#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
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ULTIMO AGGIORNAMENTO : 1 Maggio 2025 - 17:50
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Muore prima della maturità: le compagne discutono l’esame l’esame per lei

La loro compagna di classe, Martina, è morta a soli 19 anni tre giorni dopo gli scrutini. Avrebbe solo dovuto sostenere le prove degli Esami di Maturità per ottenere il diploma. Così le sue compagne di classe del VB Linguistico del Liceo Manzoni di Latina hanno deciso di concludere per lei un percorso che, purtroppo, non ha potuto portare a termine da sola dopo aver combattuto per oltre due anni contro una grave malattia. A raccontare la storia è ‘Latina Oggi’.

Martina si è spenta lo scorso 12 giugno, riferisce il quotidiano, ma la sua malattia non le ha impedito di andare a scuola, di studiare e di scrivere una tesina per l’esame sul teatro, la sua grande passione. A discuterla, tra la commozione generale, davanti alla Commissione d’Esame sono state, alla presenza della famiglia e di tanti amici della ragazza, proprio le compagne di classe di Martina che in questo modo hanno voluto permettere alla loro amica di concludere il suo percorso di studi.

Investe il marito con l’auto e lo uccide: arrestata

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Tragedia familiare in provincia di Potenza, a Paterno, nella Valle dell’Agri. Una donna di 40 anni è stata arrestata dai Carabinieri per il delitto di omicidio volontario premeditato per aver investito il marito a bordo di un’auto, mentre l’uomo invece era a piedi, travolgendolo e provocandone la morte.Il fatto è avvenuto stamane, intorno alle 9.30. Secondo la ricostruzione dei militari della Stazione di Marsiconuovo e dei colleghi del Nucleo operativo e radiomobile di Viggiano, alla guida della sua auto la donna è salita sul marciapiede posizionato alla destra della carreggiata ed ha investito il marito che in quel frangente camminava a piedi. Dopo l’urto, l’uomo è stato scaraventato violentemente contro il palo dell’illuminazione pubblica riportando un trauma fatale.Nonostante l’impatto la donna non ha fermato la marcia ed ha proseguito trasportando l’uomo sulla propria autovettura per circa cinque metri e facendolo poi rovinare a terra. Sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha constatato la morte dell’uomo. Il gesto è riconducibile a motivi di carattere familiare.

Napoli, ancora una truffa del biglietti ‘Global pass’ alla Stazione Centrale: denunciato un migrante

Napoli. Il Servizio Polizia Ferroviaria ha disposto, nella giornata di ieri, l’attuazione di un dispositivo di sicurezza, su scala nazionale, denominato RAIL SAFE DAY, con controlli straordinari in ambito ferroviario su persone sospette, venditori ambulanti, passeggeri e bagagli, che il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania ha effettuato in tutte le stazioni della Campania dove sono presenti presidi Polfer.

Nell’ambito dei citati controlli gli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania hanno denunciato un pregiudicato, sorpreso nei pressi delle biglietterie automatiche della Stazione di Napoli Centrale, mentre tentava di truffare un viaggiatore. Seguendo un copione ormai noto alla Polfer, questi truffatori avvicinano i viaggiatori intenti ad acquistare i biglietti alle macchinette self service, proponendosi di fare il biglietto in loro vece, facendoli risparmiare. Attraverso il cosiddetto “Global Pass” i malfattori inseriscono nella biglietteria automatica un numero di codice a caso, ottenendo un biglietto che all’atto del controllo a bordo treno risulterà inutilizzabile. L’ignara vittima per questo titolo di viaggio privo di validità del valore nominale di dieci euro, paga al truffatore una somma, in genere pari alla metà del costo del biglietto e viene tratto in inganno dalla presenza, sul biglietto stesso, della dicitura relativa al viaggio richiesto.
Un sistema analogo è stato utilizzato da T.M., marocchino venticinquenne, per raggirare un turista che stava acquistando un biglietto per Roma Termini. L’uomo si è frapposto tra l’acquirente e lo sportello self service, quasi di forza, offrendosi di completare in sua vece l’acquisto. Per concludere l’operazione si è fatto consegnare una banconota da 20 euro, per poi restituire all’acquirente il biglietto e il resto in monete di circa 3 euro. Mentre il turista contava il resto, l’uomo tentava di allontanarsi prima che gli potesse chiedere conto dell’ammanco. Il tempestivo intervento della Polizia Ferroviaria ha consentito di scoprire la truffa: il pregiudicato non solo si era appropriato di 10 euro di resto, ma aveva consegnato al viaggiatore un biglietto valido per un ragazzo fino ai 15 anni di età, che ha un prezzo inferiore del 50%, rispetto a quello dell’equivalente titolo di viaggio per un adulto. Se non fosse prontamente intervenuta la pattuglia della Polfer insieme a personale di Protezione Aziendale l’ignaro acquirente avrebbe intrapreso il viaggio con un biglietto non valido. Accertata la dinamica dei fatti, confermata dalla vittima in denuncia, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà.

