Camorra, boss in diretta sui social dalla cella

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È stato il giornalista Pino Grazioli a scoprire e denunciare le dirette che

Massimiliano Esposito junior il figlio del boss di Bagnoli Massimiliano Esposito, detto o’ Scugnat, trasmetteva con cadenza quasi quotidiana dalla sua cella nel carcere di Asti.

È stato il giornalista Pino Grazioli a scoprire e denunciare le dirette che faceva.

E a seguito della denuncia  si è immediatamente proceduto alla perquisizione della cella di Esposito che ha condotto al ritrovamento e sequestro di uno smartphone.

“Ho deciso di inviare una nota indirizzata al direttore del carcere di Asti per chiedere immediate delucidazioni su quanto accaduto” ha dichiarato il consigliere Borrelli “Va avviata un’indagine per scoprire se Cristian Esposito trasmetteva in diretta sui social dalla propria cella e risalire a chi ha consentito che tutto ciò avvenisse.

Non è ammissibile che un camorrista possa disporre di uno smartphone all’interno di un carcere e magari continuare a gestire i propri affari illeciti. Mi aspetto che si faccia luce quanto prima su questa vicenda dai contorni a dir poco inquietanti”.

Ha così concluso Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.

    Si era consegnato al commissariato di Bagnoli il 14 settembre dello scorso anno dopo che aveva saputo di essere destinatario di ordine di carcerazione  emesso dal Tribunale dei Minori di Napoli.

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    Era stato intercettato, quando era ancora minorenne, mentre era in sella a uno scooter, dalla polizia in via Campegna, a Fuorigrotta, ma invece di fermarsi scappò e poi abbandonò il ciclomotore. Per gli investigatori fu facile risalire alla sua identità visto che lo scooter era intestato alla madre e all’interno del mezzo venne anche trovata una pistola.

    Nello scorso 29 agosto venne bloccato da una pattuglia a Bagnoli, mentre era in sella alla sua motocicletta. Anche in questa occasioni non si fermò all’alt ma venne bloccato dopo un breve inseguimento.

    Venne denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e da quel momento, secondo quanto si è appreso, si rese irreperibile forse perché aveva saputo dell’emissione dell’ordine di carcerazione emesso dal gip del Tribunale dei Minori di Napoli.

    Via social Esposito junior aveva pubblicato una foto nel momento in cui si è presentato in commissariatoì con un epiteto e mostrando il dito medio.

    (nella foto Massimiliano Esposito junior e il padre, il boss omonimo detto ‘o scugnato)


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