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Napoli, ecco come aveva 'lavorato' la banda del buco al Vomero. LE FOTO

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Napoli, continua la caccia all'uomo per stanare i due banditi che hanno cercato di compiere un plateale colpo in una banca del Vomero attarverso un buco praticato nel pavimento. I due però non avevano fatto i conti con la reazione  veloce e rapida dei poliziotti. I banditi hanno dovuto rinunciare al colpo e ora sono nel mirino degli investigatori che hanno messo in piedi una gigantesca caccia all'uomo. I poliziotti del Commissariato Vomero infatti sono intervenuti in Piazza Medaglie d'oro sventando una rapina che stava per essere commessa presso una banca. Gli agenti, allertati dal direttore dell'istituto di credito, sono prontamente intervenuti e si sono calati nel cunicolo che i malfattori avevano scavato dai locali di pertinenza della banca sottostanti. I poliziotti, procedendo in fila indiana mentre percorrevano lo stretto corridoio dei locali sottostanti, si sono trovati di fronte i rapinatori. Il primo impugnando una pistola è stato prontamente disarmato da uno dei poliziotti poliziotto dopo una intensa colluttazione . Contestualmente l'altro agente è riuscito con non poca difficoltà a prendere per il passamontagna l'altro rapinatore, che per scappare si è lasciato cadere nel buco della rete fognaria dal quale erano entrati. Entrambi i rapinatori, grazie agli angusti. spazi sono riusciti a scappare. I poliziotti hanno sequestrato l'arma, una pistola beretta 98 cal.9x21 con colpo in canna, i passamontagna e degli occhiali utilizzati dai malfattori (come si nota dalle foto diffuse dalla Questura di Napoli). Dalla bonifica ed ispezione immediatamente effettuata dalla Polizia di Stato e dagli uomini del servizio fognature del Comune di Napoli sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi borsoni e arnesi atti allo scasso. Inoltre dai controlli è emerso che alcuni dei tombini delle strade adiacenti l'istituto di credito erano stati bloccati dall'interno al fine di rendere più difficile l'accesso da parte delle forze dell'ordine. Immediate le indagini scattate da parte degli uomini del Commissariato di Polizia Vomero e della Squadra mobile partenopea.

Castellammare, aveva rubato le valigie a due turisti americani: arrestato

I poliziotti del Commissariato di PS Castellamare di Stabia ieri sera hanno chiuso il cerchio intorno al secondo ladro che nel settembre dello scorso anno aveva derubato dei turisti americani tra cui un dirigente di una nota squadra del NBA.Gli agenti in seguito ad accurate indagini, hanno dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dalla Procura della repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata nei confronti di Lorenzo Castellano 45enne di Castellammare di Stabia. I poliziotti lo hanno aspettato unitamente agli uomini del VI zona di frontiera presso l’aeroporto di Capodichino mentre ignaro di ciò che lo attendeva faceva rientro dalla Romania., dove era andato a trovare i suoi congiunti che gestiscono famosi locali notturni in quel di Bucarest e in altre località turistiche. L’uomo unitamente al complice arrestato dagli uomini del Commissariato di Castellammare di Stabia lo scorso sei dicembre aveva messo a segno un furto prendendo di mira un mercedes parcheggiato in Via Panoramica. Mentre i turisti erano intenti a pranzare i due avevano infranto il lunotto posteriore, e rubato due borse, in particolare uno zaino che conteneva iPad, iPhone, un paio di orecchini da 20mila dollari, 2mila dollari in contanti, passaporti e carte di credito. Prontamente la Polizia ritrovò lo zaino, dal quale mancavano solo gli orecchini, il denaro contante e le apparecchiature elettroniche, restituendo i passaporti alle vittime che proseguirono tranquillamente le loro vacanze.

Tutela delle fonti e rapporti con le Procure: Fnsi e Ordine dei Giornalisti incontrano i vertici del Csm