Nella provincia di Salerno, nell’ambito del RAIL SAFE DAY, l’attività svolta presso le stazioni di Salerno, Battipaglia, Sapri e Nocera Inferiore, ha permesso di conseguire i seguenti risultati:

• Nr. 415 persone identificate;
• Nr. 190 bagagli a seguito di viaggiatori controllati;
• Nr. 1 sanzione amministrativa.

Comincia a piovere nella grotta in Thailandia: è corsa contro il tempo per salvare i 13 baby calciatori

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Comincia a piovere sulle colline montagnose e sulle grotte che hanno ancora troppa acqua dalle alluvioni precedenti per poter consentire di procedere al piano A, il trasferimento dei ragazzi dalla piccola caverna di Nern Nom Sao vicino alla celebre “Pattaya beach”, alla base dei sommozzatori 500 metri più avanti. I metri più difficili, anche se sono soltanto una minima parte del tragitto completo di quasi 4 chilometri fino all’uscita e alla salvezza.Quando questo potrà avvenire non si sa e dipende sia dalle condizioni fisiche dei 13 , che devono essere non solo buone ma ottime, sia dal livello dell’acqua che continua a essere più o meno stabile con la grande incognita di che cosa succederà quando ricominceranno i monsoni pesanti. Il governatore Narongsak Osatanakorn ha spiegato che in alternativa sono stati effettuati 18 buchi di lato e sopra il presunto soffitto della grotta-rifugio, ma ce ne vorrebbe uno “di almeno 600 metri, forse più (impossbile per ora un calcolo preciso, ha detto) che potrebbe richiedere anche due mesi di trivellazioni. Se questo fosse praticabile, sarebbe pur sempre un’alternativa più veloce alla terza delle ipotesi che prevede un’attesa lunghissima. “Il periodo ideale per farli uscire sarebbe ben oltre la fine dei monsoni, tra dicembre e gennaio”, ha precisato ieri Osatanakorn. E’ la prima volta che l’alto funzionario responsabile dei soccorsi indica una data così netta e lontana nel caso non si facesse in tempo a preparare tecnicamente i ragazzini e l’allenatore a uscire con le bombole prima delle nuove piogge che riempiranno certamente le cavità delle grotte rendendo l’uscita con le mute da sub una missione impossibile.Tra le note più negative dell’aggiornamento di giornata c’è l’ulteriore riduzione del livello di ossigeno nella grotta dei ragazzi e in quella numero 3 dei soccorritori, dal 23 per cento misurato la sera del ritrovamento lunedi scorso al 15 per cento di due giorni fa e il 13 per cento di ieri. “Se continua così tutti possono rischiare stati di incoscienza per le conseguenze dell’assenza di aria sui polmoni e la circolazione sanguigna. Quindi – ha detto Osatanakorn – anche se non siamo ancora a livelli letali, dovremo aumentare le forniture di ossigeno e limitare il numero delle persone lì dentro. Ci sono 100 persone che continuamente vanno e vengono, attualmente troppe per la poca aria disponibile e la formazione di pericoloso ossido di carbonio”.

Il governatore ha anche precisato che ogni giorno i coordinatori si incontrano per tre, quattro ore e si aggiornano per confrontare le idee e decidere che cosa fare, consapevoli che “ogni errore puo’ avere imprevedibili conseguenze successive”. “L’altra notte per esempio – ha spiegato – l’acqua era ancora troppo alta”.A conferenza finita nessuna domanda è ammessa. Solo l’ufficiale che coordina tecnicamente i soccorritori, il generale Bancha Duriya Unt, sembra ottimista e sorridente. “Faremo del tutto per tirarli fuori appena possibile. Nessuno puo’ fare l’impossibile, giusto?”.

Napoli, minacciava la mamma con una bottiglia di vetro: arrestato 37enne di Secondigliano

Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Secondigliano hanno arrestato M.A., 37enne, napoletano, con pregiudizi di polizia, per il reato di estorsione ai danni dei propri familiari.I poliziotti sono intervenuti su segnalazione della sala operativa per una lite all’interno di una abitazione del quartiere di Secondigliano.Gli agenti, appena arrivati, hanno visto scappare dalle scale , una persona anziana, spaventata, la quale a gran voce allertava gli agenti, dichiarando, che all’interno della sua casa, il proprio figlio stava litigando furiosamente con la madre.Gli agenti, prontamente intervenuti, hanno bloccato il giovane, il quale con una bottiglia di vetro rotta, stava intimorendo la propria madre, per avere dei soldi.Più volte M.A. aveva manifestato questa condotta all’indirizzo dei propri genitori, circostanza che aveva indotto gli stessi a denunciare il figlio, anche per lesioni riportate in passato. Il 37enne è stato arrestato è su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, condotto presso la Casa Circondariale di Poggioreale.

