al Mondo Accademico, una follia. C'è - ha aggiunto - la resa incondizionata al sistema De Luca, non si è messa in campo una proposta all'altezza. Un errore, poi, la fuga da Salerno del leader Mara Carfagna, nella città di De Luca e dove arriva Minniti. Qui bisognava fare con più determinazione la battaglia politica, non bisogna sottrarsi e penalizzare chi, negli anni, ha affrontato e denunciato il sistema di potere". "Il coordinatore Enzo Fasano ha giocato, sbagliando, una partita personale, la sua. Ha distrutto - ha ricordato Amatruda - un gruppo dirigente, non ha dato cittadinanza a chi ha idee diverse. Ha pensato a se stesso.Salerno tradisce Berlusconi, sarà ancora una volta la peggiore provincia d'Italia". "Io continuo nella mia battaglia. Perché ho passione, perché sono un uomo libero. Perché nessuno mi costringe al silenzio" ha concluso. Per il senatore Franco Cardiello una premessa "Resto fedele dal 1994 al Presidente Belrusconi ma quanto accaduto nella nostra Provincia non può passare sotto silenzio". "È stata azzerata - ha detto - una intera classe dirigente a scapito di nomi paracadutati da Napoli. Sono certo che il livello nazionale non sia minimamente a conoscenza di quanto avvenuto,ma dovrà farsi carico delle nostre considerazioni. Di fatto hanno spalancato le porte ai candidati di De Luca. Resto allibito dalla gestione del partito a livello regionale". Duro il consigliere provinciale Domenico Di Giorgio "Esprimo la mia più profonda amarezza nel costatare, per l'ennesima volta, il tentativo di vanificare il grande sforzo messo in campo dal Presidente Berlusconi. Qui in Campania a Salerno è prevalso, con le scelte dei candidati, l'indecente compromesso di una classe dirigente autoreferenziale, che pur di garantirsi un posto a tavola, è disposta a tutto, mortificando i territori e chi li rappresenta, questo spalancherà le porte all'anti sistema rappresentato dai 5 stelle ". Damiano Cardiello, responsabile provinciale club Forza Silvio e capogruppo azzurro città di Eboli ha chiosato "Territorio umiliato da scelte partitiche senza senso e candidati che non hanno alcun legame con i comuni della zona Sud di Salerno. Da militante e consigliere comunale non posso che constatare la messa all'angolo della classe dirigente e la mancanza di rinnovamento (non abbiamo un solo under 40 candidato). Rammarico e incredulità regna tra gli iscritti, pronti a disimpegnarsi in vista del 4 marzo."
Elezioni: Graziano (Pd), a lavoro per ribaltare proiezioni
"La mia candidatura ha un doppio significato, da un lato c'e' l' elemento di garanzia del sistema democratico per narrare una storia, ma soprattutto, dal punto di vista dell'impegno territoriale". Lo ha detto Stefano Graziano, consigliere regionale della Campania, candidato per il Pd nel plurinominale di Caserta-Avellino-Benevento al Senato. "Si deve lavorare per ribaltare tutte le proiezioni dei sondaggi - ha affermato il presidente del Pd Campania - noi ci batteremo per conquistare voto dopo voto". "Il Pd - ha concluso - e' l'unico argine al populismo a quello che, negli ultimi vent'anni, ha rappresentato il berlusconismo in questa terra e all'incompetenza totale dei 5 Stelle".
Elezioni: 11 consiglieri Campania in corsa per Parlamento
Undici consiglieri regionali della Campania sono in corsa per un posto in Parlamento. dal centrodestra al centrosinistra, i consiglieri sono pronti a lasciare i banchi dell'aula regionale per uno scranno in Parlamento. Tra le fila del Partito democratico, si sono candidati Stefano Graziano, presidente del Pd campano, in seconda posizione nel plurinominale al Senato nel collegio di Caserta, subito dopo Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione. Per Graziano, in caso di elezione, non sarebbe una prima volta perche' e' gia' stato deputato tra le fila democrat. Sempre tra i dem, e' candidato Raffaele Topo, capolista nel plurinominale a NAPOLI Sud. Topo e' presidente della Commissione consiliare Sanita', casella che resterebbe vuota, in caso di elezione, e che, di prassi, tocca alla maggioranza. Anche Antonio Marciano e' candidato al Senato, nel collegio uninominale NAPOLI-centro ovest. Nel collegio uninominale alla Camera di Santa Maria Capua Vetere e' candidato Gennaro Oliviero. Ancora per il Pd, e' candidato Nicola Marrazzo, nell'uninominale di Casoria alla Camera. Il capogruppo di Psi-Davvero Verdi-Campania Libera, Francesco Borrelli, e' candidato del Pd nell'uninominale di Portici, alla Camera. Completa la squadra di centrosinistra dei candidati al Parlamento Maria Ricchiuti, consigliere regionale dell'Udc, che corre per un seggio alla Camera nel collegio plurinominale di Salerno, con la lista Civica popolare, movimento che fa capo a Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, in coalizione con il centrosinistra. Passando al centrodestra, tra i candidati di Forza Italia, figura Flora Beneduce, in corsa per un posto al Senato nell'uninominale di Salerno. Beneduce e' coinvolta in una indagine della magistratura per voto di scambio. Candidato al Parlamento e' anche Massimo Grimaldi, che corre nella squadra di Forza Italia, espressione, in Consiglio regionale del gruppo Caldoro Presidente. Grimaldi e' candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio di Santa Maria Capua Vetere. Fratelli d'Italia schiera per la corsa al Parlamento il consigliere Luciano Passariello, che si candida come capolista alla Camera, nel plurinominale di NAPOLI citta'. E' candidato, infine, anche Alberico Gambino, che da poco ha lasciato il partito di Giorgia Meloni per confluire in Noi con l'Italia. Con la formazione che fa riferimento a Raffaele Fitto, quarta gamba della coalizione di centrodestra, Gambino correra' da capolista alla Camera nel plurinominale di Salerno.