Roma. Il rapporto tra il lavoro delle Procure e quello delle redazioni: questo il tema al centro di un incontro, avvenuto questa mattina a Palazzo dei Marescialli, tra i rappresentanti della Federazione nazionale della Stampa italiana, Ordine nazionale dei Giornalisti e Consiglio superiore della magistratura. La delegazione di giornalisti, composta da Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, per la Fnsi, e da Carlo Verna, presidente del Cnog, ha presentato al vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, alcuni casi di cronisti che, per aver rifiutato di svelare le proprie fonti, negli ultimi mesi sono finiti nel mirino dei magistrati: sono state ricordate le vicende di Rosaria Federico, della 'Città di Salerno', a cui la Procura ha sequestrato il cellulare per un articolo sull'ex sindaco di Pollica, Angelo Vassallo; Gianluca Paolucci, della 'Stampa', al quale la scorsa estate la polizia giudiziaria ha sequestrato gli strumenti di lavoro dopo un'inchiesta sul gruppo Unipol; o ancora i casi di perquisizione nei confronti di Nicola Borzi, del 'Sole 24 Ore', e di Francesco Bonazzi, della 'Verita'', fino alla vicenda del cronista della 'Provincia Pavese', Giovanni Scarpa, indagato per favoreggiamento personale per aver fatto domande sul rogo che ha interessato un capannone in provincia di Pavia. "E' stata l'occasione per una riflessione comune sul necessario bilanciamento fra la tutela del segreto professionale dei giornalisti, da un lato, e del segreto istruttorio, dall'altro, con l'intento di arrivare a buone prassi che, anche attraverso la formazione professionale, consentano a giornalisti e magistrati di svolgere correttamente il proprio lavoro, nel rispetto dei reciproci ruoli e nel solco delle indicazioni fornite anche dalle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo", hanno osservato Fnsi e Odg. Il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ha evidenziato che "costituisce obiettivo del Csm l'emanazione di linee guida sulla comunicazione giudiziaria e che i temi posti dall'Ordine e dal sindacato dei giornalisti saranno analizzati nell'ambito di tale attività" e ha auspicato "il proseguimento dell'apporto collaborativo e propositivo con il mondo dell'informazione, anche tramite audizioni nell'ambito dell'attività consiliare".

Anacapri, rubata la statua di San Pietro dalla chiesa

Furto sull'isola di Capri. Una statua in bronzo raffigurante San Pietro, con annessa una cassetta delle offerte, e' stata rubata nella chiesa di Santa Sofia di Anacapri. Ad accorgersi del furto, avvenuto ieri pomeriggio, e' stato questa mattina il giovane parroco don Massimo Maresca che ha consegnato ai carabinieri le registrazioni dell'impianto di videosorveglianza della parrocchia nelle quali si nota chiaramente un giovane entrare in chiesa, dirigersi verso l'acquasantiera, afferrare la piccola statua e portarla via indisturbato. Indagini in corso per risalire all'autore del furto. L'opera, a quanto si e' appreso, non ha un grande valore artistico. La notizia ha destato enorme clamore nella piccola comunita' anacaprese.

Castellammare, assolto l'hacker Carmine Guerriero: non fu lui a svuotare il conto di un cliente di Mps

Il Tribunale di Torre Annunziata, nella persona del dottor Todisco, ha assolto Carmine Guerriero e Filomena Guerriero, i fratelli già noti per il processo per associazione a delinquere finalizzata alla spendita di banconote false, utilizzo indebito di carte di credito e falsi di documenti e bolli, dall'accusa della ricettazione di 11 mila euro.
I fatti secondo l'accusa si erano svolti nel 2010 quando un ignaro correntista della MPS si era visto sottrarre gli 11 mila euro dal proprio conto corrente che, attraverso vari bonifici, erano emigrati su altri conti, intestati ai Guerriero. Secondo il pm, della procura di Torre Annunziata, Silvio Pavia, erano stati i fratelli Guerriero, grazie alle loro abilità informatiche (Carmine Guerriero è attualmente considerato l'hacker più pericoloso d'Europa) ad effettuare i bonifici e a prelevare i soldi presso l'ufficio postale di via Plinio il Vecchio a Castellammare di Stabia, dove appunto erano stati fermati. Nulla di tutto ciò, attesa la dimostrazione della loro totale estraneità ai fatti da parte della penalista Olga Coda, che ha ribaltato totalmente le circostanze ricostruite, contro la richiesta del pm di condanna ad anni 2 mesi 6 di reclusione, portando i fratelli Guerriero all'assoluzione.

Gambizza il socio in affari e se ne va al bar: fermato dai carabinieri

Momenti di panico nella tarda mattinata di oggi nei pressi della rotonda Titanic, tra Marano e Mugnano. Un uomo è stato ferito alle gambe da colpidi pistola al corso Europa nei pressi di un noto centro commerciale. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri che stanno svolgendo le indagini i due si sconoscevano. Alla base della lite sfociata nella gambizazione ci sarebbero dissidi di natura economica per una attività commerciale che i due hanno nella zona dove c'è stata la sparatoria. Il ferito trasportato all'ospedale di giugliano non è in pericolo di vita. L'uomo che ha fatto fuoco è stato già fermato e si trova in caserma per essere interrogato. E' stato trovato in un vicino bar dai militari. Era li a consumare un caffè come se niente fosse accaduto.