Napoli, fingono di chiedere informazioni e tentano di rubare le armi ai militari alla Stazione Centrale: presi due georgiani

Nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure che vede da tempo l’impiego del personale delle Forze Armate nei servizi di vigilanza e di perlustrazione della Stazione di Napoli Centrale congiuntamente al personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania, questa mattina tre militari stavano pattugliando il perimetro esterno della Stazione di Napoli Centrale.Verso le 9.00 sono stati avvicinati da due stranieri che, in un italiano stentato, hanno chiesto indicazioni sull’ubicazione dei servizi igienici di stazione e che, dopo aver ricevuto l’informazione richiesta, hanno finto di allontanarsi. Dalla visione delle immagini della video sorveglianza, acquisite successivamente, si nota che i due sono rimasti per diversi minuti, nei pressi dei militari, osservandoli a distanza. Ma la loro presenza non ha destato sospetti negli operatori perché in questo periodo la stazione di Napoli Centrale è attraversata quotidianamente da migliaia di turisti stranieri che si rivolgono alle Forze dell’Ordine per chiedere informazioni.Improvvisamente il più anziano dei due, con mossa repentina, si è avvicinato nuovamente ai militari, ed ha tentato di impossessarsi della pistola di uno di loro, senza riuscirci, nonostante la forza impressa, perché l’arma era saldamente assicurata alla fondina.Bloccati dagli stessi militari e da una pattuglia della Polfer, A.A. di anni 38 e G.V. di anni 24, entrambi georgiani, sono stati arrestati per tentata rapina.

Dalla scuola al cinema, il potere della parola nella prevenzione della violenza di genere

Due progetti, un’unica buona causa: abbattere il muro del silenzio sulla violenza di genere. “Dalla scuola al cinema, il potere della parola nella prevenzione della violenza di genere” è il ‘manifesto’ con cui si uniranno martedì mattina due importanti iniziative che vedono il territorio salernitano protagonista nella prevenzione e nella lotta al fenomeno: “Lo scrigno di Alice”, progetto pilota realizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, in collaborazione con gli istituti scolastici IC “Alfano – Quasimodo” e ITIS “Basilio Focaccia”, con il contributo delle associazioni ASPIC Salerno, A Voce Alta Salerno e Violenze Sommerse, e “Credo in un Solo Padre”, opera cinematografica prodotta da Gianni Pagliazzi e Around Culture e diretta da Luca Guardabascio, ispirata a troppe storie vere di abusi e violenze sulle donne e volta a sfidare l’omertà sul tema. La conferenza stampa, promossa sotto l’egida dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, si svolgerà martedì mattina, alle ore 11, presso il Salone dei Marmi di Palazzo di Città.
Insieme al Sindaco Vincenzo Napoli e all’Assessore al ramo Gaetana Falcone, interverranno i rappresentanti delle Associazioni coinvolte ne “Lo Scrigno di Alice” – Daniela Marinelli dell’ASPIC Salerno, Fabio Martino della onlus A Voce Alta, Luigi Frezza dell’Associazione Violenze Sommerse, Federica Di Martino di Human Gender e alcuni dei volontari che hanno contribuito, tra cui Ida Amoruso – per illustrare i primi risultati del progetto pilota. Con loro, il produttore Gianni Pagliazzi e lo sceneggiatore Michele Ferruccio Tuozzo  – che ha scritto l’opera con il regista Luca Guardabascio – insieme ad una rappresentativa del cast, presenteranno il film “Credo in un Solo Padre”, girato principalmente in provincia di Salerno e in quella di Arezzo (in particolare presso i comuni di Buccino, Pontecagnano, Eboli, Arezzo, Castiglion Fiorentino), rivelando come hanno deciso di raccontare un tema così delicato e troppo spesso tabù, coinvolgendo sul set anche persone vittime di abusi, le scelte artistiche e il valore sociale dell’opera, le cui riprese sono da poco terminate e la cui uscita è prevista nel prossimo inverno. La conferenza sarà anche l’occasione per mostrare in anteprima una clip del film e una della musiche firmate da Francesco Baccini.
Saranno inoltre presenti il Sindaco Nicola Parisi e il Vicesindaco Maria Trimarco del Comune di Buccino e i due sponsor del film Domenico Elia e Pietro Deo. Modera la presentazione Emilia Natale, membro direttivo del Movimento Forense sezione di Salerno.

