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C.mare di Stabia, incubo baby gang in villa solo per picchiare

Si muovono in branco per le strade della città; come animali in cerca di cibo scelgono le prede; spintoni, minacce, vessazioni nel peggior dei casi picchiano  e rapinano le vittime. Baby gang o meglio ragazzi, adolescenti ai quali mancano le basi di quella che dovrebbe essere in primis un'educazione rivolta al rispetto dell'altro. Invece no: si impongono sul territorio con fare delinquenziale, sicuri che la legge "gioca" a loro favore perchè i reati commessi da bambini con il fare da boss, in Italia non vengono perseguiti; sulla base della considerazione che il minore non ha ancora raggiunto un grado di sviluppo fisico e psichico tale da poter comprendere il valore etico-sociale delle proprie azioni.

Un fenomeno che riguarda tutti dal Nord al Sud ma che negli ultimi tempi stà avendo un escalation di episodi a Napoli, nelle provincie limitrofe: Arzano, Pomigliano d'Arco, Pompei, San Giorgio a Cremano, Castellammare di Stabia. La città delle acque, roccaforte di personaggi che hanno fatto la storia della camorra, è diventata teatro di episodio di violenza messi in atto da un gruppo di teppisti che gironzola per le vie avvicina i ragazzi,  provoca, fa intimidazione e poi fanno scattare l'aggressione. Bande che si affrontano per contendersi il territorio ma anche mine vaganti che seminano panico e paura. Uno squarcio di tessuto sociale dove manca la guida della famiglia, dove il sistema scuola non ha più il potere; dove si fa a gara a chi diventa prima "uomo" senza sapere che un'animale uomo non lo sarà mai perchè resterà maschio a vita: un selvaggio. Ieri sera in villa comunale, nei pressi dei bagni, dei ragazzini sarebbero stati accerchiati da una decina di malintenzionati: spintoni, insulti. Alla scena avrebbero assistito i genitori delle vittime di turno che sono intervenuti evitando il peggio. Il branco ancora una volta in azione all'ombra di un lampione, pronto a compiere atti intimidatori senza un motivo di fondo; minorenni devianti ai danni di cose e persone. Ma lo Stato...la politica locale? le forze dell'ordine? coloro che dovrebbero tutelare i cittadini, guidare le generazioni future su un percorso d vita proiettato all'evoluzione dell'essere cosa fanno? sono anche loro inermi spettatori di una società disgregata...?

Sarno, tenta di truffare un'anziana: impostore messo in fuga dal figlio della vittima

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Si sarebbe presentato fuori alla porta di un'ignara nonnina con fare circospetto, l'avrebbe convinta ad aprirlo per poi mettere in pratica il vero intendo ovvero truffarla. L'uomo è entrato in azione in un'abitazione di via San Vito: giacca e cravatta, identificatosi come promotore avrebbe chiesto alla vittima di firmare un contratto dove si sarebbe impegnata a consegnargli una somma

di denaro in anticipo a monte di un debito contratto dal figlio per l'acquisto di materiale edile. Un tranello nel quale l'anziana raggirata dalle parole dell'impostore sarebbe caduta se in suo aiuto non sarebbe arrivato proprio il figlio. La vendetta "fai de te" non tarda ad arrivare; l'uomo si scaglia contro l'imbroglione con calci e pugni: botte da orbi dalle quale l'uomo riesce a dileguarsi facendo perdere le sue tracce.

Astradoc: il 2 febbraio al Cinema Astra, Daniel McCabe e Ziad Kalthoum

Appuntamento da non perdere il 2 febbraio al cinema Astra con “Astradoc – viaggio nel cinema del reale” la rassegna organizzata al Cinema Astra da Arci Movie, Parallelo 41, Università Federico II e Coinor; faranno tappa due registi internazionali vincitori di importanti riconoscimenti: Daniel McCabe e Ziad Kalthoum che presenteranno i loro film.
Alle ore 19.30 ci sarà la proiezione di “This is Congo” (Usa, Congo 2017 – 93’) di Daniel McCabe che sarà presente in sala. Il film offre uno sguardo inedito e senza filtri sul conflitto più sanguinoso del mondo dai tempi della Seconda guerra mondiale, un conflitto ininterrotto, il più lungo del mondo, e su coloro che sopravvivono all'interno. Seguendo quattro personaggi avvincenti – un informatore, un comandante militare patriottico, una commerciante di minerali e un sarto sfollato – per la prima volta il film offre agli spettatori una istantanea globale sui problemi che affliggono questo incantevole Paese secondo una prospettiva autenticamente congolese. Il colonnello "Kasongo", Mamadou, Mama Romance e Hakiza incarnano la resilienza straordinaria di un popolo che, nel corso di più generazioni, è vissuto ed è morto.
Alle 21.30 “Taste of cement” (Libano, Siria, Germania, Qatar e Emirati Arabi 2017 – 85’), il film che ha vinto nel 2017 il concorso internazionale al Festival Visions du Réel di Nyon, sarà presentato dal suo regista Ziad Kalthoum. A Beirut gli operai siriani sono chiusi nel cantiere di costruzione di un grattacielo. Il loro unico contatto con il mondo esterno è un varco nel sottosuolo. Strappati via dal Paese di origine, dove la guerra non è finita, si riuniscono di notte intorno a un piccolo televisore per avere notizie dalla propria Terra, sperando in una vita diversa e migliore. “Non potendo camminare per la città - dice il regista nelle sue note -  possono solo osservarla con i loro occhi tristi. Striscioni appesi ordinano loro il coprifuoco dopo le 19:00. Accendono i televisori per avere notizie del loro Paese e per vedere se le loro case sono state distrutte. Andando a dormire, aspettano un nuovo giorno”.

