AGGIORNAMENTO : 18 Dicembre 2025 - 23:02
7.3 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 18 Dicembre 2025 - 23:02
7.3 C
Napoli
Home Blog Pagina 8287

Scafati, il difensore di Andrea Ridosso: "Abbiamo querelato chi ha scritto della pedopornografia"

Scafati. "Andrea Ridosso non è un pedofilo e non aveva nel suo cellulare foto pedopornografiche, ma solo quella del nipotino". Lo sostiene l'avvocato Paolo Gallina, difensore del giovane scafatese coinvolto, nell'inchiesta per il voto di scambio a Scafati che ha deciso di querelarei giornalisti che hanno pubblicato la notizia su un suo possibile coinvolgimento in un'indagine per detenzione di materiale pedopornografico. L'avvocato ha depositato una querela alla Procura di Salerno nei confronti di chi ha pubblicato la notizia di un possibile coinvolgimento di Ridosso, fratello di Luigi jr, in una vicenda legata alla pedopornografia. Andrea Ridosso, indagato nell'ambito del processo per voto di scambio che ha visto finire in carcere l'ex sindaco di Scafati, Angelo Pasqualino Aliberti, sarebbe stato diffamato. Sul suo telefono cellulare, sequestrato e visionato nell'ambito delle indagini  della Dda, sul clan Loreto-Ridosso e sui voti che il gruppo criminale avrebbe portato all'ex sindaco, fu trovata una foto di un bambino, inviatagli proprio dal fratello Luigi, in carcere nell'ambito dell'inchiesta. "Andrea Ridosso, incensurato e persona estranea a logiche criminali, che sta conseguendo una seconda laurea per l'insegnamento è stato diffamato - dice l'avvocato Gallina - una sola foto, di fatto non può configurare l'ipotesi di divulgazione di materiale pedopornografico, quella foto di cui hanno parlato i giornali era del nipotino e gli era stata inviata dal fratello, cioè il papà del bambino, anche in modo goliardico. Di questo si è accorta anche la Procura antimafia di Salerno che non ha mai iscritto Andrea Ridosso nel registro degli indagati per questa ipotesi di accusa. I pm hanno correttamente svolto il loro incarico ritenendo Ridosso estraneo a qualsiasi accusa di questo tipo". L'immagine era stata estrapolata dal telefono cellulare del giovane, nel corso delle indagini, e depositata agli atti del processo che coinvolge Angelo Pasqualino Aliberti, nel corso del Riesame davanti ai giudici di Salerno. La querela per diffamazione, presentata da Andrea Ridosso attraverso il suo legale, dovrà ora essere valutata dalla Procura.

Napoli, spara dopo il fallito colpo in una farmacia di Soccavo: nessun ferito

0

Momenti di paura oggi pomeriggio in una farmacia di via Epomeo a Soccavo dove un bandito solitario ha cercato di compiere l'ennesimo colpo. Il rapinatore però nell'allontanarsi dalla farmacia, in via Epomeo a Napoli, dove aveva tentato un colpo, poi fallito, ha esploso un colpo di pistola per guadagnarsi la fuga. Tanta paura ma nessuna persona ferita. Sul posto si e' recata la Polizia che ha avviato le indagini. Il colpo è fallito per la reazione del titolare. Ora gli investigatori stanno visonando le immegaini delle telecamere della farmacia e anche quelle pubbliche e private che si trovano nei paraggi per risalire all'utore del mancato colpo.

Napoli: consegna dei primi venti strumenti musicali ai ragazzi di Forcella, raccolti da 'Laboratori Musicali Annalisa Durante'

0

Avverrà domani 8 febbraio alle 10.45 presso lo Spazio comunale Piazza Forcella di via Vicaria Vecchia 23 la cerimonia di consegna dei primi venti strumenti musicali raccolti dai "Laboratori Musicali Annalisa Durante" in favore dei ragazzi di Forcella.
I Laboratori Musicali sono promossi dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli con l'Associazione "Annalisa Durante", in partenariato con "I Ragazzi di Scampia – Aurora Musicale", "Zonta International Club Napoli" e l'"Istituto Comprensivo Adelaide Ristori". Ai laboratori partecipano attualmente sessanta ragazzi, tra i sette e i sedici anni che sono seguiti da nove docenti professionisti a titolo completamente gratuito. "Abbiamo messo a disposizione di questa iniziativa - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele  - i locali di Piazza Forcella e la Sagrestia del Complesso monumentale di San Severo al Pendino perché crediamo che la musica possa contribuire ulteriormente a promuovere la cultura e i sani valori presso i ragazzi di questo rione, contro il rischio di ogni devianza e violenza: un percorso che stiamo realizzando da anni insieme all'Associazione Annalisa Durante e alle altre Associazioni che operano a Forcella".
Gli strumenti musicali saranno donati da Vincenzo Varriale e Nicola Cavallo, organizzatori della kermesse "BaccalàRe". Al fianco dell'assessore Nino Daniele e delle Associazioni promotrici, saranno presenti alla cerimonia di consegna l'artista Carlo Faiello, l'imprenditore Marco Napolitano della ditta di pianoforti e Paola Silvi di Legambiente, che nei mesi scorsi hanno donato i primi strumenti. A sottolineare l'elevato valore educativo dell'iniziativa sono stati invitati a partecipare anche i vertici del Conservatorio di San Pietro a Majella, Antonio Palma e Carmine Santaniello, e la sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, Rosanna Purchia.

