Morti bianche, presentato lo spot di Fillea Cgil Campania: “Nel 2019 72 decessi ma nessuno ne parla. Chiediamo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro”.

Napoli. Nel 2019 sono stati 72 i morti sul lavoro in Campania. Otto in più rispetto al 2018. Un fenomeno che continua tristemente a crescere...

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. Nel 2019 sono stati 72 i morti sul lavoro in Campania. Otto in più rispetto al 2018. Un fenomeno che continua tristemente a crescere e per il quale da tempo la Fillea Cgil chiede l'introduzione del reato di omicidio. Alle morti bianche è dedicato lo spot “Auguri al contrario” realizzato dalla Fillea Cgil Campania e prodotto da Suono Libero Music, diretta dal musicista Nando Misuraca, presentato oggi alla stampa nella sede della Cgil Campania a Napoli, con la partecipazione del segretario generale Fillea Cgil Campania, Enzo Maio, di Nando Misuraca e dell'assessore comunale di Napoli, Luigi Felaco.
Protagonisti dello spot, con regia di Claudio D'Avascio e voce di Marco Pesacane, lo stesso Misuraca – che ha anche composto le musiche – l'attrice Barbara Mercurio, i piccoli Maya ed Attilio Javier Zambrano e gli operai Mario Della Ragione, Gennaro Mollo e Salvatore Scotti.

Il video finanziato ha ottenuto il patrocinio gratuito del Comune di Napoli, degli enti Bilaterali di Formazione e sicurezza del settore edile CPT e ESES di Salerno.
“Nella gioia di questo periodo festoso – ha detto il segretario generale Fillea Cgil Campania, Enzo Maio – nessuno ricorda le morti bianche. La Fillea Cgil è da sempre impegnata alla lotta dei fenomeni distorsivi e degenerativi del lavoro, dove, oltre al dumping contrattuale, il giusto salario e un sistema di regole di certificazione certa della congruità, la sicurezza rappresenta l'anello più debole di tale settore. È appena di qualche giorno fa la bruttissima notizia della morte di un lavoratore edile abbandonato davanti al portone nei vicoli di Forcella. Nessuno di noi può chiamarsi fuori dalla lotta alle morti sui luoghi di lavoro – continua Maio – è una battaglia di civiltà innanzitutto prima che di regole e norme. Chiedere l'inasprimento delle pene, come la richiesta di reato di omicidio sul lavoro, potrebbe essere non sufficiente se le coscienze dell'intera società civile restano insensibile difronte a tali barbarie”.


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