Le donne gestivano il traffico di droga ai Quartieri e al Pallonetto. I NOMI DEI 26 INDAGATI
Erano le donne a gestire il traffico di droga tra i Quartieri Spagnoli e il Pallonetto di Santa Lucia. Ci sono ben 26 gli indagati dell'inchiesta sul traffico di droga e usura gestito tra i Quartieri Spagnoli e il pallonetto di Santa Lucia da quattro famiglie di camorra. Di questi 5 sono finti in carcere, 13 ai domiciliari, due invece hanno avuto la misura del divieto di dimora in provincia di Napoli, uno l'obbligo di presentazione alla Pg e i restanti cinque sono indagati a piede libero. Ci sono tutti nomi di Angela Farelli detta "brioches" , la madre del giovane killer Francesco Valentinelli (arrestato il mese scorso per l'omicidio di Gennaro Verrano e che aveva anche cercato di uccidere il ras Antonio Boccia, convivente della madre. C'è anche Maria D'amico e' fraulella, sorella dei boss del Rione Conocal di Ponticelli che avuto il divieto di dimora in provincia di Napoli mentre il marito Luigi Nocerino e il figlio Carmine sono indagati a piede libero (il gip ha rigettato la misura cautelare richiesta dalla Dda). C'è Adrina Bianchi (una delle cinque persone finite in carcere) moglie del boss Renato Elia, detenuto a Palermo, e già arrestata lo scorso anno e poi scarcerata nel blitz al Pallonetto di Santa Lucia contro il clan degli Elia appunto. E ci sono tutti i rispettivi familiari delle tre donne che gestivano le piazze di spaccio smantellate dall'inchiesta della Procura. Nelle 167 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Giuliana Pollio si raccontano gli ultimi scenari della malavita dei Quartieri Spagnoli e del Pallonetto. Si parla delle piazze di spaccio, del giro di usura e dei nuovi legami tra le famiglie malavitose dei Quartieri Spagnoli dopo lo smantellamento del clan Mariano e del pentimento dei boss Marco Mariano. Dalle indagini emerge come Angela a' briosche gestiva la più importanze piazza di spaccio della zona ovvero quella con la sua base operativa in Vico Tre Re a Toledo nr. 41, e si occupa del settore dello spaccio della cocaina. Maria D'Amico 'e fraulella e la sua famiglia invece gestivano la piazza di spaccio di cocaina al Vico Trinità degli Spagnoli e infine Adriana Bianchi e famiglia quella del civico 43 al Pallonetto di Santa Lucia.