Settimana letteraria a Roccagloriosa, la manifestazione culturale in programma fino al 14 luglio

Sarà Elvira Seminara, scrittrice catanese, la protagonista dell’Incontro con l’Autore, l’evento che apre ufficialmente la sesta edizione della Settimana Letteraria a Roccagloriosa. La manifestazione culturale, in programma da sabato 7 a sabato 14 luglio nelle piazze di Roccaglioriosa, è organizzata dall’associazione culturale onlus Effetto Donna. Start oggi pomeriggio alle 18.00 con l’incontro con un autore, in piazza di San Nicola a Rocchetta, per scoprire il lavoro che si cela dietro ai romanzi dell’autrice giornalista e pop artist Elvira Seminara. Ad intervistarla sarà la giornalista Marianna Vallone. La serata sarà accompagnata dagli intermezzi musicali degli allievi del Liceo Musicale Carlo Pisacane di Sapri. Lunedì 9 luglio protagonista anche la cultura gastronomica. In piazza del popolo alle 18:30 l’esperto di tradizioni popolari Vincenzo Lovisi terrà una lectio dal tema “La tavola di Demetra: nascita e sviluppo della cultura gastronomica lucana”, seguirà l’apposizione della formella della scorsa edizione del concorso Mangia, bevi, scrivi, una degustazione di piatti locali ‘A tavola con i lucani’ realizzati dalle chef Enza Petraglia (Ristorante U Trappitu) e Giovanna Voria (agriturismo Corbella) con Apicultura Cavalieri di Roccagloriosa. Infine lo spettacolo del cantastorie Domenico Monaco. Giovedì 12 luglio spazio ai racconti. Alle 16.30 in piazza del Popolo un programma pensato per i bambini e alle 21.00 protagonisti i nonni e infine le note di Antonietta Speranza accompagnata da Giovanni e Giacomo Rodio alla chitarra e alla fisarmonica. Sabato 14 luglio (piazza San Nicola, Rocchetta) gran finale con la premiazione dei finalisti del Premio Letterario Roccagloriosa 2018, assegnazione del premio speciale Antonio Caruso e del premio speciale Effetto Donna. Allieteranno la serata gli Intrio con Bruno Cuciniello. Scopri di più sulla pagina Facebook dell’Associazione Culturale Onlus Effetto Donna.

Mondiali: Inghilterra in semifinale, ciao ciao Svezia

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È tutta una questione di testa: quella giusta ce l’hanno Maguire e Alli che a suon di incornate vincenti spediscono Southgate in semifinale e spengono la favola svedese: il 2-0 non fa una grinza, stupisce però che con tutti quei giganti in squadra, gli scandinavi abbiano preso due gol proprio di testa.
Dopo un inizio (circa 20′) piuttosto noioso, l’Inghilterra s’impone e inizia un costante predominio del campo: nulla può la squadra di Andersson che rincula senza mai più riuscire a mettere la testa fuori. Da un corner svetta Maguire e trova il gol (meritato) vantaggio inglese. Sterling fa infuriare i suoi tifosi cincischiando troppo due volte sotto porta e gli scandinavi chiudono il tempo restando quantomeno in partita. Nella ripresa pronti, via e la Svezia finalmente si ricorda che per avanzare ancora un gol lo deve pur fare: ci prova Berg di testa ma Pickford si supera e respinge. Poi però i gol da rimontare diventano due quando Alli, inspiegabilmente solo, incorna in rete su cross da destra di Lingard. Per Andersson è notte fonda anche perché Pickford continua a parare bene (su Claesson e ancora su Berg).

Napoli, da Castel Volturno al Vomero per spacciare: arrestato

Napoli. I carabinieri del Vomero hanno arrestato in flagranza Salvatore Quaranta, un 47enne di Castel Volturno. I militari dell’Arma lo hanno fermato per controlli mentre era fermo con fare sospetto a bordo della sua vettura in via Sant’Ignazio di Loyola al Vomero.
Addosso nascondeva tra gli abiti un involucro di cellophane contenente cocaina per 21 grammi.

Inchiesta Aias, revocato l’obbligo di firma alla moglie di De Mita

I giudici del tribunale del Riesame di Napoli hanno revocato l’obbligo di firma a carico di Annamaria Scarinzi, moglie dell’ex premier Ciriaco De Mita. L’indagata era stata raggiunta, con altre cinque persone, da misure cautelari nell’inchiesta sulle onlus irpine, “Aias” e “Noi con Loro”, specializzate nell’assistenza dei disabili. E finite al centro di un’indagine che contesta a vario titolo, nei confronti di dieci persone fra le quali due figlie di De Mita, i reati di malversazione ai danni dello Stato, peculato, truffa e riciclaggio. Il Riesame ha accolto il ricorso del difensore della De Mita, Anton Emilio Krogh, che è riuscito dimostrare l’insussistenza delle esigenze cautelari legate anche all’impossibilità dell’indagata di reiterare il reato contestato. Annamaria Scarinzi, la scorsa settimana, aveva già tentato di chiarire la propria posizione davanti al gip, Paolo Cassano.Soddisfazione per il provvedimento adottato dal tribunale del Riesame di Avellino da parte dei due difensori, gli avvocati Massimo e Anton Emilio Krogh, che esprimono “soddisfazione per questo provvedimento che rimuove una situazione illegittima”.