Scoperta la grande truffa delle carte di credito clonate: bottino 530 milioni di dollari, 16 arresti

0

Numeri di carte di credito e codici bancari sottratti a ignari cittadini e venduti nel dark web, 16 paesi coinvolti in tutto il mondo, un bottino accumulato dai membri dell'organizzazione di oltre 530 milioni di dollari. E' il bilancio di un'operazione condotta dalla Homeland security investigation (Hsi) statunitense e dalla Polizia che ha portato all'arresto di 13 persone, una delle quali in Italia. In manette e' finito un uomo residente nella provincia di Napoli il cui nickname era 'Dannylogort': gli uomini della sezione financial cybercrime e del compartimento della Campania della polizia Postale, in collaborazione con l'Hsi, gli hanno notificato il mandato di cattura internazionale nel quale l'italiano e' accusato di "aver fatto parte attivamente all'organizzazione criminale fin dal 2010". Il presunto capo dell'organizzazione era invece un ucraino arrestato la scorsa settimana in Thailandia. Polizia di Stato e Homeland security investigation (Hsi) statunitense hanno scoperto con l'operazione "Infraud" un traffico internazionale nel dark web di carte di credito e codici bancari sottratti tramite tecniche di hacking. Sedici i Paesi coinvolti, 13 le persone arrestate (una in Italia), oltre 530 milioni di dollari l'impressionante bottino accumulato in tutto il mondo. Nella giornata di ieri, gli agenti della Sezione Financial Cybercrime del Servizio Polizia Postale e del Compartimento Polizia Postale Campania, in collaborazione con i colleghi Usa, hanno individuato e arrestato un italiano della provincia di Napoli, destinatario di mandato di cattura internazionale, accusato di aver preso parte attivamente allorganizzazione criminale sin dal 2010, con il nickname "Dannylogort". Il presunto capo dellorganizzazione, ucraino, era gia' finito in manette la scorsa settimana in Thailandia. Lattivita', come detto, era focalizzata sulla compravendita di migliaia di carte di credito rubate e clonate, di codici di verifica (CVV) per la spendita delle carte on line, di codici di accesso a servizi di home-banking e piu' in generale, di dati personali e riservati appartenenti a migliaia di vittime in tutto il mondo. Confidando sul presunto anonimato offerto dalle reti del dark web, lassociazione criminale mirava a rendere ancora piu' ostico il lavoro delle forze dellordine grazie all'utilizzo di Liberty Reserve, nota piattaforma di scambio di cryptomonete virtuali, in passato utilizzata da criminali di tutto il mondo e chiusa nel 2013 dagli Stati Uniti, a conclusione di unindagine culminata con la condanna del fondatore Arthur Budovsky a 20 anni di reclusione per riciclaggio internazionale.

Pizzo al clan Gallo per girare Gomorra: condannato solo Aquino

Il pizzo alla famiglia Gallo per la casa dove si e' girato il film 'Gomorra' fu pagato. Questa mattina il giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata, ha condannato a sei mesi Gennaro Aquino, il location manager per Cattleya, la societa' cinematografica nei cui confronti il giudice ha inviato gli atti in Procura per valutare se sussistono reati nelle testimoniante di tre dei manager della multinazionale. Assolto invece Gianluca Arcopinto perche' il fatto non sussiste. Per il giudice, dunque, la produzione sapeva delle richieste di estorsione e ha optato per il pagamento, senza denunciare. Dunque, per una possibile falsa testimonianza, saranno trasmessi nuovamente gli atti in Procura per Maurizio Tini, l'ad Riccardo Tozzi e Giovanni Stabilini. La villa era di Francesco Gallo 'o pisiello, il quale dal carcere pretese il pagamento dell'affitto della sua abitazione, che era sotto sequestro, circa 5.000 euro, direttamente in contanti nelle mani del padre Raffaele zi' Filuccio Gallo, soldi che secondo il giudice arrivavano direttamente da Cattleya.