Postò su facebook la foto mentre sparava a Capodanno dal suo balcone insieme con la moglie: arrestato

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Napoli. Postò su facebook la foto mentre sparava a Capodanno dal suo balcone insieme con la moglie: lui con un fucile da caccia e lei con una pistola: arrestato. Nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, personale del Commissariato di PS Palazzo di Giustizia di Napoli ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di anni 40 residente in Casoria per i reati di detenzione illegale di armi clandestine e ricettazione.
L'attività investigativa traeva spunto dalla visione occasionale di un video - postato il 2 gennaio scorso sul profilo facebook della moglie dell'indagato - nel quale venivano ritratti entrambi i coniugi, nella notte di Capodanno, mentre esplodevano rispettivamente, lui con un fucile da caccia e lei con una pistola automatica cromata, numerosi colpi di arma da fuoco dal balcone della propria abitazione verso la pubblica via, alla presenza di uno dei tre figli minori in tenera età.
L'attività di indagine portava all'identificazione e al rintraccio della coppia ritratta nel video e si procedeva a perquisizione domiciliare nel corso della quale si appurava che l'indagato - pur possedendo regolare licenza di porto d'armi unicamente per uso sportivo il cosiddetto "Tiro a Volo" - deteneva presso la propria abitazione, oltre a un fucile da caccia calibro12, marca Beretta (regolarmente dichiarato), molte armi da fuoco e armi bianche da collezione, numerosi coltelli nonché munizioni.
Si procedeva pertanto al ritiro cautelare del titolo abilitativo e del fucile regolarmente detenuto, nonchè al sequestro di: una pistola automatica calibro 6,35 marca Beretta (totalmente verniciata tanto da rendere la matricola illeggibile) completa di caricatore e relativo munizionamento; una pistola revolver Smith & Wesson calibro 38 special con matricola cancellata completa di cartucce; una penna pistola senza matricola calibro 22 con cartucce in piombo artigianalmente modificate "a punta"

Napoli, gioielliere dei Quartieri Spagnoli denunciato per ricettazione

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Montecalvario hanno denunciato in stato di libertà un gioielliere per il reato di ricettazione. Ieri mattina i poliziotti hanno controllato una gioielleria dei Quartieri Spagnoli in Vico Lungo Gelso. L’attività di controllo svolta dagli agenti ha consentito di rinvenire e sequestrare dapprima in un piccolo deposito oltre 4 kg di tabacchi lavorati esteri mentre in una cassaforte vi erano oggetti sia in oro che in argento che non erano stati regolarmente registrati e di cui il titolare non ha saputo fornire chiare indicazioni in merito alla loro provenienza. Tra i diversi pacchi del deposito, gli agenti hanno rinvenuto altre due buste una della quali conteneva pezzi di argenteria mentre l’altra un orologio Rolex e gioielli in oro. Anche in questo caso il titolare non ha fornito alcuna documentazione idonea a giustificare il loro possesso. Pertanto il gioielliere è stato denunciato per il reato di ricettazione e per aver omesso di riportare sul registro le operazioni inerenti i preziosi usati ed in riparazione.

Napoli, fallisce il colpo della banda del buco al Vomero: collutazione con gli agenti

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Colpo sventato della banda del buco ad un'agenzia bancaria in piazza Medaglie d'Oro, a Napoli. Scattato l'allarme i poliziotti sono giunti sul posto e, in un un cunicolo scavato sotto il pavimento della banca, hanno avuto di faccia due banditi che erano armati. I poliziotti hanno avuto una colluttazione con i banditi che avevano il volto coperto. Gli agenti sono riusciti a disarmarli e scoprire il capo ai due rapinatori. Ma i due banditi sono riusciti a dileguarsi. La vicenda ha avuto inizio quando dall'interno della banca sono stati avvertiti dei rumori sospetti. Sul posto sono arrivati i poliziotti che hanno avviato una prima verifica capendo che una parte del pavimento era stata indebolita; parte che e' poi crollata. A questo punto gli agenti si sono trovati i rapinatori di faccia.con il volto coperto dal passamontagna e armato di una pistola con il colpo in canna. Ne e' nata una colluttazione, l'agente e' riuscito anche a strappare il passamontagna all'uomo ma i rapinatori hanno comunque guadagnato la fuga attraverso lo stretto passaggio nel buco della rete fognaria dal quale erano entrati. Entrambi i rapinatori, grazie agli angusti. spazi sono riusciti a scappare.I poliziotti hanno sequestrato l’arma, una pistola beretta 98 cal.9x21 con colpo in canna, i passamontagna e degli occhiali utilizzati dai malfattori. Dalla bonifica ed ispezione immediatamente effettuata dalla Polizia di Stato e dagli uomini del servizio fognature del Comune di Napoli sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi borsoni e arnesi atti allo scasso. Inoltre dai controlli è emerso che alcuni dei tombini delle strade adiacenti l’istituto di credito erano stati bloccati dall’interno al fine di rendere più difficile l’accesso da parte delle forze dell’ordine. Immediate le indagini scattate da parte degli uomini del Commissariato di Polizia Vomero e della Squadra mobile partenopea che stanno setacciando tutta la zona alla ricerca dei duue fuggitivi. Posti di blocco sono stati allestitiin punti particolari da dove potrebbero uscire i due banditi,