Il Pd elegge Martina segretario. Zingaretti contro Renzi: ‘Non ascolta’

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L’assemblea del Partito democratico ha eletto segretario Maurizio Martina, attuale reggente, con voti sette voti contrari e tredici astenuti. “A me quello che più mi ha colpito dell’intervento di Matteo e un po’ anche mi è dispiaciuto è che alla fine non si predispone mai all’ascolto degli altri, delle ragioni degli altri. Per un leader è un grandissimo limite”. Così Nicola Zingaretti ha commentato con i giornalisti il discorso di Matteo Renzi all’assemblea Pd. “Ripartenza non può essere ricostruire un simil Pds o una simil Unione”, ha detto Matteo Renzi all’Assemblea Pd. “Se qualcuno pensa che sia la nostalgia la chiave non coglie la novità”, aggiunge.
“Noi l’egemonia l’abbiamo avuta per tre o quattro anni. L’abbiamo persa e l’atto delle dimissioni ha questo significato” di riconoscere la sconfitta, prosegue Renzi. E una parte della platea applaude a sottolineare la responsabilità di Renzi. A quel punto l’ex segretario si ferma e replica: “Abbassiamo tutti i toni delle tifoserie. So che non sono l’unico responsabile ma in politica si fa così: paga uno per tutti”.

Tra le cause della sconfitta ci sono “i toni e i tempi della campagna elettorale. Non è l’algida sobrietà che fa sognare un popolo, devi dare un orizzonte forte al Paese”. Altra causa è “la mancanza di leadership: non c’è comunità che non esprima un leader, perché in politica la comunicazione è essenziale”. Inoltre “non abbiamo dettato l’agenda: sullo ius soli dovevamo decidere, o si metteva la fiducia a giugno o si smetteva di parlarne. Io l’avrei fatto perché fondamentale”.”Smettiamola di considerare nemici quelli accanto a noi. Ci rivedremo al congresso, riperderete il congresso e il giorno dopo tornerete ad attaccare chi ha vinto”. “Adoro stare sui contenuti e ragionare, per chi è in grado di ragionare mica per tutti…”, insiste. E poi ai suoi: “Vi suggerisco di non cadere nelle provocazioni”.

Non si può sempre, comunque e soltanto, attaccare dall’interno. Perché così si aiuta la destra. Basta risse da cortile alle quali il nostro popolo non può più stare. Io darò il mio contributo per la battaglia educativa e culturale contro chi vuol chiuderci nell’odio e nella paura”. “Fate il percorso che volete io ci sono, ma se il giorno dopo le elezioni si ricomincia daccapo il problema è quando si chiude il congresso, non quando si inizia”, aggiunge. “Non siamo alla terza Repubblica ma non siamo nemmeno alla prima Repubblica in cui la corrente di un partito immagina di indebolire il leader per avere poi qualcosa di più. O ce ne rendiamo conto o perderemo la possibilità di incidere”.Altro che “terza Repubblica, con Salvini e Di Maio siamo alla terza media”.Renzi attacca quindi i Cinquestelle: “Avevamo alternative? L’accordo con M5S. Ho combattuto come un leone per oppormi perché chi vince le elezioni deve governare, e hanno vinto M5S e Lega. Se avessimo fatto coalizione con M5S o con il centrodestra avremmo mandato all’opposizione i vincitori delle elezioni e sarebbe stata una ferita per il Paese. Avrebbero detto che nessuno rispetta la democrazia. Se avessero vinto quelli che dicevano accordo M5S-Pd avremmo avuto una profonda ferita costituzionale – afferma – rispetto chi dice che il M5S è la nuova sinistra, sono cantanti, intellettuali, ma io trovo che sia la vecchia destra. Non potremo mai perdonarli di aver trasformato la lotta politica in Italia in una rissa. Avete inquinato le falde della democrazia. C’è una componente di centrosinistra nel M5S? Possono prendere il bus e pagare i contributi alle colf, ma restano una corrente della Lega”.

Prende la parola Martina convinto che in ballo ci sia il Pd. Per questo, dice, va avviato subito un congresso straordinario. “Propongo che il partito avvii un percorso congressuale straordinario da qui a prima delle europee che ci porti a elaborare idee, persone, strumenti nuovi. Dobbiamo riorganizzare tutto”. “In autunno terremo i congressi territoriali, perché nei territori il partito è collassato”. E poi a ottobre “un grande appuntamento che si rivolga al Paese. Chiedo di poter fare un lavoro ricostruttivo e rifondativo: in ballo ci sono le ragioni fondative del Pd”. “Il Pd si muove. Con fatica, ma finalmente si muove. Al bando ora ogni conservatorismo o nostalgia del passato con ricette che hanno fallito. Dobbiamo guardare avanti. Quando ci riusciamo il Pd vince, insieme a tanti altri, anche ora”. Lo scrive sul suo profilo Facebook Nicola Zingaretti, salutando come positivo il congresso prima delle europee. “Costruiamo in tutto il paese in maniera aperta “comitati per l’alternativa” per chiamare a raccolta chi vuole cambiare e ridare agli italiani un futuro”, aggiunge.