Elezioni: due candidati in quota Lega in Campania nei collegi uninominali

Nei collegi uninominali in Campania, Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello sono i candidati del centrodestra in quota Lega. Cantalamessa sarà candidato al collegio Campania 1-11 (Torre del Greco) e Pina Castiello è la candidata al collegio uninominale Campania 2-05 (Aversa). Nei collegi plurinominali Cantalamessa e Castiello si dividono equamente quasi tutti i posti da capolista. Al Senato i capilista sono Claudio Barbaro nel collegio di Avellino-Benevento-Caserta, Ciro Salzano nel collegio di Napoli e Stefano De Luca, presidente del Pli, nel collegio di Salerno

Elezioni: i candidati di Casapound in Campania

CasaPound Italia ha presentato le liste. I nomi: Collegio uninominale Senato Benevento Antonio Librai, Caserta Stella De Blasio, Avellino Antonio Genzale, Giugliano in Campania Benito Lubrano, Casoria Bernardina Ferrara, Napoli San Carlo all'Arena Alessandra Panzera, Napoli Fuorigrotta Vincenzo Schiavo, Portici Maria Rosaria Nappa, Torre del Greco Alessandro Esposito, Salerno Giovanna Gerardi, Battipaglia Salvatore Luongo. Collegio plurinominale Camera Campania 1 - 01 Emmanuela Florino, Giuseppe Savuto, Antonietta Cerqua, Gabriele Esposito. Campania 1 - 02 Emmanuela Florino, Giuseppe Savuto, Sabrina Tirino, Simone Silvestri. Campania 1 - 03 Emmanuela Florino, Ferdinando Raiola, Germana Petrocco, Raffaele Colonna.
Campania 2 - 01 Giuliano Bello, Giovanna Borzillo, Gerardo Genzale, Maria Rosaria Andriuolo. Campania 2- 02 Giovanni Mallini, Mancino Tiziana, Bisogno Claudio, Maria Cuomo, Anna Vota. Campania 2 - 03 Maria Rosaria Andriuolo, Francesco Vota, Giovanna Borzillo, Vito Faiella.
Collegio Uninominale Camera: Giugliano in Campania Antonietta Cerqua, Acerra Gabriele Esposito, Casoria Erica Vaccaro, Pozzuoli Giovanni Farese, Napoli San Carlo Arena Simone Silvestri, Napoli Ponticelli Sabrina Tirino, Napoli San Lorenzo Emmanuela Florino, Napoli Fuorigrotta Giuseppe Savuto, Nola Germana Petrocco, Portici Adele Gargiulo, Torre del Greco Ferdinando Raiola, Castellammare di Stabia Tommaso Guarracino, Benevento Giovanna Borzillo, Ariano Irpino Gerardo Genzale, Avellino Giuliano Bello, Caserta Tiziana Bisogno, Santa Maria Capua Vetere Giovanni Mallini Mancino, Aversa Anna Vota, Scafati Salvatore Pisapia, Salerno Francesco Vota, Battipaglia Maria Rosaria Andriuolo, Agropoli Vito Faiella.

Da Lotito a Sibilia in Campania è 'Forza... calcio': ecco le candidature di Fi alle Politiche 2018

Salerno. Dove se non in Campania? Qui, a pochi chilometri da Salerno, dove regge in comproprietà, con Marco Mezzaroma, la Salernitana calcio, il Presidente della Lazio Claudio Lotito ha trovato un posto libero nella lista di Forza Italia al Senato. Lotito è al secondo posto subito dopo Sandra Lonardo, lady Mastella, che ritorna in competizione per le Politiche del 4 marzo. Il collegio nel quale i due candidati si presentano è il plurinominale Caserta Avellino Benevento. A due passi da Salerno, dove la Salernitana calcio ha già un candidato il medico e preparatore atletico Nicola Provenza che si candida alla Camera con il M5S.

Nel Proporzionale alla Camera, nel collegio Avellino Benevento, Forza Italia candida un altro big del calcio, Cosimo Sibilia. Il numero uno della Lega Dilettanti, già senatore e attuale coordinatore di Forza Italia in provincia di Avellino, il vicepresidente vicario della Fgci dal 2017 al primo posto nel listino.

Tra le curiosità, Mara Carfagna ex Ministro, salernitana doc è candidata come capolista nei collegi plurinominali di Napoli città e area nord della provincia per la Camera, a Salerno lascia un posto a Gigi Casciello, giornalista e suo ex portavoce. A Salerno, infatti, nel collegio Campania 2-03 apre la lista Vincenzo Fasano, senatore uscente, poi ci sono Marzia Ferraioli, Luigi Casciello e Rossella Sessa. Nei tre collegi plurinominali al Senato i capilista sono Luigi Cesaro, Sandra Lonardo e Domenico De Siano per Forza Italia.