I 26 INDAGATI
- 1 FARELLI Angela, detta anche "Brioches" nata a Pozzuoli ) il 17.04.1974, CARCERE
2. VALENTINELLI Francesco, nato a Napoli il l 1.05.1994, CARCERE
3. BALSAMO Rosa, detta anche"Rosettina", nata a Napoli il 17.04.1968, ARRESTI DOMICILIARI
4. FARELLI Anna, nata a Pozzuoli il 19.10.1982, sorella di Angela INDAGATA A PIEDE LIBERO
5. LENTI Emilia, nata a Napoli il 05.04.1968 INDAGATA A PIEDE LIBERO
6. ERRICHIELLO Vincenzo, detto anche Gnezzillo nato a Napoli il 20.02.1961, INDAGATO A PIEDE LIBERO
7. TOMEI Angelo, nato a Napoli il 17.01.1957, ARRESTI DOMICILIARI
8. POSTIGLIONE Annunziata, detta anche"Nunzia", nata a Napoli il 09.05.1983, nipote di Angela a' Briosche ARRESTI DOMICILIARI
9. TOMEI Maria, detta anche ''Maruzzella", nata a Napoli il 12.09.1954, madre di Angela a' briosche ARRESTI DOMICILIARI
10. FARELLI Francesco, nato a Napoli il 25.02.1954, padre di Angela a' briosche ARRESTI DOMICILIARI
11. D'ANGELO Francesco, detto anche"Brigida". nato a Napoli il 14.10.1986, OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA PG
12. MADONNA Luigi, detto anche"Gigietto"nato a Napoli il 21.06.1965, ARRESTI DOMICILIARI
13. D'AMICO Maria, detta anche"Maria e Fravulella"nata a Napoli il 30.07.1972, DIVIETO DI DIMORA
14. NOCERINO Luigi, detto anche "Gigetto", nato a Napoli il 13.0l.l968, marito di Maria e' fraulella INDAGATO A PIEDE LIBERO
15. NOCERINO Carmine, nato a Napoli il 10.09.1996, figlio di Maria e' fraulella INDAGATO A PIEDE LIBERO
16. CAPASSO Massimo, nato a Napoli il 06.02.1974, ARRESTI DOMICILIARI
17. FIERRO Flora, nata a Napoli il 13.10.1976, moglie di Massimo Capasso , ARRESTI DOMICILIARI
18. CAPASSO Giovanni, nato a Napoli il 04.07.1996, figlio di Massimo INDAGATO A PIEDE LIBERO
19. PANICO Vincenzo, detto anche "O' Picone" , nato a Napoli il 04.09.1993, DIVIETO DI DIMORA
20. PANICO Raffaele, detto anche "Lello Portobello" , nato a Napoli il 07.03.1971, INDAGATO A PIEDE LIBERO
21. BIANCHI Adriana, nata a Napoli il20.07.1975, CARCERE
22. SESSO Luigi, detto anche"Gino da Nera", nato a Napoli il 08.11.1978, ARRESTI DOMICILIARI
23. ELIA Michele Antonio, nato a Napoli il 05.08.1997, figlio di Adriana Bianchi ARRESTI DOMICILIARI
24.IRRITATO Gennaro, nato a Napoli il 31.10.1975, CARCERE
25. IRRITATO Enrico, nato a Napoli il 09.02.1950, CARCERE
26. FARELLI Angelina, nata a Napoli il 03.12.1983 ARRESTI DOMICILIARI
Napoli, spacciatore arrestato dai Falchi alle Case Nuove
Napoli.Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della sezione Criminalità Diffusa hanno arrestato Vaccaro Salvatore, di anni 22, per il reato di spaccio di droga. Ieri pomeriggio, i poliziotti stavano percorrendo via Luigi Serio, zona “Case nuove”,, ed hanno visto Vaccaro Salvatore mentre effettuava lo scambio droga-soldi con un uomo di 26anni. I falchi avendo conferma della condotta di entrambe le persone, sono intervenuti bloccandole. All’interno dei pantaloni del Vaccaro sono stati trovati 4,40grammi di marijuana e hashish.Pertanto per il 26enne acquirente si è proceduto con una segnalazione amministrativa, mentre per lo spacciatore, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria si celebrerà oggi il processo con rito direttissimo.
Sarno, studentessa investita: torna alla ribalta la mancanza dei vigili fuori alle scuole
L'ennesimo investimento fuori a un istituto scolastico di Sarno mette in evidenza la scarsa sicurezza dovuta alla mancanza di vigili urbani davanti alle scuole presenti sul territorio. Ieri alle 13 circa una studentessa sarebbe stata investita da uno scooter in via Roma mentre usciva dal plesso: soccorsa è trasportata al pronto soccorso non avrebbe riportato ferite gravi ma solo tanto spavento. La presenza della Polizia Municipale che gestisca il traffico e controlli l'attraversamento della strada è invocata da anni dai genitori. Loro invece appaino come fantasmi solo in alcuni giorni dell'anno scolastico, non all'esterno di tutti i plessi, per poi scomparire. Sarno è un paese che per la moltitudine di scuole in particolare degli istituti superiori è frequentata quotidianamente da centinai di giovani i quali oltre a usare i comuni mezzi di trasporto come il treno o l'auto arrivano in pullman che li "scaricano" e se vanno: caos e disagi sono all'ordine dell'giorno e il rischio
di essere investiti è sempre in agguato. In paese si sono sbandierate assunzioni di personale, le ultime quattro all'inizio di Dicembre: due vigili urbani e due ausiliari a tempo determinato. "Un'azione - spiegarono gli assessori - per assicurare sicurezza e controllo in occasione delle feste natalizie, ma anche per il periodo del Carnevale". Ma la tutela dell'utenza debole della strada in questo caso di alunni e studenti non dovrebbe essere una priorità garantita sempre?