San Valentino Sotries: un film in tre episodi dal 14 febbraio al cinema

"San Valentino Stories" è un lungometraggio in tre episodi, diretti da tre giovani registi napoletani emergenti: Antonio Guerriero, Emanuele Palamara e Gennaro Scarpato, che per il loro debutto si cimentano in  tre differenti storie d’amore. C’è chi dice che Napoli è la città dell'amore, sospesa tra leggenda e realtà: nasce da questi presupposti l’idea dell’attore e regista Alessandro Siani che ha pensato tre storie, tre visioni differenti, per tre giovani registi. Un solo film dove protagonista è l’amore raccontato in diversi modi, dove la città di Napoli e il suo mare, contaminano le storie e i suoi protagonisti. Prendendo spunto dalla grande tradizione Italiana dei film a episodi nasce l’idea di questo lavoro, una commedia brillante, che avrà come sfondo Napoli con le sue bellezze e le sue contraddizioni.
Il primo episodio, diretto da Antonio Guerriero, ha per titolo "Per Amor di Dio" con Pasquale Palma, Denise Capezza, Mario Porfito, Antonella Morea e Luana Pantaleo. Il secondo episodio, per la regia di Emanuele Palamara, è "L'isola di cioccolato" con Giovanni Buselli, Noemi Sales, Massimiliano Rossi e Alan De Luca. L'ultimo episodio è "Carichi di meraviglia" di Gennaro Scarpato con Gigi e Ros, Elena Sotgiu, Alessandro Bolide, Rosaria De Cicco e Gianni Ferreri.
Il film è prodotto da Run Film con Rai Cinema ed è distribuito da Optima Entertaiment. Nelle sale cinematografiche a partire dal 14 febbraio con anteprima e conferenza stampa al Cinema Metropolitan (via Chiaia, 149) prevista per lunedì 12.

Sanremo : Pierfrancesco Favino "rapito" dai The Jackal !!

L'edizione 2018 di Sanremo è iniziata con una spassosissima gag dei The Jackal, il gruppo di comici napoletani che, con un video ironico pubblicato su Facebook, "rapisce" uno dei conduttori di Sanremo,Pierfrancesco Favino.

"Ma voi Pierfrancesco Favino non lo vedete un po' strano, negli ultimi giorni?"

"Siamo stanchi della partecipazione passiva. Intere generazioni costrette a guardare il Festival di Sanremo senza avere la minima possibilità di esprimersi mentre sul palco salivano persone come Gabriel Garko e Belen Rodriguez. "Gli sciacalli di Napoli hanno perciò deciso di lanciare un messaggio attraverso Favino. "Un messaggio importante".

Qual'è questo messaggio importante? Buona visione

YouTube video

De Luca incontra Bono: 'Ho sollecitato gli impegni su Fincantieri Castellammare'

Castellammare. Tempo di campagna elettorale e quindi tempi di impegni per i politici. La Fincantieri di Castellemmare serbatoio di voti per tutti i partiti suscita l'interesse in questa tornata elettorale. Non a caso anche il presidente della Regione, dopo la clamorosa protesta della scorsa settimana degli operai che non hanno presenziato al varo del troncone della nave, oggi ha avuto un colloquio con l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono "al quale ho sollecitato la firma di un protocollo che confermi l'impegno di mettere in produzione, -dice De Luca- a Castellammare, almeno due nuovi tronconi di navi da crociera, oltre alla nave LHD (Landing Helicopter Dock) già in costruzione. Inoltre, nel protocollo, dovremo confermare l'impegno per gli interventi infrastrutturali previsti nel piano dell'azienda e tutte le nuove attività di produzione necessarie a garantire un adeguato carico di lavoro per i prossimi anni". E' quanto si legge in una nota del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Concerto della pace e della fratellanza alla Cappella di Santa Maria Coeli - San Gennaro di Napoli

Domenica 25 febbraio alle ore 10.00 si terrà il Concerto della Pace e della fratellanza con Sofia Trapani e il maestro Pietro Sellitto per festeggiare l'anniversario del restauro della Cappella di Santa Maria Coeli - San Gennaro di Napoli. Alla Cerimonia parteciperanno numerosi Cavalieri Templari Cattolici dell'Associazione Poveri Cavalieri di Cristo di Napoli che arriveranno da tutta Italia.
La cappella storica di Santa Maria Coeli e San Gennaro al Vico Molo alle due Porte è stata ripristinata dopo lunghi anni di abbandono e totali saccheggi.
In un momento storico dove molte chiese chiudono per mancanza di sacerdoti o di fedeli, andare controcorrente fa notizia ma è proprio questo che stimola i Templari della Confraternita dei Poveri Cavalieri di Cristo di Napoli.
La chiesa l’aveva fatta costruire una nobildonna della famiglia di Pozzuoli dei Di Costanzo: donna Isabella che trascorreva lunghi periodi nella casa di famiglia in collina. Aveva scoperto che per ascoltare la messa i campagnoli della zona si incamminavano in percorsi lunghissimi e tortuosi. Così  fece costruire la cappella con il principale scopo di rendere meno complicata la vita della gente del posto. Divenne, quella cappella, anche il luogo di sepoltura della famiglia Di Costanzo, poi col passare degli anni e con la crescita della città il borgo non fu più isolato e la necessità di avere quella chiesetta fu meno impellente. Attualmente è aperta ai fedeli, inoltre, i membri dei Poveri Cavalieri di Cristo di Napoli, offrono il servizio di un banco alimentari e pasti caldi per i più bisognosi.