Nei collegi plurinominali in Campania ecco le liste presentata da Forza Italia.
Per la Camera dei Deputati, nel collegio Napoli nord (Campania 1-01): Maria Rosaria Carfagna, Antonio Pentangelo, Mara Antonia Fascina, Vincenzo Santagada.
Nel collegio Napoli città (Campania 1-02): Maria Rosaria Carfagna, Maurizio Moschetti, Antonella Esposito, Massimo Pepe.
Nel collegio Napoli Sud (Campania 1-03): Paolo Russo, Marta Fascina, Aniello Di Nardo, Donatella Paola Provvisiero.
Nel collegio Avellino-Benevento (Campania 2-01): Cosimo Sibilia, Nunzia De Girolamo, Carmine Antropoli, Ines Fruncillo.
Nel collegio Caserta (Campania 2-02): Carlo Sarro, Vanessa Sgarito, Pio Del Gaudio, Adele Vairo.
Nel collegio Salerno (Campania 2-03): Vincenzo Fasano, Marzia Ferraioli, Luigi Casciello, Maria Rosa detta Rossella Sessa.
Per il Senato, nel collegio Caserta-Avellino-Benevento (Campania 01): Alessandra Lonardo, Claudio Lotito, Anna Zollo, Sergio Vetrella.
Nel collegio Napoli Nord e Napoli città (Campania 02): Domenico De Siano, Alessandra Lonardo, Giuseppe detto Giosy Romano, Carla Ciccarelli.
Nel collegio Napoli Sud e Salerno (Campania 03): Luigi Cesaro, Alessandra Lonardo, Vincenzo Carbone, Sonia Senatore.

Ernesto Lama e Aniello Palomba in 'Assolo per Duo all'Ethnos Club di Torre del Greco

All'Ethnos Club di Torre del Greco (via Nazionale 962 bis), Ernesto Lama e Aniello Palomba alla chitarra in "Assolo per Duo". Uno spettacolo che finge di essere una messinscena improvvisata, come fosse una prova col pubblico.
Ciò per rendere da subito gli spettatori partecipi del percorso che gli artisti propongono in questa perfomance.
In un Primo Quadro è raccontato il grande drammaturgo stabiese Raffaele Viviani attraversando i momenti più salienti della sua produzione artistica sia musicale che ovviamente teatrale. Dagli esordi con “O Scugnizzo” di Capurro-Buongiovanni, ai mestieri con “O Tammurraro” per poi passare ai Guappi . I Guappi di Viviani sono un pretesto per raccontare, in un modo davvero nuovo, "la sceneggiata napoletana".
Una parodia tragi-comica dei più grandi successi del genere da “O Festino” di P.Vento e E.A. Mario a “ A Legge” per chiudere con “ Cinematografo”, brani portati al successo dal grande Mario Merola ma qui riproposti in una veste completamente nuova ed originale. Anche i cantanti “Neomelodici” sono tra i protagonisti dello spettacolo che, con i loro testi, hanno lasciato perle di poesia alla letteratura napoletana raccontate dalla istrionica simpatia di Ernesto Lama. Non mancano piece teatrali esilaranti come “L’Uccelletto” di Maldacea o “Mast’Errico” di Raffaele Viviani. “Rea Confessa” di Pisano-Cioffi è l’omaggio del nostro spettacolo al genere della “macchietta” per completare un percorso che ha come leitmotiv il tema dell’amore.

Terzigno: La storia ritrovata alla Cava Ranieri. Da sito di stoccaggio a sito archeologico

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A Terzigno, giovedì 1 febbraio in via Marconi alle ore 10.00, avrà luogo nel sito di Cava Ranieri: La storia ritrovata: da sito di stoccaggio a sito archeologico.
L'evento è organizzato dall'Amministrazione comunale per il rilancio del patrimonio archeologico e culturale del'area.
Presenti, oltre il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri e l'assessore ai Beni archeologici con la delega al Turismo, Gennu Falciano, anche il presidente del Parco del Vesuvio, Agostino Casillo, il presidente e Amministratore delegato della Sogesid Spa (Soggetto Attuatore degi interventi di bonifica) Enrico Biscaglia, il direttore generale del Parco archeologico di Pompei Massimo Osanna e Mario Cesarano della Soprintendenza A.B.A.P. per l'Area Metropolitana di Napoli.
Interverranno anche il Consigliere Regionale con la delega al Grande Progetto Pompei, Mario Casillo, i Consiglieri della Città Metropolitana, Michele Maddaloni delegato Grande Progetto Pompei) ed Elena Coccia (delegato ai Siti Unesco) oltre che altre autorità istituzionali e politiche. Parteciperà anche una rappresentanza degli studenti del territorio.

Il Grande progetto Pompei e la sua Buffer Zone: deserti, cattedrali e Hub desaparesido

