Pompei, sigilli a discarica abusiva in un’area vincolata

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Nella mattinata odierna personale del Commissariato PS di Pompei, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, ha proceduto al sequestro di una di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi realizzata abusivamente in Pompei, in località Fossa Di Valle.

Discarica realizzata da un soggetto del luogo, unitamente ad altri due soggetti, in un fondo confinante con la sua proprietà. reati per cui si procede sono quelli di cui agli artt. 256, comma 3, D.Lgs. 152/2006 (realizzazione di una discarica abusiva) e 633, 639 bis c.p. (invasione di terreni).

In particolare, all'interno della predetta area sono stati rinvenuti innumerevoli rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, quali: miscele bituminose contenenti catrame di carbone, imballaggi in legno (pedane), imballaggi in plastica (cassette, telo per copertura camion), vetro (lastre), ferro ed acciaio (lamiere, travi, pali per lampioni, tubolari e supporti vari), lapillo, diversi basoli vesuviani, manufatti in cemento (pavimentazione in - bloccanti, sostegni per recinzioni metalliche da cantiere).

    Ma anche marmo (varie lastre), legno (tronchi e parti di fusti, assi da cantiere e pali, trucioli, segatura, residui di taglio in legno, infissi, persiane e modanature), plastica (spezzoni di tubazioni per l'irrigazione, parti di cavidotti), feci animali, urine e letame, mattoni forati, imballaggi misti, rifiuti urbani ingombranti (pentolame vario, sedie, pianoforte), legno contaminato da sostanze pericolose (traversine ferroviarie.

    L'area caduta in sequestro, adibita a discarica abusiva, sita in località Fossa Di Valle di Pompei, occupata arbitrariamente, nella quale sono stati rinvenuti i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, della superficie di circa 28.000 mq, è di proprietà del comune di Pompei.

    La suddetta area rientra nella zona sottoposta a vincoli paesistici ed ambientali ed è di competenza del Parco Archeologico di Pompei come da decreto del 9.04.2016 nr.198.
    Le indagini sono state espletate in attuazione del protocollo d'intesa siglato da questo Ufficio con il Parco Archeologico di Pompei, che è diventato un modello pilota per il contrasto al fenomeno criminale di saccheggio dei siti archeologici e di traffico dei reperti e delle opere d'arte.

    Nel caso specifico, nel corso di un sopralluogo mirato alla repressione del fenomeno degli scavi clandestini nell'area, eseguito dai Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata, distaccati presso questa sede, unitamente all'ufficio tutela del Parco Archeologico di Pompei, veniva rinvenuto un cumulo di lapillo proveniente da scavi clandestini.

    Le successive investigazioni affidate al Commissariato di P.S. di Pompei, grazie anche all'utilizzo di un drone per il controllo dell'aera, hanno consentito di accertare che, oltre al deposito del lapillo, vi erano, nell'arera, anche rifiuti, speciali, pericolosi e non pericolosi.
    Il sequestro è stato disposto al fine dello sgombero e della bonifica dell'area adibita a discarica abusiva.



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