Dell’Utri lascia il carcere e va ai domiciliari

L’ex senatore Marcello Dell’Utri ha lasciato questa mattina il carcere di Rebibbia dopo che il tribunale di sorveglianza ha deciso ieri di concedergli il differimento della pena per gravi ragioni di salute.
Dell’Utri andrà ai domiciliari. Il Tribunale accogliendo la richiesta dei legali, ha disposto il differimento della pena per l’ex senatore di Forza Italia, detenuto per scontare una condanna definita a sette anni per concorso in associazione mafiosa. Il provvedimento sarebbe stato adottato per i problemi di salute di cui soffre Dell’Utri.

Anziana legata, abbandonata e morta di freddo: fermato il figlio

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C’è una svolta nelle indagini sulla morte di Igina Fabbri, 71 anni, la donna morta di freddo lo scorso 6 febbraio in una casa vicino ad Arquata Scrivia in provincia di Alessandria, in Borgata Pessino, dopo essere stata legata per i polsi: i carabinieri hanno arrestato il figlio, Mauro Traverso, 46 anni, con l’accusa – secondo le prime informazioni – omicidio e sequestro di persona.La donna era stata ritrovata dai soccorritori del servizio 118 in una casa abbandonata, circondata dalla neve caduta copiosamente nei due giorni precedenti, nella località al confine tra il Piemonte e la Liguria. A dare l’allarme era stato proprio il figlio, che raccontò di avere ritrovato la madre con i polsi legati, semicosciente, distesa su una brandina accanto all’ingresso. L’autopsia certificò che la donna era deceduta per arresto cardiaco dovuto a ipotermia. Agli inquirenti Traverso raccontò di aver accompagnato la madre nella casa disabitata da tempo, e messa in vendita, perché lei voleva dare una ripulita. Era il primo pomeriggio di lunedì 5 febbraio. Lei, raccontò ancora il figlio, sarebbe poi tornata a piedi o si sarebbe fatta accompagnare da conoscenti. In serata Traverso tornava nella sua abitazione, addormentandosi e, come da lui riferito, senza accorgersi che la madre non fosse in casa. Solo il giorno dopo, il 6 febbraio, nel tardo pomeriggio, sarebbe tornato a Pessino per vedere se la madre era ancora lì. Disse di averla trovata con i polsi legati, in fin di vita, con indosso una maglietta leggera e senza scarpe. Era inverno, nevicava, la temperatura era attorno agli zero gradi e la casa era senza luce e riscaldamento.

Una versione che non ha mai convinto gli investigatori. A cominciare dal fatto che, dal controllo delle utenze telefoniche, l’ultima volta che la donna utilizzò il telefono era stato domenica 4 febbraio: da allora, sia quello di casa che il cellulare, squillavano senza che nessuno rispondesse. Il figlio poi raccontò di essersi addormentato presto la sera del 5 febbraio ma il suo telefonino risultava utilizzato per altre diverse ore. Ancora, fu lui a chiedere ad un conoscente di procurargli fascette come quelle ritrovate ai polsi della madre. E, soprattutto, fu lui a prosciugare, nella giornata di lunedì, utilizzando la carta Bancomat, il conto corrente della mamma. A supporto delle indagini anche le immagini di videocamere di sorveglianza comunali che l’hanno ripreso in orari non compatibili con quelli della sua versione.

La verità, secondo gli investigatori, è che la donna sarebbe stata portata nella casa di Borgata Pessino già domenica 4 febbraio, dove rimase “imprigionata” al freddo. Non è chiaro il movente. Sta di fatto che Traverso, disoccupato, dopo la separazione con la moglie era tornato a vivere con la madre che si occupava di pagargli tutte le spese. La donna aveva deciso di vendere la vecchia casa di Pessino, dove originariamente aveva vissuto col marito, con lo stesso Mauro e l’ex nuora e con l’altra figlia che abita fuori regione. Dopo la morte del marito, la Fabbri e i figli si erano trasferiti in centro.

La Findus ritira 14 lotti di minestrone surgelato per ‘Rischio listeria’

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Findus ritira alcuni lotti di minestrone surgelato per rischio listeria. Lo riporta l’Adnkronos che sottolinea che si tratta un richiamo volontario e in via del tutto precauzionale. «La decisione è stata presa in linea con la politica di massima tutela dei propri consumatori e della qualità dei propri prodotti», spiega l’azienda.La decisione, «volontaria e in via del tutto precauzionale», di richiamare questi prodotti, sottolinea la società «è stata presa a seguito della segnalazione del fornitore Greenyard, della potenziale contaminazione da listeria di una partita di fagiolini, utilizzati in minima parte all’interno dei prodotti oggetto del richiamo».