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La cosiddetta “Buffer zone” é senza dubbio un anglicismo d’eccesso dell’ Unesco. Nel caso di Pompei indica l'area circostante il sito archeologico. Essa, comprende oltre Pompei, anche altri Comuni vesuviani. Proviamo a ricordarli: Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Ercolano, Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase. Ad essi si aggiunta in extremis Terzigno. Lo slogan coniato dai Sindaci della Buffer Zone negli incontri che li hanno visti insieme è questo: I Comuni della Buffer Zone devono mirare a essere unico attrattore culturale per sfruttare al massimo l’occasione unica rappresentata dal Grande Progetto Pompei.
Ma le sorti della Buffer Zone sono legate a un mai meglio chiarito Piano Strategico. L’obiettivo principale sembra essere il miglioramento dei collegamenti tra i siti archeologici “vesuviani” tra loro e la conurbazione metropolitana, nonché una generica e impervia riqualificazione paesaggistica e naturalistica. Intanto nella Finanziaria è stata stabilizzata la Segreteria tecnica - composta da una quarantina di tecnici, archeologi ed esperti - come ha riporta la Stampa nazionale con una spesa pari a 500 milioni di euro dal 2018. Però gli idonei di molti concorsi non definitivamente “chiusi”, hanno protestato ad ogni livello. Saranno anche questi gli argomenti della campagna elettorale dell’area vesuviana, che vede nel Grande Progetto Pompei una locomotiva di sviluppo per il territorio.
Proviamo a fare noi il Bilancio del grande Progetto Pompei-GPP all’interno degli Scavi di Pompei.
Intanto si sa che l’attività residuale del GPP - appaltati tutti i lavori - sarà gestita dalla Soprintendenza archeologica di Pompei che continuerà a curare i cantieri interni all’area archeologica. C’è un nuovo Generale dei Carabinieri a vigilare sulle possibili devianze corruttive o camorristiche.
Nella Buffer Zone invece, i privati si sono mossi in ordine sparso in ogni Comune, attirati da ipotesi di finanziamenti, dando vita alla solita fiera di idee e ipotesi spesso in contrasto con la pianificazione sovraordinata.
Le perplessità infatti non mancano perché bisogna evitare il ripetersi degli errori di Italia 90 e del Giubileo 2000, per non parlare dei POR targati Regione Campania.
Una domanda: Pompei e l’hinterland, desertificato dalla Cartiera, che fa?
L’HUB turistico sembra destinato a rimanere nel cassetto, letteralmente desaparecido. Noi pensiamo che ci rimette l’intero areale sud-orientale vesuvio/mare. E intanto la città nuova di Pompei - tagliata fuori dalla riconversione dell’area ex ITALTUBI - fa locomotiva …di retroguardia.
Intanto però sta nascendo tra il divampare di polemiche ambientalistiche e il fioccare di interpellanze parlamentari un grosso Edificio direzionale per Uffici nella Pineta demaniale a pochi passi dalla Porta di Stabia, in zona di Protezione Integrale secondo il Piano paesistico dei comuni vesuviani.
Una sorta di cattedrale in c.a., fuori scala, avulsa dal consolidato contesto storico e urbanistico delle cosiddette “case demaniali”, che fa fischiare le orecchie al Ministro BBCC on. Franceschini e agli addetti ai lavori. Staremo a vedere gli sviluppi.

Federico Federico

Dottor Sogni, un sms di solidarietà per regalare un sorriso ai bambini in ospedale

I trenta Dottor Sogni di Fondazione Theodora Onlus, artisti professionisti - selezionati, assunti e specificamente formati per lavorare in ambito ospedaliero pediatrico - regalano ogni anno la magia di un mondo a colori a oltre trentacinque mila bambini ricoverati in quarantuno reparti pediatrici di diciassette ospedali italiani e a oltre centocinque mila familiari. Portano un sorriso ai piccoli pazienti, attraverso visite settimanali personalizzate in base all'età, all'umore, alla condizione medica e familiare del bambino. Perché un bambino sereno ha più forza per affrontare la malattia e per guarire. Attraverso il progetto "Un sorriso per i bambini in ospedale" Fondazione Theodora Onlus vuole garantire la visita individuale dei "Dottor Sogni" a oltre sette mila bambini ricoverati nei reparti di onco-ematologia pediatrica e ai piccoli pazienti che devono affrontare un intervento chirurgico. Per contribuire, da oggi al 3 febbraio, basta inviare un SMS o chiamare da rete fissa il numero solidale 45545 e donare così due oppure cinque euro. Con i fondi raccolti Fondazione Theodora Onlus, con i suoi Dottor Sogni, potrà continuare la propria attività presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l'Ospedale San Gerardo di Monza, l'Istituto Giannina Gaslini di Genova, il Policlinico Umberto I di Roma, l'A.O.R.N. Santobono Pausilipon di Napoli. Si potrà inoltre sostenere, presso l'Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, il programma di accompagnamento chirurgico con cui i Dottor Sogni sono accanto ai bambini che stanno per affrontare un intervento e alle loro famiglie, dal momento dell'attesa pre-operatoria fino al risveglio. Ciò con l'obiettivo di distendere le ansie e abbassare il livello di stress del paziente e dei genitori. Per questo progetto Fondazione Theodora Onlus può contare sul sostegno della testimonial Margherita Buy, che ha prestato la sua immagine per la campagna di comunicazione, e di tanti amici come Antonella Clerici, Filippo La Mantia, Chiara Maci, Ilenia Lazzarin, Diana del Bufalo, The Pozzoli's Family e gli sportivi Flavia Tartaglini, Romano Battisti, Valerio Cleri ed Edoardo Gori.

Setola finto cieco per evadere, dura requisitoria del pm: "I falsi certificati presupposti per le stragi"