Napoli, tunisino tenta di strappare borsa a una ragazza: inseguito e arrestato

0

Napoli. Ieri pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale “Volanti” e della “Squadra Mobile” hanno arrestato Nidhal Bechek , tunisino, di anni 24, per il reato di tentata rapina.Gli agenti della volante mentre transitavano per Piazza Mancini sono stati attirati dalle urla di alcune persone, che indicavano Bechek colui il quale aveva tentato di strappare la borsa ad una ragazza, quindicenne, la quale disperata stava cercando aiuto. I poliziotti della Squadra Volanti insieme ad una pattuglia della Squadra Mobile, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccare l’extracomunitario, in via Postica alla Maddalena, dove lo stesso, come ultimo tentativo, tentava di nascondersi all’interno di un portone. Il tunisino annovera pregiudizi di polizia, in quanto già nel 2016 era stato condannato con giudizio per direttissima a 10 mesi di reclusione , pena sospesa. Stamane, dopo il rito direttissim0, Nidhal Bechek è stato condannato, dall’Autorità Giudiziaria ad 1 anno e 8 mesi di pena sospesa e 600,00 euro di multa.

Gli Evì Evàn, band italo-greca, presenta 'Chiacchiere al tekès'

Venerdì 9 febbraio alle ore 21.00, in occasione della III Giornata Mondiale della Lingua Greca e della Cultura Ellenica, la band italo-greca degli Evì Evàn presenta "Chiacchiere al tekès": musica, aneddoti e racconti per la rassegna organizzata da all'interno dello SPAZIO X di Via Petrarca 25 (Parco dei Pini) a Caserta.
Il Tekès era un locale con finalità e natura ambigue: un bancone da taverna, due o tre bottiglioni di liquori colorati e le saracinesche sempre mezze abbassate. Un posto dove ci si incontrava per fumare il narghilé, chiacchierare, trovare l’amore a pagamento e perdere il tempo con gli amici. Un piccolo spazio oscuro e fumoso dove l’illegalità si mescolava con l’intrattenimento; la borghesia con la malavita. Un modo di passare le serate importato in Grecia dagli immigrati cacciati dalla Turchia dopo la Katastrofì del 1922; un punto di incrocio tra Oriente e Occidente.
Con l’ensemble composto da Dimitris Kotsiouros (bouzouki, cumbus saz), Giorgos Strimpakos (baglamas, canto) e Valerio Mileto (chitarra, oud) ci troviamo in un tekès nella periferia di Caserta per una serata dal sapore orientale; per ritrovare ritmi di vita lenti e il piacere di ascoltare insieme canzoni di storie di amore maledetto, di porto e di periferie cittadine; di prigioni, di zingare, passione per musica, vino e narghilè dove i ritmi dell’allegria si alternano alle melodie melanconiche. Un viaggio nel tempo che con le canzoni rebetike, i canti urbani, la musica dei negri ellenici, ci riporta alla prima metà del secolo scorso, in un’epoca dove la povertà e la fatica di vivere si vincevano cantando e stando insieme. Una musica alternativa, mistikì, nascosta, rispetto alla globalizzazione delle proposte contemporanee.
Nel 2007 gli Evì Evàn esordivano a Roma con il primo concerto di musica rebetika, un genere musicale conosciuto da pochi ellenofili, sebbene la sua tradizione sia lunga quasi un secolo. Dai tavoli delle taverne greche al grande palco dell’Auditorium del Parco della Musica, dai festival di paese alle trasmissioni con radio e televisioni nazionali, anno dopo anno gli Evì Evàn sono diventati “il riferimento del rebetiko in Italia”, come li ha definiti Pier Andrea Canei sul settimanale Internazionale. Al loro ultimo album intitolato Rebetiki Diadromì (Itinerario Rebetiko), orgogliosamente autoprodotto, hanno voluto collaborare anche Moni Ovadia, Daniele Sepe, Vinicio Capossela, Sofia Labropoulou e Nikos Nikolopoulos. In questi sette anni gli Evì Evàn hanno portato il rebetiko in tutta Italia contribuendo a diffondere la conoscenza di una musica che nasce dal cuore e la cui arteria passa per il bouzouki. Attivi anche nel teatro, gli Evì Evàn hanno lavorato con Moni Ovadia e Antun Blazevitc negli spettacoli teatrali Progetto Odissea e Lo zingaro felice.
Le radici del Rebetiko affondano nei ghetti delle città e nelle vicissitudini del sottoproletariato urbano. Nulla a che vedere con la musica rurale, delle isole o del folklore. Vietato dalla dittatura di Metaxas per i suoi forti contenuti ribelli, il rebetiko si suonava al buio delle taverne e della notte; si ballava senza sorridere; si consumava come uno stordimento dei sensi, accompagnato da vino e hashish. È stato definito il blues ellenico perché come il jazz non è solo un genere musicale, ma è prima di tutto un modo di affrontare l’esistenza. Nel rebetiko si entra attraverso la porta stretta della povertà; attraverso uno stile di vita intrinsecamente anarchico dove il canto serve a esorcizzare la mancanza e a mettere in comune i propri dolori in un rito cui partecipano solo gli adepti del culto. Rebetiko, come il jazz delle comunità afroamericane degli inizi del Novecento, è ribellione, un desiderio insieme di affermazione e di perdizione.
Un modo di vivere non convenzionale, finché c’è ouzo, retsina e narghilé, poiché tutto il resto è andato perduto. Così il rebete è tornato ad essere il ribelle, il guappo e l’anticonformista in cui oggi si identificano anche le giovani generazioni che alle fabbriche tedesche preferiscono le taverne, il vino, l’amore, l’hashish e il narghilé. Non c’è taverna, nell’Atene di oggi, a Salonicco o nella più piccola isola dell’Egeo, dove dopo la mezzanotte gli uomini, sospinti dall’ouzo, non si mettano a danzare assieme ai loro vecchi le antiche danze come il hasapiko.
Le canzoni rebetike sono storie vere di amore maledetto, disavventure della vita, passione per danza, vino e narghilè, e trovano espressione in musiche dove i ritmi dell’allegria si alternano alle melodie melanconiche in un viaggio che si snoda fra Istanbul e Atene; Smirne e Salonicco, fondendo insieme sonorità orientali, balcaniche, ebraiche.  É il “virus di una grecità eccentrica” ha scritto Moni Ovadia, che ha trascinato con sé ogni tipo di cultura esule e meticcia così come il jazz ha incorporato nel suo linguaggio il ragtime, il blues, la musica leggera e quella colta mescolandosi con tutti i generi musicali come la samba, i ritmi caraibici e il rock.

