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Marano, gelosia e sangue: perché nessuno ha ascoltato le denunce di Gargiulo?

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Napoli – Un delitto passionale, consumato sotto gli occhi terrorizzati di bambini e insegnanti della scuola “Papa Luciani” di Marano, ha spezzato ieri due vite e devastato altrettante famiglie.

Protagonisti di questa tragedia, Andrea Izzo, 41 anni, skipper ed esperto di armi, e Milko Gargiulo, 56 anni, broker finanziario, ucciso a colpi di pistola dall’ex compagno della donna con cui aveva intrecciato una relazione.

Ora l’indagine si concentra sulle dinamiche che hanno portato al duplice episodio di sangue. Perché le denunce di Gargiulo non hanno scatenato interventi più decisi? Quanto hanno pesato le mancate segnalazioni sui precedenti comportamenti aggressivi di Izzo?

Il killer suicida amante delle bella vita e delle armi

Andrea Izzo, padre di tre figli (due avuti dalla donna al centro della vicenda), era un uomo noto per la sua impulsività e la passione per le armi. I suoi profili social lo ritraevano spesso con fucili, pistole e persino accanto a militari stranieri.

Sebbene gran parte del suo arsenale risultasse regolarmente detenuto, i carabinieri di Marano e del Vomero indagano ora su eventuali irregolarità.

Amante della bella vita e delle barche, Izzo aveva un carattere irruente. Alcuni conoscenti lo descrivono come un uomo che in passato si era spacciato per un agente di polizia. La sua relazione con la ex compagna, una commerciante ben nota nella zona collinare di Napoli, era già da tempo segnata da tensioni.

Dopo una breve separazione – causata da un tradimento di lui – la donna aveva accettato di riprenderlo in casa, ma i rapporti erano rimasti tesi.

Prima di suicidarsi con la stessa Beretta usata per uccidere Gargiulo, Izzo ha inviato alla ex l’ultimo, macabro messaggio: una foto del broker agonizzante, il volto insanguinato, piegato sul volante della sua BMW.

La vittima: broker e personal trainer, aveva denunciato le minacce

Milko Gargiulo, 56 anni, broker e personal trainer, stava tornando a casa quando è stato raggiunto dai colpi mortali. Viveva a Marano, a pochi passi dalla scuola dove si è consumato l’omicidio, un luogo che Izzo conosceva bene, avendovi iscritto uno dei suoi figli.

Da qualche tempo, Gargiulo frequentava l’ex compagna di Izzo, conosciuta in palestra. Uomo sportivo, amante del fitness, aveva due figli adulti da un precedente matrimonio e cercava di ricostruirsi una vita. Ma sapeva di essere in pericolo: nelle ultime settimane aveva denunciato Izzo per minacce di morte, senza però ottenere protezione.

Aveva confidato ad amici le sue paure, ma le due denunce presentate alla Polizia di Stato non erano bastate a fermare il suo assassino. Poche ore prima di morire, Gargiulo aveva pubblicato su Instagram un’ultima, innocente immagine: un sole luminoso, con la scritta “Buongiorno”.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 8 Aprile 2025 - 07:23



1 commento

  1. E’ veramente triste vedere come la violenza possa rovinare delle vite. Le autorità dovrebbero prendere sul serio le denunce e agire prima che sia troppo tardi. Speriamo che questa tragedia possa portare a maggiori misure di sicurezza.

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