Napoli, disoccupati davanti alla sede Rai simulando un lido balneare

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A Ferragosto centinaia di disoccupati e disoccupate sono in piazza, vicino lo Stadio Maradona di Napoli verso la sede della Rai di Via Marconi, simulando un lido balneare.

Sedie a sdraio, asciugamani e materassini per un lido balneare improvvisato a beneficio di chi anche a Ferragosto “la testa per andare al mare non ce l’ha e deve fare i conti con guerra, carovita, disoccupazione e precarietà”.

E’ la protesta inscenata questa mattina dai disoccupati organizzati napoletani “Movimento di lotta Disoccupati 7 novembre” e Disoccupati 167 Scampia. Diverse decine di persone si sono date appuntamento simulando un lido balneare in strada. Al centro della protesta la normativa sul reddito di cittadinanza, negato a chi ha riportato una condanna negli ultimi dieci anni. “In questo modo – si sottolinea – si incita a continuare a commettere reati piuttosto che prevedere formazione e lavoro per i disoccupati di lunga durata”

In una nota spiegano: “I soldi non ci sono, la testa per andare al mare neanche: guerra, carovita, disoccupazione, precarietà. Mentre passa un decreto di 7 miliardi e 300 milioni di euro per le spese militari (altro che solo affari correnti) tolgono il Reddito di Cittadinanza per chi ha avuto una condanna negli ultimi 10 anni. Praticamente incitano a continuare a commettere reati piuttosto che prevedere formazione e lavoro ai disoccupati di lunga durata appartenenti alle platee storiche.
Nel frattempo aumenta la repressione per chi lotta.

Vogliamo l’applicazione degli impegni assunti il 6 Luglio, la previsione nelle bozze della finanziaria degli emendamenti formativi e finanziari già condivisi per i progetti individuati, la firma del protocollo d’intesa per l’utilizzo delle risorse già individuate finalizzate agli incentivi per l’assunzione dei disoccupati di lunga durata, la riconvocazione del tavolo interistituzionale entro la fine di questo mese per dare seguito agli impegni assunti così come dichiarato a seguito dell’ultima mobilitazione.

    Andremo a tutti i comizi elettorali a portare un po’ di realtà proletaria, facendo capire a chiunque andrà al governo che a Napoli dovrà dare conto ai disoccupati organizzati.
    Rilanciamo la mobilitazione nel mese di Agosto, nei prossimi giorni indicando le scadenze di piazza. Organizziamo una grande mobilitazione in autunno a Napoli, per insorgere, per alzare la testa, per unire gli sfruttati”.



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