Mancini e l’Italia che va alla grande

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L’Italia di Mancini non si ferma più. Dopo il successo e la qualificazione matematica a Euro 2020 ottenuta contro la Grecia, gli Azzurri passano anche in casa del Liechtenstein e proseguono nel loro immacolato cammino nel Girone J (24 punti, 24 gol segnati). Il 5-0 di Vaduz porta la firma di Bernardeschi, Belotti due volte, Romagnoli ed El Shaarawy. Il ct Mancini entra nella storia eguagliando un record vecchio 80 anni, ovvero 9 vittorie consecutive (1 amichevole e 8 gare di qualificazione). Un’impresa riuscita in precedenza soltanto al leggendario Vittorio Pozzo, dal 15 maggio 1938 e al 26 marzo 1939. Da segnalare nel finale l’esordio del millennial Sandro Tonali.Chiamatela pure Italia-bis o formazione sperimentale, ma il risultato non cambia. Termina 5-0 per gli Azzurri la trasferta di Vaduz contro il Liechtenstein, ultima forza del gruppo J verso Euro 2020. Un match che la squadra di Mancini affronta da qualificata alla fase finale e certa del primato nel girone, piuttosto motivata dal ranking e dalle tante conferme ottenute sulla strada delle qualificazioni. Vittoria consecutiva numero 8 per la Nazionale, 9° successo di fila per Roberto Mancini che eguaglia il record di un altro Ct come Vittorio Pozzo risalente al 1938/39. Insomma, festa completa al Rheinpark Stadion con i gol di Bernardeschi e Belotti (doppietta), Romagnoli e il ritrovato El Shaarawy. E tra le tante novità al fischio d’inizio a trovare spazio sono pure i debuttanti: ecco Di Lorenzo e Tonali, rispettivamente la 19^ e la 20^ new entry nell’era Mancini chiamato a delineare il gruppo definitivo verso l’Europeo.

Archiviato l’accesso alla fase finale degli Europei da prima forza del girone, Mancini sperimenta l’undici titolare schierato a Vaduz: capitan Verratti è il solo superstite della formazione vittoriosa contro la Grecia, rivoluzione che va dai pali (Sirigu) al tridente offensivo con Belotti affiancato da Bernardeschi e Grifo. Dopo una manciata di secondi il primo brivido è di Salanovic, fermato da Sirigu prima del provvidenziale salvataggio di Mancini su Goppel. Ribaltamento di fronte e vantaggio azzurro con Bernardeschi, puntuale a concludere l’azione alimentata da Belotti e rifinita da Biraghi. Salanovic si conferma il più pericoloso tra i padroni di casa, tuttavia l’Italia resta in controllo del match e domina per possesso palla (81% alla mezz’ora di gioco). Sotto la pioggia torrenziale di Vaduz chi ci riprova due volte è Bernardeschi, poi i ritmi calano e la squadra di Mancini commette qualche disattenzione: Salanovic costringe all’intervento Sirigu che, a pochi istanti dall’intervallo, rischia grosso sulla pressione di Yildiz.

Vantaggio minimo al riposo, festa del gol nella ripresa nel segno dello scatenato Belotti. Il “Gallo” si vede negare un rigore, poi ci prova due volte senza trovare lo specchio della porta ma lascia il segno al 70’ dopo l’assalto degli Azzurri e il brivido del solito Salanovic. Direttamente da corner di Bernardeschi il suo colpo di testa è vincente, stacco che premia anche Romagnoli su cross di El Shaarawy. C’è spazio anche per Tonali (20° debuttante con Mancini) e per il poker di El Shaarawy, servito alla perfezione da Cristante. E ai titoli di coda si ripete Belotti su assist di Di Lorenzo, definitivo 5-0 che conferma le qualità dell’Italia sebbene in veste sperimentale.

LIECHTENSTEIN-ITALIA 0-5
2′ Bernardeschi, 70′ e 92′ Belotti, 77′ Romagnoli, 82′ El Shaarawy

LIECHTENSTEIN (4-1-4-1): B. Buchel; Rechsteiner, Kaufmann, Hofer, Goppel; M. Buchel; Yildiz (83′ Wolfinger), Polverino (56′ N. Frick), Hasler, Salanovic; Gubser (63′ Y. Frick). Ct Kolvidsson

    ITALIA (4-3-3): Sirigu; Di Lorenzo, Mancini, Romagnoli, Biraghi (88′ Bonucci); Zaniolo (63′ El Shaarawy), Cristante, Verratti; Bernardeschi (73′ Tonali), Belotti, Grifo. Ct Mancini

    Ammoniti: Rechsteiner (L), Tonali (I)


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