L'allarme del Sappe: 'Basta aggressioni in carcere, il sistema non regge più'
Il Sappe denuncia: “Ennesima aggressione a personale di polizia penitenziaria in carcere". E' un 30enne di Sarno il giovane detenuto che ieri nel carcere di Fuorni a Salerno ha aggredito un agente della polizia penitenziaria che lo accompagnava in cella al rientro dal colloquio con un familiare. E arriva l'ennesima denuncia da parte di Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. Ecco la sua versione dei fatti: "Nella tarda mattina di ieri, lunedì 29 gennaio, nel carcere di Salerno, si è consumata l'ennesima aggressione da parte di un detenuto ai danni del personale di Polizia Penitenziaria. Verso le ore 12.00 un detenuto trentenne, P.A. originario di Sarno , al rientro dal colloquio ha aggredito con inaudita violenza gli agenti di Polizia Penitenziaria che lo accompagnavano. Il detenuto da qualche giorno era nel Reparto Separazione in quanto trovato in possesso di hashish occultato nelle parti intime e per questo anche rimosso dal lavoro. Due poliziotti colpiti di sorpresa dall'energumeno hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari presso l'Ospedale civile, uno in particolare ha subito serie lesioni al volto e risulta essere ancora ricoverato. Ci risulta che lo stesso Comandante del Reparto, accorso tempestivamente sul posto, sia stato colpito dal detenuto in escandescenze. Il Personale dei Polizia intervenuto ha faticato non poco ad isolare il detenuto. L'uomo responsabile dell'aggressione non è nuovo a porre in essere comportamenti di destabilizzazione della regolare vita quotidiana dell'Istituto Penitenziario, nonostante il suo breve stato di detenzione. In precedenza, difatti, si è reso protagonista di numerosi eventi critici, appiccando fuochi e danneggiando celle della sezione a regime chiuso ove è ristretto in isolamento disciplinare, oltre che a garanzia della propria incolumità personale. Ai colleghi feriti e contusi va la nostra solidarietà. Il Personale di Polizia Penitenziaria è stanco di subire quotidianamente minacce e aggressioni ed operare in situazioni di carenza di organico e sovraffollamento".Ancora più forte la denuncia del Segretario Generale Sappe, Donato Capece : "Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso. E' vero quel che ha detto durante la consueta conferenza stampa di fine anno il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ossia che avere un sistema carcerario più moderno e più umano aiuta la sicurezza. Ma oggi la realtà in Italia non è affatto così. Oggi, nelle 190 prigioni del Paese, sono presenti oltre 57.600 detenuti, quasi 20mila dei quali sono gli stranieri, ossia ben oltre la capienza regolamentare, e gli eventi critici tra le sbarre (atti di autolesionismo, risse, colluttazioni, ferimenti, tentati suicidi, aggressioni ai poliziotti penitenziari) si verificano quotidianamente con una spaventosa ciclicità. E da tempo il Sappe denuncia, inascoltato, che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l'aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza di personale – visto che le nuove assunzioni non compensano il personale che va in pensione e che è dispensato dal servizio per infermità -, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento. La realtà è che sono state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili. Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria e se non accadono più tragedie più tragedie di quel che già avvengono è solamente grazie agli eroici poliziotti penitenziari, a cui va il nostro ringraziamento. Ed allora si comprenderà perché da tempo il Sappe dice che nelle carceri c'è ancora tanto da fare: ma senza abbassare l'asticella della sicurezza e della vigilanza, senza le quali ogni attività trattamentale è fine a se stessa e, dunque, non organica a realizzare un percorso di vera rieducazione del reo".
Abusava della figlia 13enne, arrestato anche grazie alle chat di facebook
Abusava della figlia 13enne, arrestato anche grazie alle chat di facebook. E' stato un sovrintendente della polizia ad accorgersi del disagio ella ragazzina segnalando la vicenda alla Procura e facendo scattare alle indagini che sono sfociate con l'arresto del papà-orco. Alcuni segnali, in una chat di Facebook composta da fan di un cantante. E' li' che un sovrintendente della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Milano si e' accorto che una tredicenne poteva essere vittima di abusi. E cosi' ha segnalato tutto alla Procura di Nola che ha incaricato i carabinieri di fare accertamenti. Tutto vero: la minorenne aveva subito dal mese di luglio 2017 abusi sessuali dal padre. Finisce cosi', con l'arresto di un 41enne, l'ennesima storia di violenza sessuale in ambito familiare. Sono stati i militari della Compagnia di Nola ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'uomo accusato di violenza sessuale aggravate e continuata. Indagini che sono state condotte tramite cio' che era stato scritto in chat ma anche con intercettazioni ambientali, pedinamenti e che hanno delineato un grave e concordante quadro indiziario a carico dell'uomo.