Caserta. I falsi certificati a Giuseppe Setola furono i presupposti per le stragi. Durissima la requisitoria del pm dell'antimafia, Alessandro Milita, nel processo che si sta celebrando al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dello stragista dei Casalesi, Giuseppe Setola e dell'oculista di Pavia Aldo Fronterrè, ritenuto un luminare nel suo campo, accusato di concorso esterno in associazione camorristica e false attestazioni alle autorità giudiziaria. La requisitoria iniziata oggi si concluderà nell'udienza del 13 marzo con le richieste di pena per i due imputati: Setola e Fronterrè. L'altro coimputato, l'avvocato Girolamo Casella è stato già condannato a undici anni di reclusione per gli stessi fatti. Al centro della vicenda la fuga di Giuseppe Setola dalla clinica Maugeri di Pavia dove era ricoverato ai domiciliari per problemi di salute. Quasi cieco ad un occhio, ma ci vedeva benissimo. Secondo l'accusa Fronterrè avrebbe presentato, tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, falsi certificati medici diagnosticando a Setola una malattia all'occhio destro, un foro maculare, di cui Setola non avrebbe mai sofferto, mentre invece il boss aveva effettivamente dei disturbi all'occhio sinistro per un trauma subito in gioventù. Per quella diagnosi, la Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere concesse il 18 gennaio 2008 gli arresti domiciliari al boss in un'abitazione nei pressi della clinica Maugeri di Pavia, dove lavorava Fronterrè e dove il killer si sarebbe dovuto curare. Tre mesi dopo, il 18 aprile, Setola evase dalla clinica dando inizio alla stagione delle stragi nel casertano. Milita che durante il processo è passato dalla Dda di Napoli alla Procura di Santa Maria Capua Vetere come aggiunto, ha - durante la requisitoria - fatto un exursus su Giuseppe Setola e sul suo curriculum criminale "questo è l'ultimo processo riguardante Setola e il periodo dell'evasione e degli omicidi - ha spiegato -. Un'eventuale condanna sarebbe irrilevante per Setola, che ha numerosi ergastoli da scontare, ma sarebbe fondamentale perchè dichiarerebbe falsa quella cartella clinica usata da Setola con la complicità del suo ex legale Girolamo Casella, che per questi fatti è già stato condannato definitivamente (undici anni la condanna per l'avvocato Casella), e dello stesso Fronterrè: tra 5 o 10 anni, quando sarà calata la memoria delle gesta terroristiche compiute da Setola, nessuno potrà più usare questa cartella clinica per provare a farlo uscire dal carcere, o comunque bisognerà stare molto attenti per non incorrere in gravi reati".

Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero ha stigmatizzato la tesi difensiva del medico pavese definendolo 'ridicolo'. Durante l'esame, in dibattimento, Fronterrè aveva affermato che "si ritrovò Setola alla clinica Maugeri di cui era un primario senza sapere perchè. Questa è una versione che ripugna alla logica umana, e che contraddice l'ammissione fatta da Fronterrè durante l'interrogatorio di garanzia effettuato in carcere dopo l'arresto del dicembre 2012.  Lì, davanti al Gip, ammise di aver accentuato la patologia di Setola". Il comportamento del primario non si sarebbe limitato a quei certificati fasulli ma sarebbe prevalso anche dopo l'arresto di Setola nel 2009, quando tutti vennero a conoscenza che era responsabile della strage degli africani: "continuò a tentare di farlo uscire dal carcere presentando un'altra consulenza al processo per la strage degli africani". Il pm riporta anche le dichiarazioni spontanee fatte da Setola in aula nell'ottobre 2014, quando il camorrista dichiarò di voler iniziare un percorso di collaborazione con la giustizia. "Ci vedo molto bene, racconterò tutto alla Dda" ricorda Milita; la cosa non andò avanti perchè "fortunatamente - aggiunge il pm - la collaborazione non si concretizzò".

Detenuto aggredisce agenti dopo il colloquio nel carcere di Salerno

Salerno. ennesimo episodio di violenza all'interno del carcere di Fuorni a Salerno. Un detenuto aggredisce agenti dopo colloquio Calci e pugni a ispettore e 4 agenti. L'Uspp, chiede  l'intervento del ministro. Un'aggressione si è verificata ogginei confronti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Salerno: a rendere noto l'episodio, avvenuto nella tarda mattinata di oggi, e' l'Uspp. Un detenuto, dopo aver il colloquio con i familiari, senza alcun motivo si e' scagliato contro il personale di polizia penitenziaria aggredendoli con calci e pugni un ispettore e 4 agenti: due sono stati accompagnati al pronto soccorso. "Siamo vicini ai colleghi aggrediti - dice in una nota Ciro Auricchio, segretario regionale dell'Uspp - che quotidianamente, nonostante le gravi deficienze operative gia' tante volte segnalate da questa organizzazione sindacale, con grande spirito di sacrificio svolgono il proprio dovere mantenendo l'ordine e la sicurezza nonostante la carenza di ispettori ed agenti presso l'istituto salernitano". "Chiediamo inoltre al Ministro Orlando domani in visita a Poggioreale che oltre ad interessarsi delle condizioni dei detenuti, si faccia carico delle quotidiane aggressioni subite dal personale di Polizia Penitenziaria", conclude Auricchio.

Spacciava dai domiciliari: beccato 48enne di Pontecagnano

Nella tarda serata di ieri, a Pontecagnano Faiano, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il pregiudicato Carlo Vitale, 48enne del posto, nella flagranza di detenzione di stupefacenti. L’uomo, ristretto ai domiciliari per l’arresto operato nei suoi confronti lo scorso 10 agosto 2017 allorquando venne trovato alla guida della propria auto con 1 kg. e 200 gr. di cocaina nascosta nella ruota di scorta, è stato trovato in possesso, nel corso di un controllo dei Carabinieri, di 32 grammi di hashish, in parte già suddiviso in dosi, nonché della somma di 590 euro. I militari, in particolare, insospettiti dalla presenza di più persone all’interno dell’abitazione del pregiudicato nonostante le prescrizioni impostegli dalla misura restrittiva, hanno effettuato un controllo più approfondito rinvenendo stupefacente e contanti, dei quali non ha saputo fornire valide giustificazioni e sottoposti quindi a sequestro attesi i pregiudizi penali ed il suo stato di nullafacente. Espletate le formalità di rito, il 48enne è stato nuovamente collocato in regime detentivo presso la sua abitazione.