Findus tiene a precisare che la categoria dei prodotti oggetto del richiamo «prevede il consumo solo previa cottura, come chiaramente indicato sulle confezioni. La cottura del prodotto annulla ogni potenziale rischio per la salute», sottolinea la società. I lotti richiamati sono: Minestrone Tradizione 1 KG (lotto L7311, L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326, L7304 e L7303); Minestrone Leggeramente Sapori Orientali 600g (L7257, L7292, L7318, L8011), Minestrone Leggeramente Bontà di semi 600g (L7306). Le informazioni sul lotto di produzione, precisa Findus, «si trovano nel riquadro bianco sul retro o sul lato della confezione ove viene riportata anche la data di scadenza».

Listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, Listeria monocytogenes, causa la listeriosi, che colpisce l’uomo e gli animali. La listeriosi è rara ma spesso grave, con alti tassi di ricovero ospedaliero e mortalità

Napoli, il bus arriva in ritardo: minacciato e aggredito autista dell’Anm

Napoli. Minacciato e aggredito verbalmente un autista dell’ANM, T.M, di 42 anni dai passeggeri stanchi delle lunghe attese alle fermate dei bus. Il brutto episodio è accaduto ieri presso una delle fermate della linea C44 ed è stato resto dall’USB. “Purtroppo non è più una novità – dice Marco Sansone del Coordinamento Regionale USB – Questi sono i risultati dei continui tagli al servizio, in cui a farne le spese sono principalmente i cittadini che, sbagliando, si scagliano verso il personale, scatenando una vera e proprio guerra tra poveri. Ci auguriamo che con il piano concordatario che dovrebbe portare alla salvezza dell’Azienda, si faccia davvero giustizia attraverso la riorganizzazione dell’organigramma manageriale, responsabile del programma d’esercizio. Rilanciamo fortemente lo sciopero del 13 luglio, affinché il Comune metta finalmente al centro il diritto alla mobilità dei cittadini che spesso coincide con la sicurezza dei lavoratori”.

Casandrino, fabbrica di vestiti gestita da un bengalese aveva lavoratori ‘in nero’

Casandrino. I carabinieri di Grumo Nevano coadiuvati dal personale dell’ASL Napoli 2 Nord, per contrastare le violazioni a norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavori e per quanto riguarda il lavoro a nero, hanno controllato un opificio per la confezione di abiti da uomo a Casandrino, il cui proprietario è un 40enne del Bangladesh. Dei 12 lavoratori presenti sul posto, 5 sono risultati lavoratori “a nero”; altri due invece non in regola secondo le norme dell’immigrazione. Denunciato il titolare. Inoltre nel locale sono state ritrovate cassette del pronto soccorso non idonee, i revisori all’interno dei locali non erano sottoposti alla prescritta revisione periodica. Il locale è stato, dunque, sottoposto a sequestro penale.

Boom di #magliette rosse pro migranti in tutta Italia

Boom di magliette rosse per l’iniziatica lanciata dal presidente di Libera don Luigi Ciotti, da Legambiente, Arci e Anpi, per fermare l’emorragia di umanità. “Un paese colorato di magliette rosse, da quota 2000 del rifugio Gran Paradiso all’ isola di Lampedusa passando per i campi di formazione sui beni confiscati di Libera alla Goletta Verde di Legambiente in navigazione verso la Campania. In tantissimi – fa sapere Libera – hanno aderito e risposto all’iniziativa che invitava tutti a indossare oggi una maglietta rossa per ricordare i tanti bambini migranti morti in mare e, in generale, di chi ha perso la vita nelle traversate”.

“L’hashtag della giornata è tra i primi della classifica di Twitter. Illuminati di rosso il colonnato di piazza del Plebiscito ed il Maschio Angioino a Napoli, in rosso anche sul rifugio del Gran Paradiso”, fa sapere Libera. In rosso Fiorella Mannoia, Vasco Rossi, Roberto Saviano, Carlo Lucarelli, Rosy Bindi, il medico di Lampedusa. “Migliaia le adesioni di tantissimi cittadini, di associazioni, circoli, parrocchie che stanno postando fin dalle prime ore del mattino le loro magliette rosse e un no all’indifferenza. Luigi Ciotti promotore dell’iniziativa in maglietta rossa ha partecipato all’iniziativa a Roma nel quartiere di San Lorenzo”, spiega ancora Libera.