L’effetto domino sulle Borse: cosa sta accadendo ai mercati?

0

Per chi si occupa di Borsa o vive di investimenti, quanto stiamo per dire non rappresenterà certo una sorpresa; il mondo delle azioni è da sempre caratterizzato da alti e bassi, salite rapide e discese altrettanto repentine.
Nelle ultime settimane sui mercati si è assistito ad un qualcosa di particolare, noto come effetto domino così da essere comprensibile ai più. Paradossalmente il tutto è partito da una serie di notizie positive in materia di economia: ovvero l’aumento dei salari tanto in Germania quanto negli Usa.
Notizie positive che il mercato ha interpretato in maniera negativa; perché il mercato interpreta anche, come meglio crede, on si limita a leggere i dati in modo oggettivo. Sarebbe troppo semplice, basta pensarci un attimo: se una notizia positiva fosse prodromica ad un rialzo, tutti attenderebbero la buona novella per poi comprare.
Ma così non è; men che mai da quando il mondo degli investimenti si è aperto in modo evidente alla rete offrendo la possibilità di investire sul web con il trading online. Una realtà che ha contribuito a rendere i mercai più volatili di quanto non lo fossero già.
Ma tornando all’altalena in Borsa delle ultime settimane, non sempre le notizie positive sono lette e interpretate nel modo corretto dai mercati. E basta che un tessera del mosaico vada a gambe all’aria per generare poi quello che viene comunemente definito effetto domino, per l’appunto.
Perché i mercati oltre che volatili sono anche profondamente sensibili, nel senso che una contingenza negativa che riguardi un dato comparto può portare un allargamento a macchia d’olio anche su altri segmenti.
E ciò che è accaduto nelle ultime settimane è esattamente questo: uno ad uno sono caduti tutti i caselli che compongono il quadro macroeconomico del mercato. Si è partiti dai fondi di investimento, spauracchio di ogni investitore; si è andati poi avanti con le Cta, le commodities. Per andare poi via via a contaminare tutti gli altri strumenti finanziari.
Lo scorso 5 febbraio è stato ribattezzato, con poca fantasia, il lunedì nero di Wall Street: la borsa Usa è crollata a seguito della notizia dei salari ai massimi livelli e di un prossimo rialzo dei tassi. Fattori che, secondo gli investitori, contribuiranno a far alzare l’indice dell’economia Usa nei prossimi mesi. Quello che per anni aveva garantito scenari più prevedibili, ovvero tassi d'interesse bassi e bassa inflazione, da oggi va in archivio. Con tutte le conseguenze del caso anche per il nostro paese: perché da queste manovre sui mercati mondiali dipendono anche le sorti della nostra economia.

 

I Social che cambiano: le novità di Facebook

È il re dei social, lo strumento universalmente più utilizzato per condividere i propri momenti con gli altri. Facebook sta cannibalizzando buona parte delle attività che prima venivano svolte su internet, ad esempio sui motori di ricerca diventando egli stesso uno strumento per consigliare contenuti agli utenti.
Un colosso mondiale da tempo quotato in Borsa e che sta affinando il proprio meccanismo così da offrire performance sempre più elevate. Vediamo le principali novità riferite al funzionamento di Facebook.
Interessante è l’aspetto legato ala possibilità di auto verifica da parte degli utenti: un modo intelligente per garantire sicurezza e affidabilità dei vari profili presenti sul social. E il 2018 è iniziato all’insegna di un’altra novità: quella che vede l’algoritmo di Fb andare a consigliare maggiormente i post degli amici rispetto a notizie da siti istituzionali.
Rientra tutto nell’ottica della guerra personale che il social sta portando avanti contro la piaga delle cosiddette fake news: al riguardo nel tentativo di contrastarle, Facebook negli scorsi mesi ha posto in essere diverse iniziative. Come quella di raccogliere diversi pareri e suggerimenti riferiti al livello di fiducia delle varie fonti di informazione andando così a creare una sorta di classifica delle testate con maggiore autorevolezza.
Restando sul tema, ha destato grande interesse poi il meccanismo lanciato da poco del news feed: come si può leggere al seguente link https://www.marcoloprete.it/blog/social-media/come-funziona-news-feed-facebook/ si tratta della sezione principale, quella dove appare il flusso di notizie quando effettuiamo il login. Comprendere i meccanismi ci è utile a capire come funziona la popolarità di un post.
Ciò che Fb ha cambiato in riferimento a questo strumento è l’incentivazione di interazioni tra i vari utenti, rendendo meno visibili i post organici provenienti dalla pagine; preso misure contro le pagine che mirano al cosiddetto clickbait, ovvero incentivare a cliccare proponendo titoli spesso distorti o menzogneri; introdotto la possibilità di leggere post di pagine a cui non si è messo like ma che potrebbero interessare; aumentato la visibilità delle news locali; lanciato un meccanismo per segnalare, come detto, eventuali fake news.
Sintetizzando il concetto, il tentativo è quello di affinare la proposta andando a mostrare i post che possono interessare maggiormente l’utente sulla base delle sue esperienze pregresse. Una scrematura, dato che non si potrebbero mostrare tutti i post degli amici e delle pagine seguite in quanto risulterebbe impossibile.
In sostanza tanti nuovi aspetti per regolare in funzionamento del social network più utilizzato in rete; un modo per rendere la navigazione più sicura, piacevole e funzionale allo scopo finale.