Droga nascosta nella cassetta postale: in manette coppia di pusher

Coppia di coniugi arrestata dalla Polizia a Torre del Greco: nascondevano dosi di cocaina nella cassetta postale – sequestrata anche la somma di 1.875 euro Una coppia di coniugi, per non dare nell’occhio, circa la fiorente attività di spaccio avviata nei pressi dell’abitazione, aveva pensato bene di nascondere le dosi di cocaina da smerciare nella cassetta delle lettere.Le dosi, ben 14 involucri, rinvenute e sequestrate dalla Polizia di Stato, erano nascoste all’interno di una busta da lettere, recante il logo di uno spedizioniere, stratagemma per rendere ancora più credibile la presenza di corrispondenza nella cassetta postale.A scoprire l’espediente utilizzato dalla coppia di coniugi, sono stati gli agenti del Commissariato di P.S. Torre del Greco che avevano già avviato indagini sulla presenta attività di spaccio posta in essere da Francesco Formisano, di 40 anni e sua moglie, Lucia Scognamiglio di 37 anni.I poliziotti, infatti, nel pomeriggio di sabato, si sono recati nell’abitazione dei coniugi, effettuando una perquisizione, rinvenendo e sequestrando così, oltre alle dosi di droga, anche la somma di 1.875 euro, suddivisa in banconote di vario taglio.Sottoposti entrambi ai domiciliari, stamane, saranno processati con rito direttissimo.

Arrestato a Napoli il boss degli immigrati clandestini: 10mila euro a persona

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Arrestato il boss degli immigrati clandestini: prendeva dai 10mila ai 12 mila a persona. Si tratta di un pakistano di 31 anni.Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Antiterrorismo della Digos ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 726/13 nr.1002/2014 r.g.g.i.p. e nr.39/17 r.m.c. emessa in data 28.04.2017 dal g.i.p. del Tribunale di Potenza a carico del cittadino pakistano Akhtar Jahamgir nato a Mandi Bahauddine il 27.03.1987 domiciliato in vico VIII Duchesca. L’uomo è stato fermato alle ore 18:00 presso lo scalo aereo di Capodichino, appena sbarcato dal volo della Turkish airline proveniente da Istanbul, da personale della sezione antiterrorismo della Digos di Napoli coadiuvato da personale Polizia di Frontiera Napoli-Capodichino, in cooperazione con personale Digos di Matera.L’arresto dello straniero è frutto di una complessa indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza che ha consentito di portare alla luce una capillare attività malavitosa di due clan pakistani per far ottenere i visti d’ingresso in Italia e eludere le procedure d’identificazione a cittadini perlopiù pakistani provenienti sia dal paese di origine che dalla Francia . Gli accordi tra gli immigrati che avevano intenzione di arrivare in italia o entrare in area schengen e gli appartenenti al sodalizio criminale, avvenivano in Pakistan. per entrare in italia ed ottenere un visto di ingresso regolare, per lavoro stagionale ma senza garanzie occupazionali e alloggiative, venivano corrisposti mediamente a persona dai 10.000 ai 12.000 euro.

Anche i cittadini extracomunitari che soggiornavano illegalmente in italia, in Francia e Spagna si rivolgevano ai consociati per trovare datori di lavoro disposti ad avanzare mendaci richieste di “sanatoria” dietro compenso personale dai 5.000 ai 6.000 euro a persona. inoltre diversi cittadini extracomunitari di nazionalità pakistana domiciliati in francia e spagna dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno in italia ritornavano nei paesi europei di provenienza per svolgere attività lavorativa.
Il pakistano arrestato a Capodichino è indicato dagli inquirenti quale il promotore ed organizzatore in Francia dei viaggi in Italia degli extracomunitari molti dei quali, appena ottenuto fraudolentemente il titolo di soggiorno, ritornavano in Francia .
L’Akhtar Jahamgir che in un primo momento era sfuggito alla cattura è stato individuato all’aeroporto di Capodichino di rientro da pakistan su di un volo proveniente dalla turchia, grazie alla intensificazione dei controlli antiterrorismo.

Elezioni, Luigi Cesaro capolista per Forza Italia al Senato

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Luigi Cesaro, parlamentare uscente, e' capolista al Senato per Forza Italia nel collegio che comprende Napoli e Salerno. Lo riferiscono dirigenti del partito che stanno presentando le liste del partito nella sede della Corte di Appello di Napoli. Non e' invece candidato, come si era ipotizzato in un primo momento, il figlio, Armando, capogruppo di Forza Italia in Regione Campania. Il partito di Berlusconi schiera quindi l'artiglieria pesante in Campania. Infatti l'ex ministro per la Pari Opportunità e parlamentare uscente e consigliere comunale a Napoli, Mara Carfagna, é candidata in Campania come capolista del plurinominale in due collegi della Camera. La nocerina è al primo posto nei collegi Campania 1-01 e Campania 1-02 ma non é candidata in nessuno dei collegi uninominali. Paolo Russo, deputato uscente ,é invece  capolista di Campania 1-03. Per Campania 2, a Salerno, il capolista é il senatore uscente Enzo Fasano; a Caserta c'e' l'uscente, l'avvocato Carlo Sarro; ad Avellino e Benevento infine c'é Cosimo Sibilia che è anche candidato alla presidenza Figc e senatore uscente. Al numero 2 figura la parlamentare Nunzia De Girolamo. Al Senato, oltre a Luigi Cesaro come capolista ci sono a Napoli il senatore uscente, Domenico De Siano e nel collegio che comprende Caserta, Avellino e Benevento Sandra Lonardo, moglie del sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Germania, la Merkel indignata per i test sulle cavie umane