Napoli, 21enne trovato per strada a Pianura: arrestato per evasione

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Pianura hanno arrestato Emanuele Puglisi, napoletano di 21 anni, responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Ieri pomeriggio in via Montagna Spaccata i poliziotti, a bordo della volante, hanno notato il giovane che cercava di rimanere girato di spalle al fine di nascondersi visivamente. Quando gli agenti sono riusciti a vederlo in volto, il giovane ha cominciato subito a fuggire. I poliziotti lo hanno inseguito fino a via Nuova Angogna dove il Puglisi è stato raggiunto e bloccato prima che potesse rientrare nel suo appartamento. Gli agenti lo hanno arrestato per la violazione del regime cui si trovava sottoposto dallo scorso mese di ottobre e stamane è in attesa del giudizio direttissimo.

Picchiava la madre e i fratelli per i soldi della droga: arrestato

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Aveva picchiato  e maltrattato la madre più volte e stamane  i carabinieri hanno posto fine alle sofferenze dell'anziana donna arrestando il figlio. Infatti i militari in servizio presso la Stazione Carabinieri di Castel Volturno Pineta Mare davano esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su conforme richiesta della Procura della Repubblica di santa Maria Capua Vetere, nei confronti di V.P. classe '98, ritenuto responsabiledi maltrattamenti contro familiari e/o conviventi, nonché di plurimi e gravi episodi di lesioni e danneggiamento aggravato, condotte poste in essere in danno della madre e dei fratelli.
II procedimento trae origine dalla denuncia sporta dalla madre esasperata dalle ripetute e perduranti condotte aggressive e violente tenute dal figlio convivente, dovute anche all'assunzione di sostanze stupefacenti da parte del predetto. e preoccupata della sua incolumità.
Infatti, la stessa si decideva finalmente a denunciare il figlio, solo dopo aver assistito ad una preoccupante esclation di violenza nei suoi confronti, mentre per il passato aveva tentato di nascondere i segni delle aggressioni agli altri due figli, per timore che gli stessi potessero essere a loro volta aggrediti dall'indagato.
Le attività di indagine dirette da quest'Ufficio ed espletate in tempi brevissimi, nonostante le difficoltà dettate dal particolare contesto di degrado sociale in cui i fatti si sono verificati (peraltro, il padre dell'indagato si è suicidato poco più di un anno fa), hanno consentito di accertare, tramite l'escussione delle persone offese e di altre persone informate sui fatti, nonché l'acquisizione della cettificazione medica relativa alle lesioni patite dalla madre, che l'indagato, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e di febbraio del corrente anno, ha maltrattato la madre convivente ed i fratelli, sottoponendoli a continue vessazioni ed angherie e facendoli vivere in un clima costante di terrore e perdurante stato d'ansia per la loro incolumità. In patticolare, in diverse occasioni, dopo averla ripetutamente ingiuriata e minacciata di morte, aggrediva con violenza la madre, sferrandole calci e pugni al volto ed all'addome e cagionandole perfino la frattura di una costola (20 giorni di prognosi), per poi continuare nei giorni seguenti a colpirla nelle stesse zone già doloranti e compromesse dalla precedente aggressione. Il prevenuto, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso presso la locale casa circondariale.