Al Teatro Elicantropo di Napoli, Salatore Cantalupo in 'Maledetti'

Domani, giovedì 8 alle ore 21.00, Salvatore Cantalupo in "Maledetti" al Teatro Elicantropo di Napoli.
L'attore e regista napoletano sarà in scena con Gianluca Guarino, Alessia Guerriero, Ambra Marcozzi, Amelia Longobardi, Cristina Messere, Ramona Pisano, Anna Ragucci, Carolina Romano, Bruno Toro, Sara Volpe. Le coreografie sono a cura di Ambra Marcozzi, le musiche saranno eseguite dal vivo da alcuni degli interpreti con Carl Marino Robinson alla batteria, Rosario Di Lullo e Vittorio Zimardi alle chitarre.
Lo spettacolo induce lo spettatore ad alcune riflessioni su chi o cosa governi la condizione attuale della vita umana. Presentato da Teatro del Sottosuolo e Memini Mutamenti Teatro, usa i linguaggi di danza, teatro e musica per raccontare di storie fantastiche e incredibili, spietate e crudeli.
"Il testo è stato uno spartiacque - ha dichiarato il regista - che ha mutato il nostro sguardo sul mito e sulla struttura del tempo e in generale su tutto ciò che si è soliti definire pensiero arcaico, introducendoci a miti, leggende, tradizioni presenti in tracce nella cultura originaria di ogni popolo della terra". Un contributo decisivo alla messinscena è stato dato dagli scritti biblici e sumeri, restituiti dai traduttori Giovanni Pettinato, Zacharia Sitchin e Mauro Biglino, dalla Bibbia e dall'ironica satira dell'autore di fantascienza Robert Scheckley.

Napoli, richiedente asilo politico aggredisce gli agenti con un maniglione di ferro: arrestato

0

Napoli. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Vicaria Mercato hanno arrestato Able Lowe, senegalese di 24 anni, responsabile dei reati di rapina, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Stanotte gli agenti, nel percorrere con la volante del commissariato il Corso Umberto, hanno notato l’extracomunitario che armeggiava con un oggetto contundente inserendolo nella feritoia di due porte d’ingresso di un esercizio commerciale di telefoni cellulari.L’allarme sonoro e visivo del negozio e l’arrivo della volante hanno messo subito in fuga l’uomo nella direzione di Piazza Garibaldi. Quando gli agenti lo hanno raggiunto il senegalese non ha esitato ad aggredirli con l’oggetto contundente che aveva tra le mani e pesante oltre 5 chili. Quest’ultimo era un maniglione in ferro pieno dell’esercizio commerciale. I poliziotti sono riusciti comunque a bloccare il 24enne dopo una violenta colluttazione. Lowe, con precedenti di polizia e con una richiesta di asilo politico, è stato arrestato ed accompagnato presso la Casa Circondariale di Poggioreale. Gli agenti invece, perable lowe le forti contusioni riportante dai colpi del maniglione sferrati dall’uomo, sono stati medicati in ospedale.

Corruzione: domani l'interrogatorio di garanzia del magistrato napoletano arrestato