"Questi test su scimmie e anche esseri umani non sono in alcun modo etnicamente giustificabili". Così Angela Merkel interviene, per il tramite del suo portavoce, Steffen Seibert, sulle ultime notizie emerse relativamente a test su cavie per verificare gli effetti dell'inalazione dei gas di scarico dei motori diesel. "L'indignazione manifestata da molti è assolutamente comprensibile", ha aggiunto Seibert. Ora, per la cancelliera, i comitati consultivi delle imprese che hanno commissionato i test devono rispondere a domande delicate sugli esperimenti e i loro obiettivi.
Bufera sull'industria automobilistica tedesca: Volkskswagen, Daimler e Bmw sono accusati di aver testato le emissioni dei gas di scarico delle auto diesel su Cavie umane. Persone sane a cui e' stato fatto inalare biossido d'azoto per studiare gli effetti sul sistema respiratorio e sulla circolazione del sangue. La notizia di esperimenti sulle scimmie era gia' circolata alla fine della scorsa settimana, ma adesso due giornali tedeschi, tra cui la "Suddeutsche Zeitung", parlano di analoghi esperimenti con gli esseri umani. Il governo tedesco ha parlato di azioni "ingiustificabili". Steffen Seibert, il portavoce della cancelliera, Angela Merkel, ha detto che "gli esperimenti non hanno alcuna giustificazione etica o scientifica e pongono interrogativi a tutti i responsabili". "Le case automobilistiche devono cercare di ridurre le emissioni e non pretendere di dimostrare che non sono dannose con l'aiuto di esperimenti con le scimmie e persino con gli esseri umani", ha affermato. Gia' il New York Times aveva parlato di test effettuati scimmie per conto delle tre aziende tedesche e del gruppo di componentistica elettronica Bosch. Gli esperimenti sarebbero stati condotti nel 2014 negli Usa nel laboratorio biomedico Lovelace ad Alburqueque, commissionati da un organismo europeo specializzato nella tutela della salute nel settore dei trasporti, l'Associazione Europea per lo Studio della Salute e dell'Ambiente Trasporti (Eugt con il suo acronimo tedesco), fondato proprio dai 4 gruppi tedeschi. Un alto dirigente di Volkswagen, attualmente detenuto negli Stati Uniti per lo scandalo dei dati manipolati delle emissioni, avrebbe portato personalmente un 'maggiolino' al laboratorio. Gli esperimenti con le emissioni delle auto furono condotti in una piccola abitazione dove erano state rinchiuse 10 scimmie.
Ma ora, due quotidiani tedeschi, "Stuttgarger Zeitung" e "Suddeutsche Zeitung", sostengono che l'EUGT commissiono' anche un test in cui il biossido di azoto (NO2) fu fatto inalare dagli esseri umani: lo scopo era dimostrare che, con il progresso tecnico, le emissioni dei motori diesel non avevano conseguenze importanti sulla salute dei cittadini. Furono esaminate 25 persone presso un istituto dell'Ospedale universitario di Aquisgrana a cui sera stato fatto inalare il biossido di azoto a diverse concentrazioni per diverse ore ciascuno. Secondo l'Eugt, che e' stato sciolto nel 2017, non fu trovato alcun effetto. Il biossido di azoto e' l'inquinante le cui misurazioni furono manipolate da Volkswagen negli Usa per anni per conformarsi ufficialmente ai limiti legali per i veicoli diesel. Il primo ministro dello Stato federale della Bassa Sassonia (Germania settentrionale), Stephan Weil, ha definito gli esperimenti "assurdi". La Bassa Sassonia ha una partecipazione in Volkswagen, quindi Weil, in qualita' di primo ministro, siede nel 'supervisory board' del consorzio. Gia' venerdi' scorso, Daimler e Bmw avevano preso le distanze dagli esperimenti, assicurando che le loro auto non sono state coinvolte nelle sperimentazioni. Volkswagen ha preso "nettamente le distanze da qualsiasi forma di maltrattamenti di animali". "Siamo convinti che il metodo scientifico scelto in quel momento fosse sbagliato. Sarebbe stato meglio rinunciare a un'indagine del genere fin dall'inizio", ha dichiarato il gruppo sabato in riferimento agli esperimenti condotti sugli animali. "Ci scusiamo per la cattiva condotta e l'errore di valutazione delle persone". "Siamo costernati", ha aggiunto un portavoce di Daimler, "per l'ampiezza e la gestione degli studi". Anche la controllata Mercedes "ha fermamente condannato gli esperimenti". Finora l'unica a non pronunciarsi e' stata Bmw.

Avviato l'iter per conferire il titolo di "Città" al Comune di Mugnano

MUGNANO – L’Amministrazione targata Sarnataro avvia l’iter per conferire il titolo di “città” al Comune di Mugnano. Il sindaco presenterà questa sera al civico consesso la relazione che illustra come Mugnano abbia tutti i requisiti demografici, storici, culturali, economici e urbanistici per essere riconosciuta città a tutti gli effetti. La delibera, una volta approvata dal Consiglio comunale, sarà trasmessa al Ministero dell’Interno e al Presidente della Repubblica. “Il nostro territorio – spiega il primo cittadino Luigi Sarnataro – ha tutte le carte in regole per ottenere quest’importante riconoscimento. Negli ultimi 20 anni c’è stato un incredibile incremento demografico, ad oggi infatti siamo circa 35 mila abitanti. Già questo dato fa capire come ormai in pratica siamo già una città. Abbiamo inoltre tradizioni storiche meritevoli di riconoscimento, come il Sacro Cuore di Gesù e l’arte pirotecnica, ed edifici e monumenti di grande interesse, come la Chiesa di San Giovanni a Carpignano, il convento del Sacro Cuore e quello del Ritiro del Carmine. Senza contare la presenza del mercato ittico, di numerose aziende che operano nel settore alimentare e non, del nuovo liceo scientifico di via Crispi che rendono il nostro centro di rilevante importanza nel tessuto economico e sociale dell’area metropolitana di Napoli. Abbiamo quindi deciso di non aspettare oltre e chiedere di essere insigniti del titolo di Città, che vuole essere anche un omaggio alle generazioni che ci hanno preceduto e che, con duro lavoro e sacrificio hanno reso grande il nostro paese. Oggi Mugnano se lo merita”.