M5S Tofalo: 'De luca jr? Fallimenti, incompetenze e le poltrone regalo agli amici di papà '

Leggo e apprendo con grande stupore le parole di Piero De Luca che da un lato definisce "Salerno capitale dell'accoglienza" e al contempo auspica più forze dell'ordine per affrontare un'emergenza tutt'altro che risolta. Eppure nel programma del Pd non c’è alcuna traccia, 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine sono previste invece nel programma del M5S. In questi anni abbiamo imparato a conoscere le grandi capacità politiche del figlio del governatore. Prima ha fallito come promotore salernitano del referendum contribuendo ad affossare Renzi e il PD, poi ha provato a risolvere il drammatico problema delle fonderie Pisano, mortificando ulteriormente chi vive gravi problemi di salute, senza cavare un ragno dal buco. Sull'immigrazione il Pd e i suoi esponenti hanno perpetrato un totale fallimento, basti ricordare lo scorso mese di novembre, proprio al porto di Salerno, l'arrivo dei 26 corpi senza vita, chiusi in sacchi neri, un momento di shock assoluto per la nostra comunità. Uno dei pessimi risultati della cosiddetta cura ‘Minniti’, un vero e proprio flop – attacca Tofalo – perché ha “donato” soldi a scafisti e criminali, travestiti all'occorrenza da marinai, senza risolvere il problema e anzi facendolo mutare in modalità più tragiche”. Come premio proprio a Minniti è stato regalato da papà Vincenzo un collegio nel Salernitano. Forse sarebbe più corretto dire che l'operazione rientra in uno scambio di favori con Renzi che ha concesso la candidatura di De Luca jr in un listino bloccato a Caserta? La cosa certa è che c'è chi paga gli scafisti della morte, c'è chi lucra sull'immigrazione, mai dimenticare “Mafia Capitale”, c'è chi regala seggi in Parlamento in cambio di un posto in paradiso per il figlio e alla fine dobbiamo apprendere dalle parole di un nominato che siamo un modello per il paese.

Alluvione nel Sannio, Minicozzi: 'Chiudo e vado via, sono stanco'

"Ora basta, chiudo e me ne vado all'estero: sono stanco. Prima l'alluvione del 2015 che ha distrutto l'azienda, poi la ricostruzione a nostre spese, adesso una serie di furti e danni alla sede del nostro stabilimento". Cosi' Antonio Minicozzi, titolare della "Agrisemi Minicozzi", una delle aziende piu' danneggiate e quasi distrutte dall'alluvione del 2015, commenta l'ennesimo furto che la sua azienda ha subito nel corso della notte. "E' assurdo - continua Minicozzi - che nell'intera area Asi di Ponte Valentino, la zona industriale di BENEVENTO, non ci sia una videocamera di sorveglianza". "Io e i miei fratelli - aggiunge ancora Minicozzi - siamo stanchi e credo che chiuderemo l'azienda per trasferirci altrove. Mi dispiace solo per le circa trenta famiglie dei nostri dipendenti che saremo costretti a licenziare, oltre a mettere in crisi l'intero comparto campano delle cerealicoltura essendo la nostra impresa leader del settore in quanto a noi sono collegate circa duemila imprese agricole, tra Campania, Molise e Puglia". "Cosa chiedo? Voglio un incontro con la Prefettura e con il mondo della politica, quella che oggi e' impegnata e forse distratta dalla campagna elettorale. Noi ce l'abbiamo messa tutta, ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo tirato su nuovamente l'azienda, senza un euro di contributo: ma adesso siamo per l'ennesima volta vittime anche di furti e danneggiamenti allo stabilimento. E' giunta l'ora di dire basta".

De Luca: 'Ad aprile si apre il pronto soccorso dell'Ospedale del Mare'

"Oggi parte all'Ospedale del Mare un nuovo servizio, il pronto soccorso non di primo livello. Non arrivano qui direttamente col 118 ma arriveranno pazienti gia' stabilizzati in altri ospedali e che liberano posti letto nelle altre strutture di pronto soccorso". Lo ha detto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una visita all'Ospedale del Mare di NAPOLI. "Ci diamo l'obiettivo di aprire il pronto soccorso all' Ospedale del Mare entro aprile, giorno piu', giorno meno. A quel punto il grosso delle strutture sara' operativo in questo ospedale". Il pronto soccorso di secondo livello inaugurato oggi, ma gia' attivo da alcuni giorni, ''consta di 16 posti letto che sono gia' tutti utilizzati". L'avvio della prima parte del pronto soccorso non alleviera' ancora, spiega De Luca, la situazione del Cardarelli e del Loreto Mare, che restano in difficolta' sull'emergenza: "Ci sara' - spiega de Luca, che e' anche commissario alla Sanita' per la Campania - un periodo di transizione complicato per almeno un mese. Ci sara' una stabilizzazione a fine febbraio, giorno piu' o meno, quando aprira' il pronto soccorso del Cto all'Azienda dei Colli. Si sta completando la selezione del personale e potremo dirottare li' gran parte dei politraumatizzati".
"Se non ci fossi stato io questo ospedale non si sarebbe aperto neanche nel 3.000. Siamo stati concentrati e indifferenti ai mille condizionamenti tesi a ostacolare la nascita dell'Ospedale del Mare". Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso di una visita al nuovo nosocomio partenopeo. "Senza di me questa grande struttura sarebbe stata occupata da varia umanita', ci sarebbero stati furti di cavi elettrici e di rame e vandalizzazione". De Luca a proposito dei problemi incontrati in questi due anni per aprire l'ospedale, ha detto: "Capisco che in alcuni ospedali abbiamo toccato situazioni consolidate e questo ha creato qualche malessere. Ma abbiamo deciso di sacrificare le esigenze degli ospedali di tutta la Regione per creare qui cinquecento nuovi posti di lavoro e rendere possibile l'apertura dell'Ospedale del Mare". De Luca ha spiegato anche: "Abbiamo superato anche i passaggi difficili con l'Asl NAPOLI 1. Non molto tempo fa i rapporti tra direzione dell'asl e Ospedale del Mare non erano come oggi, si e' lavorato per anni per far fallire l'operazione Ospedale del Mare".