Corruzione: domani l'interrogatorio di garanzia del magistrato napoletano arrestato. L'ex pm di Siracusa Giancarlo Longo, accusato di corruzione, associazione a delinquere e falso, sara' interrogato domani dal gip di Messina che ne ha disposto l'arresto. L'interrogatorio di garanzia si terra' nel carcere di Poggioreale dove il magistrato, che da mesi era stato trasferito al tribunale civile di Napoli, sezione distaccata di Ischia, e' detenuto da ieri. Longo e' coinvolto in una indagine congiunta delle procure di Messina e Roma che ha fatto luce su un?associazione criminale di cui avrebbero fatto parte anche alcuni avvocati siracusani e romani. Tra loro l'avvocato dell'Eni Piero Amara il cui interrogatorio e' fissato per venerdi' a Roma. Secondo i pm, in cambio di soldi e regali, l?ex pm si sarebbe messo al servizio di Amara e di un altro legale, Giuseppe Calafiore, pilotando procedimenti penali in favore di loro clienti ?importanti. Tra le altre accuse contestate anche quella di aver creato ad hoc una indagine su un falso complotto ai danni dell'Eni e del suo ad Descalzi per intralciare una inchiesta milanese di corruzione internazionale che coinvolge proprio l?amministratore delegato della societa'. Coinvolti nelle inchieste messinesi e romane anche un imprenditore e un ex presidente del consiglio di StatoUno dei legali di Longo, l'avvocato messinese Candido Bonaventura, dice: "Nel merito intendo da subito evidenziare la sproporzione della misura tenuto anche conto che il mio assistito, da diversi mesi, e' stato trasferito a Napoli (sezione distaccata di Ischia) dove svolge funzioni non piu' di pm bensi' di Giudice dell'esecuzione civile. Ictu oculi l'ordinanza non puo', quindi, non essere carente dei requisiti di attualita' e pericolo di reiterazione di reati".

Incendio doloso al 'Rummo': dalle telecamere la verità sui piromani

E’ arrivata la relazione del comando provinciale dei vigili del fuoco che da un’ulteriore conferma della natura dolosa del doppio incendio che ha interessato, nella notte tra domenica e lunedì, l’ospedale “Rummo” di Benevento. Nei locali dove è scoppiato l’incendio non sono stati trovati cavi elettrici che avrebbero potuto innescare un corto circuito. I due locali erano di facile accesso. Infatti le porte non erano chiuse a chiave. Ora si cerca di capire il movente che abbia potuto spingere qualcuno ad appiccare le fiamme con il rischio che un raid incendiario potesse trasformarsi in una vera e propria tragedia. Gli agenti della squadra mobile si stanno concentrando sull’attività dell’azienda ospedaliera, partendo dall’appalto alla ditta che stava eseguendo i lavori di riqualificazione alle imprese che tutti i giorni prestano il proprio contributo alla struttura. Gli inquirenti stanno concentrando l'attenzione su tutti i vari appalti espletati o da rinnovare per capire se c'è qualcosa che possa aver scatenato una reazione. La convinzione è che chi abbia appiccato il fuoco abbia agito con l’intenzione di intimidire qualcuno. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Intanto si lavora per rendere agibili i locali interessanti.

Usura ai commercianti di Salerno e del Vesuviano: 22 avvisi di garanzia

Si è conclusa l’indagine che vede iscritte 22 persone sul registro degli indagati della Procura di Salerno con le accuse che vanno dall’usura all’esercizio abusivo di credito, emissione di assegni a vuoto, contraffazione di atti pubblici, sigilli e uso di valori bollati alterati. Un danno nei confronti di attività commerciali di Salerno e della provincia sud. A firmare il provvedimento è stato il sostituto procuratore della DDA Silvio Marco Guarriello al termine delle indagini effettuate dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia salernitana. Entro le prossime tre settimane tutti gli imputati dovranno farsi interrogare. Sono stati iscritti nel registro degli indagati Vito Oristano 79 anni di Capaccio, Sabatino Gravinese 49 anni di di Stigliano (Matera), Salvatore Caldarelli 57 anni di Terzigno, Antonio Bosco 69 anni di Campagna, Ivana Mirra 31 anni di Eboli, Lucia La Torraca 40 anni di Eboli, Vincenzo Citro 35 anni di Capaccio, Antonio Rita 50 anni di Battipaglia, Francesca Caldarelli 50 anni di Terzigno, Rosa Caldarelli 30 anni di San Giuseppe Vesuviano, Giuseppe Ontano 58 anni di Battipaglia, Gaetano Pirozzo 48 anni di Capaccio, Antonio Salerno 59 anni di Altavilla Silentina, Antonio Abagnara 28 anni di Pagani, Matteo Antonio Sicignano 34 anni di Pagani, Adriano Pellegrino 44 anni di Napoli, Maurizio Rossomando 57 anni di Capaccio, Franco Sabia 48 anni di Capaccio, Luigi Terruzzi 35 anni di Sala Consilina, Francesco Esposito 79 anni di Pagani, Vincenzo Capuano 60 anni di Castel San Giorgio e Felice Rescigno 40 anni di Roccapiemonte.
Al vertice del gruppo, secondo gli inquirenti, c’era Salvatore Caldarelli di Terzigno e il 69enne Antonio Bosco. I fatti contestati risalgono agli anni 2013-2015. Sono stati falsati o alterati numerosi valori bollati in più occasioni. E’ stato alterato anche il timbro del Comune di Agropoli, utilizzato in calce ad una quietanza liberatoria relativa ad un assegno bancario. Il sodalizio, secondo gli inquirenti, si sarebbe anche impossessato di un assegno bancario rubato. Uno dei vertici del sodalizio, approfittando della situazione di bisogno e difficoltà di imprenditori, dietro la promessa di posticipare di mesi la riscossione, pretendeva interessi altissimi. Gli indagati ora potranno chiedere di essere interrogati nell’arco di 20 giorni dal pm Guarriello prima che il magistrato chieda per tutti il rinvio a giudizio.