Nel 2017 oltre mille casi di ingiusta detenzione

Nel 2017 sono aumentati i casi di ingiusta detenzione, passando dai 989 registrati nel 2016 ai 1013 dello scorso anno: 24 in piu'. Di conseguenza e' aumentato anche l'ammontare complessivo dei relativi risarcimenti, superando i 34 milioni di euro. E' quanto emerge dai dati messi on line da ErroriGiudiziari.com, sito che da tempo tiene un attento archivio dei casi di malagiustizia, che stima esattamente in 34.319.865,10 euro la cifra dei risarcimenti. La citta' con il maggior numero di casi indennizzati e' stata Catanzaro, con 158. Subito dopo ci sono Roma (137) e Napoli (113), che per il sesto anno consecutivo si conferma nei primi tre posti. Da notare come nella top 10 dei centri dove e' piu' frequente il fenomeno della ingiusta detenzione prevalgano le citta' del Sud: sono infatti otto su dieci. Dopo Catanzaro, Roma e Napoli, la top ten stilata da Errorigiudiziari.com sull'ingiusta detenzione vede al quarto posto Bari, con 94 casi, Catania con 60, Palermo con 43, Milano con 40, Salerno con 38, Messina con 36 e Lecce con 28. E a parte Roma e Milano, il resto sono, appunto, citta' del sud. Quanto alle citta' dove lo Stato ha speso di piu' in risarcimenti, a guidare la classifica e' sempre Catanzaro con 8.866.154 euro, seguita da Roma (3.924.672 euro), Bari (3.561.375 euro), Napoli (2.871.066 euro), Catania (1.977.926 euro), Palermo (1.539.597 euro), Salerno (1.510.925 euro), Messina (1.503.649 euro), Reggio Calabria (1.039.051 euro), Milano (1.003.029 euro).
Negli ultimi 25 anni, dal 1992 a oggi, 26.412 persone hanno subito una ingiusta detenzione, cioe' una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, prima di essere riconosciute innocenti con sentenza definitiva. Per risarcirli, lo Stato ha versato complessivamente poco meno di 656 milioni di euro. E' quanto emerge dai dati messi on line da ErroriGiudiziari.com, sito che da tempo tiene un attento archivio dei casi di malagiustizia. Se poi si includono anche gli errori giudiziari in senso tecnico (cioe' quelli relativi a persone condannate con sentenza definitiva e poi assolte in seguito a un processo di revisione perche' emergono elementi che li scagionano o si scopre il vero autore del reato), il numero delle vittime sale a 26.550, per una somma totale di 768.361.091 euro in risarcimenti versati dal 1992 a oggi.

Avviate procedure per riapertura Parco Mascagna a Napoli

Nei mesi scorsi, a seguito della caduta di un grosso ramo da un cedro, a tutela della pubblica e privata incolumita', il servizio Protezione Civile del Comune di Napoli dispose la chiusura dell'intero Parco Mascagna fino a completa verifica di tutte le alberature del Parco ed alla loro messa in sicurezza. Il Servizio Verde della Citta' pur avviando con immediatezza la verifica visiva di tutte le alberature, l'abbattimento del cedro, nonche' l'eliminazione di rami secchi e/o danneggiati ritenne necessario far eseguire approfondimenti di tipo strumentale su ulteriori 16 alberature, in un'ottica di salvaguardia della sicurezza dei fruitori del parco e, al contempo, di salvaguardia di ciascuna delle piante interessate. In attesa dei risultati di queste indagini strumentali, al fine di garantire la riapertura del Parco nella completa sicurezza, vennero richiesti ed eseguiti, a cura della Napoli Servizi S.p.A, numerosi interventi di manutenzione ordinaria. In considerazione delle indagini forestali ed ambientali condotte da parte di personale specializzato con la metodologia del V.T.A. e con l'applicazione di idonea strumentazione, pervenute il mese scorso, si riporta un'analisi storica di contesto generale del parco e delle alberature in esso radicate e si indicano gli interventi ritenuti indispensabili per ripristinare le condizioni di rischio ritenute accettabili per l'area: 1 - immediato abbattimento di 3 soggetti arborei e sostituzione degli stessi; 2 - nuovo approfondimento strumentale per la verifica della tenuta radicale con metodologia pulling - test per 5 soggetti arborei che hanno subito danni alla porzione ipogea; 3 - interventi arboricolturali sui restanti soggetti arborei indagati, sia di tipo ordinario quali rimozione ramificazioni instabili, rimonda del secco e spignatura, sia di tipo straordinario, quali rigenerazione radicale con palo iniettore, consolidamenti branche mediante l'applicazione di tiranti dinamici. Pertanto, sono state avviate le procedure amministrative di affidamento di tali attivita'. "Ribadendo la volonta' di ripristinare con celerita' le condizioni di sicurezza e consentire una rapida riapertura del Parco Mascagna si conferma l'impegno dell'Assessorato al Verde della Citta' a seguire tutte le procedure ed attivita' lavorative definite dai Servizi competenti." Questo il commento dell'assessore Maria D'Ambrosio.

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