Enrico Mentana vuole fondare un giornale online fatto solo da giovani

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Enrico Mentana ha deciso di lanciare un giornale online. L’annuncio lo ha dato su Facebook, spiegando di voler aiutare i giovani giornalisti a trovare uno spazio. “E’ giunto per me il momento di fare qualcosa di tangibile: far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati, che possa riaprire il mercato della scrittura e della lettura giornalistica per le nuove generazioni” ha scritto in un post.Per sé e per “qualche “vecchio”, Mentana riserva il ruolo di “tutela redazionale, magari a titolo amatoriale (ribaltando la logica dello stage!)” e per quanto riguarda i contenuti “una parte del finanziamento e il contributo quotidiano di scritti che fino a oggi ho postato su Facebook”.
Mentana spiega nel post che “la generazione degli anni ’50 e ’60” ha potuto realizzare il sogno di fare i giornalisti, quel che è ormai precluso anche ai più bravi tra i giovani di oggi”. “Ho cercato di spiegare perché si sia operata questa chiusura pressoché totale (peraltro simile a quella di tante altre professioni). Crisi della stampa tradizionale, crollo della pubblicità, abbattimento dei profitti per l’invalersi del web, costo sempre più alto del lavoro giornalistico già in essere in rapporto alle entrate degli editori, e tanto altro. Il risultato però è che noi siamo ancora seduti, tutelati da contratti che ci tutelano, ben pagati, con una cassa sanitaria autonoma e una pensione che ci aspetta. Fuori tanti giovani, potenzialmente più che meritevoli, aspettano in piedi e senza garanzie. E anche lettori e telespettatori sono come noi: del resto un prodotto fatto da sessantenni, con modalità novecentesche, è seguito per consuetudine, tradizione e simili coordinate politico-culturali da un pubblico in cui i giovani proprio non ci sono o quasi”.
“Se con contributi economici e pubblicità si reggerà, bene. Se – come inevitabile almeno all’inizio- sarà in passivo, ci penserò io. Se – come spero – diventerà profittevole, tutto l’attivo sarà usato per nuove assunzioni e collaborazioni. Se per motivi loro ci saranno aziende o mecenati in grado di aiutare senza nulla pretendere saranno benvenuti. Per la raccolta pubblicitaria sarà scelto chi farà l’offerta migliore. Chiederò all’ordine dei giornalisti e alla FNSI quali possano essere le griglie normative e contributive più corrette e solo allora penserò a come avviare il reclutamento”.

Napoli, preso il pusher itinerante di San Giovanni a Teduccio

Napoli. Ieri sera gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Giovanni Barra hanno arrestato Arena Mariano, 27enne napoletano, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il contrasto al gravoso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti è un obiettivo primario delle forze di polizia e, atteso che nel quartiere San Giovanni Barra tale attività illecita risulta essere, a tutt’oggi, “un florido business”, gli agenti del Commissariato San Giovanni conducono quotidiane attività info investigative volte ad arginare tale comportamento criminoso. Ed è proprio la conoscenza del territorio unità alla professionalità degli agenti che ha fatto si che i poliziotti ponessero la loro attenzione sul giovane che sembrava avesse avviato una vera e propria attività di spaccio “itinerante”. Lunghi servizi di appostamento ed osservazione li hanno condotto sulle sue tracce, individuando l’autovettura con la quale si muoveva, ovvero una Fiat Panda.
Verso le 22.30 di ieri, gli equipaggi del commissariato, determinati al rintraccio del giovane lo hanno intercettato a bordo della Panda e pedinato sino alla via Ciccarelli, dove siede l’abitazione del nonno e, l’Arena ha frettolosamente parcheggiato la vettura, è entrato nell’immobile uscendone due minuti dopo portando nella mano sinistra una busta di plastica tipo shopper.
Prima che potesse risalire in auto è stato fermato e controllato; nella busta di plastica c’erano 10 bustine di cellophane trasparenti, ermeticamente chiuse contenenti sostanza erbacea di colore verde. Nella tasca dei pantaloni vi erano altre tre bustine contenenti la stessa sostanza erbacea e, in un marsupio, la somma di euro 35.00 nonché un telefono di colore bianco. La perquisizione nell’appartamento del nonno ha consentito di recuperare altre 40 bustine di sostanza erbacea, confezionate allo stesso modo delle bustine trovate nella busta e nella tasca dei pantaloni del giovane, già suddivise e pronte alla vendita al dettaglio. All’esame del narco test, la sostanza erbacea rinvenuta, è risultata essere Marijuana per un peso complessivo di grammi 60.10.
Nel corso dell’espletamento delle formalità di rito, condotte nell’Ufficio di Polizia, il cellullare del giovane suonava continuamente; alla risposta da parte degli agenti è giunta la richiesta di un appuntamento per uno o più “pezzi”, nome usato nel gergo per indicare le dosi di stupefacente. Questa circostanza ha ulteriormente comprovato la dinamicità dell’attività di vendita dello stupefacente da parte dell’Arena. Il giovane è stato arrestato e condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio con rito direttissimo, disposta dall’Autorità giudiziaria opportunamente informata dell’arresto. Lo stupefacente il cellulare ed il danaro rinvenuti, sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria .

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