Lite sui migranti tra Salvini e Di Maio, il leghista: ‘Giusto che parlino ma decido io’

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Si all'accoglienza di donne e bambini ma sui migranti resta la linea dura. Lo dice il vice premier e leader politico del M5S in un'intervista al Corriere della Sera. “Se l'Italia avesse fatto come Malta avremmo avuto tutta l'Europa contro – sostiene – Abbiamo dato la disponibilità ad accogliere circa dieci persone: si tratta di donne e bambini e sia Malta sia Sea Watch fanno ostruzionismo, non permettendo lo sbarco e tenendoli a bordo”. E a Sea Watch che lo accusa di essersi accorto del caso dopo due settimane, Di Maio replica: “L'ong la butta in politica. Io, noi come governo, vogliamo che vengano tutelati donne e bambini. Che sbarchino a Malta e li accoglieremo”. Ha scavalcato ?, chiede ancora il giornale. “Ma no, assolutamente. Non ho sentito Salvini dire che donne e bambini devono rimanere sulle navi – afferma il vice premier – Anzi. Ci siamo sentiti. Sono d'accordo sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell'Unione Europea sui migranti”. “In Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io”. Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in un'intervista al Messaggero. “Lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi – ha aggiunto il vicepremier – e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel Mediterraneo”. Salvini, nell'intervista al Messaggero, difende il Dl Sicurezza che renderà “più facile il lavoro dei sindaci e piu' sicura la vita di tutti”. All'incontro tra i sindaci ribelli e il premier Giuseppe Conte, però, no sarà presente. “Non si può parlare con chi non conosce la materia – spiega – . Viene tolta l'assistenza sanitaria con questa legge? Ma che bugia! Non e' vero proprio. Non si può discutere con chi usa argomenti falsi e ideologici”. Nonostante le tensioni degli ultimi giorni, per Salvini è da escludere una crisi di governo. Con i M5S, spiega, c'è “una coabitazione che funziona. E sono contento che sia tornato Di Battista dalla sua vacanza, cosi' ci da una mano. Ognuno dice la sua ma intanto facciamo tante cose insieme, e piu' di quelli che ci hanno preceduto. Non c'è niente di male – aggiunge – ad avere qualche opinione diversa, questa e' la politica. Non siamo mica in Unione sovietica”. “Da solo – osserva Salvini – non sarei riuscito a fare quello che stiamo facendo insieme ai 5Stelle”. In merito al taglio agli stipendi dei parlamentari, “quella è una priorità? Di priorità – assicura – ce ne sono almeno 50”. “Per me il lavoro è la grande priorità. E la prima cosa da fare adesso, quella che poi mi sta a cuore insieme alla legittima difesa, sono i decreti per smantellare la legge Fornero, cioè per restituire e milioni di italiani il diritto alla pensione e al lavoro”, conclude.



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