Stupro ragazzine a Caivano, il legale delle famiglie: “Non si può rimanere inermi”

“Non si può più rimanere inermi, è sbagliato voltarsi dall’altra parte: i bambini non devono essere trattati come numeri o fascicoli”. Lo sottolinea in una...

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“Non si può più rimanere inermi, è sbagliato voltarsi dall'altra parte: i bambini non devono essere trattati come numeri o fascicoli”. Lo sottolinea in una nota l'avvocato Angelo che così commenta le presunte violenze ai danni di due cuginette che sarebbero avvenute nel Parco di Caivano, in provincia di , lo stesso dove venne violentata e uccisa la piccola Fortuna Loffredo.

“In tutte le periferie d'Italia – prosegue Pisani, legale della famiglia di una delle due presunte vittime, che compirà 12 anni tra pochi giorni – sono tanti bambini abbandonati a se stessi laddove lo Stato è assente, dove le istituzioni sono complici del degrado, dell'assenza di cultura, di socialità e di servizi”. Pisani, che dice di essere impegnato in indagini difensive, fa sapere che ieri si è tenuta la prima udienza di un processo che cautelativamente ha confermato l'allontanamento delle bambine dai genitori: “ma questa – sostiene – non è la soluzione perché non tutela gli altri bambini, vittime e aggressori.

Purtroppo non c'è rimedio istantaneo – aggiunge – ogni provvedimento aggiunge al dolore: alla lesione della dignità si aggiunge la beffa dell'allontanamento dal nucleo familiare. Occorre restituire valori, tutelare la vita dei bambini e punire severamente gli aggressori, figli ahimè di quelle istituzioni complici, che non hanno saputo tutelare le famiglie e ogni giorno fanno in modo che avvengano queste violenze sui minori, pari a un omicidio quanto ad atrocità”.

    “Sono troppi i bambini violentati, usati come merce, e – sostiene Angelo Pisani – non sono bastati riflettori accesi dalle tragedie precedenti. C'è la chiara responsabilità delle istituzioni incapaci di tutelare i diritti dei minori e di interrompere ciclo violenza e degrado”. “Salvarne uno o allontanarne altri dalla famiglia – prosegue il legale – purtroppo non serve a tutelare e salvare i tanti ogni giorno esposti in queste strade a mille pericoli”. “La magistratura – conclude l'avvocato – deve tutelare le vittime, i bimbi vanno reinseriti in contesti normali e occorre una bonifica totale delle periferie d'Italia. Spero che presto ci sia la più severa ed esemplare punizione per i responsabili, ragazzi o adulti che siano, e collaboreremo nel ricercare ogni responsabile avendo fiducia nella Magistratura che farà luce su questo inferno”.



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