Caivano, spaccio di hashish itinerante: carabinieri arrestano un 23enne

I Carabinieri della Compagnia di Casoria hanno tratto in arresto per detenzione di stupefacente a fini di spaccio Antonio Papaccio, un 23enne di Caivano già noto alle ffoo. I militari ne hanno osservato gli spostamenti seguendolo a distanza mentre alla guida della sua auto si aggirava per il centro abitato. Ed è cosi che hanno documentato un episodio di spaccio, bloccandolo poi in occasione di una seconda cessione nei pressi della scuola media "Milani" di Caivano. Papaccio è stato trovato in possesso di 13 stecche di hashish del peso complessivo di circa 35 grammi e di 25 euro provento di spaccio. La sua auto è stata sequestrata perché sprovvista di copertura assicurativa. Lui la guidava senza aver mai conseguito la patente. Ora è in attesa di rito direttissimo.

Prof accoltellata a scuola: in mille a marcia silenziosa anti-violenza

Circa mille persone, in massima parte studenti e professori, hanno preso parte a Santa Maria a Vico (Caserta) alla marcia contro la violenza organizzata dopo quanto accaduto una settimana fa all'istituto superiore Bachelet-Majorana, dove uno studente di 17 anni ha accoltellato la professoressa d'italiano che gli aveva messo una nota in seguito al suo rifiuto di farsi interrogare. Il minore e' detenuto presso il carcere minorile di Nisida (Napoli). "Facciamo un nodo blu alla violenza", questo il titolo della manifestazione, snodatasi in silenzio per le strade di Santa Maria a Vico; gli studenti avevano palloncini blu, molti portavano appesi dei piccoli cartelloni con su scritti i valori basilari dello "stare a scuola", come l'amicizia, la gioia, la responsabilita', la comunicazione. Presenti delegazioni di studenti di altre scuole superiori del Casertano, come quelle dell'Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta, o della superiore di Casal di Principe, o studenti provenienti da Capua e Maddaloni; c'erano poi i sindaci, come il primo cittadino di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, amministratori dei comuni limitrofi e i rappresentanti del Comune di Acerra, citta' del napoletano in cui risiede la famiglia del 17enne. "Questa marcia e' importante - spiega la dirigente scolastica Pina Sgambato - soprattutto per i ragazzi, che hanno voluto organizzarla a tutti i costi per testimoniare che loro sono la buona scuola e che vicende come quelle accadute una settimana non ci appartengono". Tra gli studenti, molti commentavano con favore la decisione presa dal Consiglio d'Istituto di comminare per il 17enne la sanzione massima, quella dell'allontanamento per tutto l'anno scolastico con esclusione dagli scrutini. "Siamo d'accordo con la sanzione - dice una studentessa della terza superiore - non solo per il gesto in se', ma anche per aver introdotto in classe un'arma. E' una cosa inconcepibile".

