La Cassazione respinge il ricorso di Cardano contro Berlusconi

SULLO STESSO ARGOMENTO

In politica non c’e’ promessa che tenga: i vertici dei partiti hanno il pieno diritto di tenere le mani libere e mettere in lista, o destinare a incarichi istituzionali, chi ritengono “il piu’ idoneo a rappresentare gli ideali e i valori che in un determinato momento” meglio caratterizzano la linea del partito senza per questo dover risarcire chi aveva ricevuto promesse, poi non mantenute, di seggi sicuri e altre ‘mirabilia’. Lo sottolinea la Cassazione che ha respinto il ricorso di un politico locale campano, Maurizio Cardano, per trent’anni nella Dc e poi transitato in Forza Italia, che aveva chiamato in causa il partito di Silvio Berlusconi, e lo stesso leader azzurro, oltre al gotha dei forzisti campani, da Fulvio e Antonio Martusciello al plurindagato Nicola Cosentino, tornato in liberta’ a febbraio. Cardano – che ha iniziato la battaglia legale nel 2006, dopo il ‘tradimento’ della mancata candidatura per il quale voleva 140mila euro – ha fatto ricorso alla Suprema Corte contro la Corte di Appello di Napoli che nel 2015 aveva escluso che gli spettasse un risarcimento “per la mancata attuazione di promesse di candidature, rivoltegli da esponenti di FI, in collegi elettorali sicuri e di incarichi istituzionali, nonche’ per aver visto compromessa la sua immagine e credibilita’ politica”. Invece Cardano, ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Napoli, travolto e poi uscito indenne dagli scandali di tangentopoli, non ricevera’ nemmeno un euro per essere stato silurato e per di piu’ dopo aver messo a disposizione gratuita il suo appartamento a Portici e aver dato soldi al partito. Ma non e’ finita: la Suprema Corte lo ha condannato anche a pagare 6200 euro di spese legali ciascuno in favore di Silvio Berlusconi, Nicola Cosentino e Antonio Martusciello, e a pagare 4800 euro ciascuno a Fulvio Martusciello e Francesco Maione. “Ai responsabili delle forze politiche – scrivono gli ‘ermellini’ nella sentenza 15497 – deve riconoscersi una ampia discrezionalita’ nell’orientare la loro azione e nel designare i loro rappresentanti, non riconducibile ad un impegno di natura negoziabile azionabile in via giudiziaria, pena la negazione stessa dell’attivita’ politica, improntata a liberta’ decisionale del cui cattivo o infedele esercizio unici giudici sono i cittadini”. “Ipotizzando invece la vincolativita’ dell’offerta di candidatura e la coercibilita’ degli impegni assunti dai vari partecipanti al comune progetto politico, si finirebbe per condizionare l’attivita’ dei partiti, interferendo nella formazione delle liste elettorali e, in definitiva, nella libera espressione del voto degli elettori, alla quale i partiti ‘concorrono’, esercitando una funzione strumentale di proposta e di raccordo tra i cittadini e le istituzioni”, conclude il verdetto.


Torna alla Home

"Abbiamo peccato in due episodi. Sapevamo della forza della Roma sulle palle inattive. Ho fatto un cambio prima di quel corner inserendo un difensore ma non è bastato. Abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Era il 90' e mancavano pochi minuti: ho tolto un ragazzo entrato da poco,...
"Non abbiamo vinto perché non siamo stati attenti in occasione del calcio d'angolo del loro 2-2. Eravamo riusciti a ribaltarla, facendo una grande partita. Abbiamo creato tante occasioni. Quest'anno anche quando riusciamo a fare partite buone non sempre troviamo la vittoria. Dobbiamo ripartire dalla prestazione positiva. Ci è mancata...
"Non è mai facile giocare in questo stadio, l’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto. È stata una partita con poche occasioni, quindi abbiamo dovuto lottare. Sul calcio d’angolo mi sono detto di dovermi far trovare al posto giusto e per fortuna è andata bene”. Così Tammy Abraham,...
Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham...
La struttura delle famiglie future sta subendo un'evoluzione apparentemente in verticale. Sembrerebbe infatti che i nonni stiano diventando i pilastri di queste strutture, con un'unica generazione di nipoti alla base, seguita da genitori anch'essi figli unici. Ma che destino attende cugini, fratelli e zii in questo nuovo ordine familiare? Probabilmente,...

IN PRIMO PIANO