Salerno, nuova rissa in carcere tra detenuti: tre feriti

Ancora una lite in carcere a Fuorni. Ancora detenuti che si prendono a botte. Questa volta è accaduto all'interno di una cella, sempre per futili motivi. Ma uno di loro è finito in ospedale con una prognosi di trenta giorni. Una lite che segue di poche ore un'altra discussione animata causata da un disaccordo per una partita a carte. Episodi che, stando a chi vive e lavora all'interno dell'istituto penitenziario, sarebbero legati ad un tentativo, da parte di alcuni, di far valere il proprio potere sugli altri.
In particolare, dicono i beninformati, ad alcuni dissidi campanilistici legati a provenienze geografiche diverse. E tutti gli episodi di violenza avverrebbero quasi sempre nella sezione media sicurezza, tra detenuti che non hanno una grosso spessore criminale. Una «motivazione», questa, che non condivide il direttore della casa circondariale di Fuorni, Stefano Martone, che parla «di situazioni congenite al regime carcerario». Però, intanto, i provvedimenti non mancano: si va di quindici giorni di isolamento al trasferimento coatto di istituto con tutte le conseguenze che ne possono derivare, non per ultimo un eventuale ulteriore allontanamento dalla famiglia.
Negli ultimi tempi le liti si sono susseguite l'una all'altra. Soltanto la scorsa settimana, dopo un colloquio, un uomo ebbe una discussione con un agente penitenziario e iniziò a picchiarlo. Intervennero gli altri colleghi in divisa, compreso il comandante, e il detenuto ne ebbe per tutti. Una situazione che, stando alle denunce dei sindacati di categoria oltre che a quanto riferisce lo stesso direttore, dipende molto anche da cause legate al sovraffollamento e alla mancanza in organico di personale della penitenziaria.
«Credo che ci siano alcuni episodi che vadano visti con una chiave di lettura diversa - precisa il direttore Martone - di recente stanno aumentando i casi di ritrovamento di hashish e di telefoni cellulari nella disponibilità dei detenuti. E questo non perché siano cambiate le abitudini dei reclusi, ma perché nonostante le carenze in organico, la polizia penitenziaria sta lavorando molto bene».
È di qualche giorno fa il ritrovamento di un pacchetto di cento grammi di hashish in prossimità del campo di calcio. L'ipotesi è che sia stato lanciato da qualcuno e che il diretto interessato non abbia avuto il tempo di recuperarlo. Ma anche su questo ci sono ora indagini in corso.
Intanto il direttore Martone continua a programmare una permanenza diversa per i detenuti di Fuorni. «Stiamo continuando ad intercettare fondi per migliorare le loro condizioni all'interno dell'istituto e offrire loro una possibilità di riscatto sociale una volta fuori. È vero che il regime aperto può aumentare le occasioni di contatto ma è anche vero che ci sono detenuti capaci di avere comportamenti corretti. Per questo motivo, a breve, apriremo un padiglione per trenta posti per una custodia aperta fondata esclusivamente su patti di responsabilità».

Lo studente che ha accoltellato la prof 'cacciato' dalla scuola

Dopo la carcerazione disposta dal Gip, per il 17enne studente dell'istituto 'Bachelet-Majorana' di Santa Maria a Vico (CASERTA) che giovedi' scorso ha accoltellato la prof d'italiano in classe, arriva anche la dura sanzione disciplinare decisa dal Consiglio d'istituto. "Allontanamento dalla comunita' scolastica con esclusione dallo scrutinio finale": questa la punizione disposta, la piu' grave nel novero di quelle previste dal regolamento degli studenti e delle studentesse, che non preclude pero' al 17enne la possibilita' di reiscriversi il prossimo anno, sempre previo pronunciamento del consiglio. Gia' nell'assemblea d'istituto tenutasi il giorno dopo la violenta aggressione, gli studenti del Bachelet-Majorana erano stati espliciti, chiedendo una sanzione dura ed esemplare verso il loro compagno, reo di aver introdotto un coltello in classe e di averlo usato contro una prof, la 57enne Franca Di Blasio, peraltro molto rispettata dagli stessi alunni, la cui unica colpa e' stata quella di aver messo una nota al 17enne perche' non voleva farsi interrogare. Ieri intanto la Di Blasio, dopo la giornata romana di lunedi', in cui e' stata ricevuta dal premier Paolo Gentiloni e dalla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, e' stata risentita dagli inquirenti. Al pm dei Minori Ugo Miraglia, la docente ha raccontato nuovamente la sua versione dei fatti, ormai riscontrata, ripercorrendo dunque gli attimi tragici di giovedi' scorso. Il pm ha visto anche il registro con la nota data dalla prof al 17enne che non voleva farsi interrogare, in quanto preoccupato per la nonna malata. Per ora il minore resta nel carcere minorile di Arpaia (Benevento). Domani intanto i suoi compagni, con altri studenti attesi da tutta la provincia, parteciperanno alla manifestazione indetta da alunni e genitori contro ogni violenza, che partira' dal plesso principale di via Caudio (ore 11.30).

Ad is loading…
Ad is loading…