Pompei, la tragedia del Sarno, il tecnico: 'Nunzia e la figlia potevano essere salvate'

Come richiesto dal pubblico ministero del tribunale di Torre Annunziata, Silvio Pavia, più di cento pagine cono state acquisite agli atti ieri mattina, nel corso del processo sulla morte di Nunzia Cascone e Anna Ruggirello avvenuta intorno le sette del mattino del 21 novembre 2013. Una relazione dettagliata e illu­strata, nel corso dell’udienza, dallo stesso consulente della Procura per indicare le ragioni e le presunte omissio­ni che sarebbero state la causa della tragedia dove hanno trovato la morte Concetta, cinquantuno anni, e sua figlia Anna di venti. La barriera contro la quale la Fiat Panda, guidata da Nunzia Cascone - nel mentre accompagnava sua figlia alla Stazione ferroviaria, si è schiantata in seguito all’impatto con una Fiat Punto guidata da un uomo, in via Ripuaria a Pompei. Un para­petto di ferro che non ha retto allo scontro, facendo sprofon­dare nel fiume le due donne. Secondo quanto ricostruito dall’ingegnere, il parapetto era stato danneggiato e in parte divelto da due incidenti avvenuti nei mesi precedenti sempre nello stesso punto. Per la precisione a giugno e a marzo del 2013. Nonostan­te quegli episodi, però, non sono stati eseguiti lavori di sostituzione della barriera tanto meno sono stati messi in pratica interventi alla se­gnaletica stradale per preve­nire possibili nuovi incidenti. Già dalle prime indagini eseguite all'indomani dell'incidente è finita sott'accusa proprio la stabilità del para­petto e soprattutto le respon­sabilità sulla manutenzione dell’arteria che costeggia il fiume.
Elementi sufficienti per richiedere e ottenere l’im­putazione per il conducente della Punto e per i due titolari della ditta individuata dagli inquirenti come responsabile della manutenzione di via Ri­puaria. Gli imputati a processo sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo e omissione di atti d’ufficio. Nel corso del processo è anche stato ribadi­to che forse - viste le condizio­ni della strada - sarebbe stato più adeguata l’installazione di un muro di contenimento in cemento. Nel procedimento si sono costituiti parte civile anche i familiari delle due donne, rappresentati dall’avvocato Andrea Aprea. A tragedia avvenuta, sono stati eseguiti alcuni lavori di manutenzione per la sicurezza degli automobilisti in via Ripuaria, che però non hanno eliminato del tutto il pericolo.

Napoli, la polizia presenta la App 'YOU POL', il questore: 'I giovani collaborino'

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La Polizia di Stato ha presentato questa mattina l’APP denominata “YOU POL” già operativa nelle città di Roma, Milano e Catania dal novembre del 2017.L’APP ha lo scopo di permettere a tutti, giovani e adulti, di interagire con la Polizia di Stato, consentendo l’invio di segnalazioni di episodi di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti. L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente “scaricabile” su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme di Apple Store, per i sistemi operativi IOS, e Play Store, per i sistemi operativi Android. Grazie a “YOU POL” è possibile inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura, anche se il segnalante si trova in una provincia diversa. Sarà consentito pertanto denunciare all’autorità di polizia fatti di cui si è testimoni diretti (anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo) ovvero notizie di cui si è appreso in forma mediata (link, pagine web, ricezione messaggi, informazioni orali etc.).La descritta progettualità garantisce inoltre la cosiddetta “georeferenziazione” (localizzazione esatta) immediata del dispositivo segnalante e del luogo interessato dall’evento (anche se distanti tra loro). Tra le opzioni possibili per l’utente di “YOU POL” vi è anche quella che consente di effettuare una chiamata di emergenza (attraverso il pulsante di colore rosso con la scritta “chiamata di emergenza”) alla sala operativa (113 o 112 NUE qualora presente) ubicata nella provincia ove l’utilizzatore si trova.L’applicazione ha sinora riscosso un considerevole successo tra i cittadini. Basti pensare che dal mese di novembre 2017 sono circa 20.000 i download effettuati da utenti Apple ed Android e quasi 300 le segnalazioni giunte alle sale operative delle Questure di Roma, Catania e Milano.

"E' uno strumento adeguato, progettato per canalizzare la voglia di collaborare dei giovani, ma non solo. Mi attendo collaborazione dai genitori perche' questa applicazione e' rivolta a chiunque voglia dare una mano alle forze di polizia, anche in maniera anonima". Lo ha detto il questore di Napoli, Antonio De Iesu, nel corso della presentazione dell' app "You Pol" grazie alla quale i cittadini potranno interagire, in tempo reale, con la Polizia di Stato. "Ci rendiamo conto che puo' esserci diffidenza - ha detto ancora De Iesu - ma per noi e' importante che la segnalazione sia corroborata da immagini, che sono la fonte di investigazione grazie alla quale le indagini possono progredire piu' rapidamente". L'app consente l'invio di informazioni e, al momento, anche di fotografie. L'applicazione - che si puo' scaricare gratuitamente sul proprio dispositivo mobile - consente di mettersi in contatto con la centrale operativa della Polizia, su una particolare console, attraverso la quale si puo' anche dialogare con l'utente". "Il prossimo passo - ha annunciato il questore di Napoli - e' la diffusione nelle scuole, attraverso un protocollo d'intesa con la direzione scolastica regionale e provinciale. Troveremo il modo, anche con il Comune, per diffondere a tutti questo strumento". De Iesu ha poi rivolto un appello ai genitori: "da loro mi aspetto molto, aiutateci a combattere spaccio, bullismo ma anche gli altri reati, per tutelare i loro figli".

