Carceri: tre agenti penitenziari aggrediti a Santa Maria Capua Vetere

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 Tre agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere da un detenuto italiano di 30 anni durante un’ordinaria operazione di perquisizione della cella. Lo denuncia il sindacato Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) in una nota a firma del segretario generale Leo Beneduci. Il recluso ha aggredito con pugni e testate, senza un apparente motivo, i tre poliziotti, che hanno riportato varie lesioni alle braccia e al volto. “Presso il padiglione Nilo del carcere di Santa Maria Capua Vetere ? spiega il sindacalista – sono allocati circa 300 detenuti ed e’ presente una sezione psichiatrica e un settore con detenuti ex tossicodipendenti. Nel reparto ? prosegue Beneduci – e’ attuata la cosiddetta ‘vigilanza dinamica’ con i reclusi lasciati liberi di circolare senza controllo all’interno dei corridoi, per cui e’ probabile che, a fronte di ‘cotanta’ liberta’, la perquisizione della cella, peraltro ordinaria e prevista dal regolamento, sia stata intesa dal detenuto quale vero e proprio abuso. Peraltro – aggiunge Beneduci – quella di Santa Maria Capua Vetere e’ una delle realta’ detentive maggiormente a rischio sul territorio nazionale, tenuto conto che il carcere si trova nell’area geografica a maggior incidenza camorristica e vi sono allocati in numero elevato esponenti di spicco dei Casalesi”. Il carcere e’ sovraffollato, con 1050 detenuti per una capienza regolamentare di 700 posti, mentre e’ del 25% circa la carenza di personale della Polizia Penitenziaria, con 437 agenti presenti su 540 previsti in pianta organica. “Una vigilanza dinamica che non comporta benefici ma solo rischi per il personale e per la collettivita’ – conclude Beneduci – unitamente al crescente sovraffollamento e a carichi di lavoro sempre piu’ gravosi, sono il risultato delle pessime scelte di gestione del sistema penitenziario italiano effettuate dall’attuale Ministro della Giustizia Orlando e dai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria”. 


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