Napoli, Jorit porta Che Guevara su un edificio a Taverna del Ferro

 Nuova, doppia, opera di Jorit, lo street artist napoletano noto per le sue incursioni d’arte nelle periferie della citta’ ma anche in altri luoghi simbolo del mondo, come il muro di divisione dei territori palestinesi da Israele. Due giorni fa Jorit aveva decorato l’intera facciata di un edificio di case popolari a nella zona di Taverna del Ferro, nel quartiere partenopeo di San Giovanni a Teduccio con una lunga citazione di Ernesto Che Guevara, un messaggio di risveglio delle coscienze: “Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici, si e’ vero ma lo siamo in modo diverso,siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. E in qualunque luogo ci sorprenda la morte che sia la benvenuta,purche’ il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo e purche’ un’altra mano si tenda per impugnare le nostre armi. Il guerrigliero impugna le armi per rispondere all’ira del popolo contro l’oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell’ombra e nella miseria.Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca storica si potra’ avere la liberta’ senza la lotta!”. Dopo aver lasciato il messaggio impresso sulla facciata dell’edificio per 24 ore, Jorit e’ tornato con i suoi colori e ci ha dipinto sopra il volto del guerrigliero sudamericano. Jorit e’ tornato a Napoli da alcuni giorni dopo essere stato arrestato e poi rilasciato a Betlemme, per aver dipinto un enorme murale sul muro di separazione israeliano in Cisgiordania. L’opera ritrae Ahed Tamimi, l’attivista palestinese di 17 anni, che ha passato sette mesi in carcere per aver schiaffeggiato due soldati dell’esercito israeliano. 


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