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Banti fischia per Napoli-Lazio, Guida per Fiorentina-Juve

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Sarà Luca Banti di Livorno l'arbitro che dirigerà Napoli-Lazio, anticipo di sabato sera in programma alle 20.45 allo stadio San Paolo  di Fuorigrotta. A coaudivarlo ci saranno gli assistenti Vuoto e Peretti, gli arbitri Var Damato e Tegoni e il quarto uomo Pinzani. Marco Guida di Torre Annunziata invece arbiterà Fiorentina-Juventus, anticipo della 24esima giornata di serie A in programma domani sera al Franchi. E' la seconda volta consecutiva che ai bianconeri tocca un arbitro napoletano. Insieme a Guida ci saranno i guardalinee Meli e Valeriani, gli addetti Var Fabbri e Di Fiore, mentre Di Bello sara' il quarto ufficiale di gara.
Queste le designazioni complete:

Chievo-Genoa Gavillucci, (Dobosz-Passeri)

Crotone-Atalanta (Sabato 10/02 h.18.00) Massa, (Giallatini-Preti)

Fiorentina-Juventus (Venerdì 19/02 h.20.45) Guida, (Meli-Valeriani)

Inter-Bologna Valeri, (Bindoni-Longo)

Napoli-Lazio (Sabato 10/02 h.20.45) Banti, (Vuoto-Peretti)

Sampdoria-Hellas Verona Pairetto, (Ranghetti-Santoro)

Sassuolo-Cagliari (h. 12.30), Mazzoleni, (Liberti-Schenone)

Spal-Milan (Sabato 10/02 h.15.00) Mariani, (Fiorito-Paganessi)

Torino-Udinese Abisso, (Gori-Pagliardini)

Roma - Benevento (h.20.45) Manganiello,(Del Giovane-Tasso)

Da Napoli al Nord Italia per rapinare i carichi di sigarette dei tabaccai: due arresti

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Prendevano di mira tabaccai, li seguivano dopo il ritiro di scatoloni di sigarette in vari depositi dei Monopoli di Stato (Ancona, Bologna, Pescara) e poi, in pochi secondi, rompevano i finestrini delle loro auto per impossessarsi della merce. Era la modalita' operativa utilizzata da due pregiudicati campani di 53 e 42 anni, arrestati dai carabinieri della Stazione di Brecce Bianche di Ancona per furto aggravato e danneggiamento. L'operazione 'Tabacchi', e' stata illustrata dal comandante della Compagnia di Ancona, cap. Fabio Ibba, e dal luogotenente Giuseppe Caiazzo. I militari hanno accertato che la batteria di ladri, che utilizzava auto noleggiate a Salerno a nome di familiari dei due campani, ha compiuto almeno 25 colpi nelle Marche (15 ad Ancona e poi a Sirolo, Osimo, Castelfidardo, nell'Ascolano, a Macerata, Moresco, Grottammare, Fermo e Sant'Angelo in Vado), in Emilia Romagna e in Abruzzo. L'indagine era partita a fine agosto dopo che un tabaccaio di Ancona era stato alleggerito di tre scatoloni di sigarette (6.500 euro di valore) appena ritirati dal deposito alla Baraccola: l'uomo aveva appena parcheggiato l'auto quando i ladri erano entrati in azione, rompendo il finestrino della vettura. Nella tranche anconetana dell'inchiesta - gli altri fatti sono stati trasmessi per competenza ad altre Procure - si contestano 15 dei 25 furti accertati. A carico dei due campani i carabinieri hanno eseguito un ordine di custodia cautelare chiesto dal pm Valentina Bavai e firmato dal gip Antonella Marrone. Il 53enne e' stato fermato nella zona di Forli' mentre il 42enne, reduce da un soggiorno in carcere di 15 anni per rapine ai danni di banche, e' stato bloccato nel quartiere San Giovanni di Napoli. Avrebbero ammesso entrambi davanti al gip le proprie responsabilita'.

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