Al Trianon Viviani, secondo appuntamento di stan up comedy con la comicità di Giorgia Fumo

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Mercoledì 31 gennaio ore 21,  secondo appuntamento della rassegna di stand up comedy. Di scena con il suo “”.

Lo spettacolo è il secondo appuntamento con la rassegna di stand up comedy, la novità assoluta di questa stagione del teatro di Forcella aperta con grande successo da Vincenzo Comunale.

La comica continua il suo viaggio nella vita dei “millennials”, creature misteriose, a tratti ‎mitologiche che si barcamenano con le briciole lasciate dai loro predecessori.

    Giorgia Fumo con il suo stile unico e irriverente porta sul palco una comicità intelligente e mai ‎banale, in monologhi diventati veri e propri “cult”. In questa serata attingerà al suo repertorio e interpreterà anche pezzi inediti.

    Romana, classe 1986, misto calabrese, austriaca e croata, l'artista è cresciuta in Sardegna ‎e si è formata come improvvisatrice con insegnanti italiani e stranieri. Inizia a fare stand up ‎comedy nel 2019 e da allora calca i principali palchi della comicità italiana, tra cui lo Zelig di ‎. ‎

    Nel 2021 è l'unica italiana a partecipare alle semifinali dei Funny women awards, il concorso ‎internazionale per comiche emergenti.‎

    Dopo Giorgia Fumo, la rassegna di stand up comedy al prosegue con altri tre ‎comici irriverenti, che stanno incontrando il favore del pubblico.‎

    Giovedì 29 febbraio, Daniele Tinti si esibirà con “Crossover”, il suo nuovo live show che trova il ‎filo conduttore della risata tra le esperienze più profonde, significative, tragiche e divertenti ‎della vita ai giorni nostri.‎

    Giovedì 28 marzo, sarà la volta di Giorgio Montanini con “C'è sempre qualcosa da bere”, uno ‎spettacolo decisamente autoironico basato su un tema che la satira cerca ‎di dissacrare da migliaia di anni: la morte.‎

    Si conclude con Francesco De Carlo, martedì 23 aprile – questa rappresentazione ha già registrato il “tutto esaurito” – e mercoledì 15 ‎maggio, in “Bocca mia taci!”, uno spettacolo, vietato ai minori di 16 anni, che l'artista romano ha definito «una marachella, ‎più che un monologo».



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