Un’indagine della Procura di Napoli ha portato al sequestro di crediti d’imposta per ristrutturazioni per un valore di 546mila euro, frutto di una frode ai danni dello Stato.
I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di una ditta individuale di Giugliano in Campania. Le indagini hanno svelato un complesso sistema di frode ai danni dello Stato, basato sulla creazione di crediti d’imposta fittizi legati al Superbonus.
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Come funzionava la truffa?
La ditta indagata, sprovvista di una reale attività economica, acquisì illecitamente crediti d’imposta relativi a lavori di ristrutturazione mai eseguiti. Per rendere più credibile la truffa, coinvolse tre persone che, all’oscuro di tutto, risultarono aver ceduto i crediti inesistenti alla ditta.
Nessun lavoro, solo fatture false
Gli accertamenti hanno dimostrato che la ditta non ha mai emesso fatture per lavori realmente eseguiti nei confronti dei tre soggetti coinvolti. Anzi, dal 2021 al 2023, la ditta non ha registrato alcun fatturato, confermando la natura fittizia dell’intera operazione.
Un duro colpo al Superbonus e all’economia legale
Questa frode, secondo gli inquirenti, rappresenta un grave attacco al sistema dei bonus edilizi, un importante strumento per favorire la riqualificazione energetica del Paese. Le attività illecite scoperte dalla Guardia di Finanza dimostrano come alcuni soggetti tentino di sfruttare le opportunità offerte dalle agevolazioni fiscali per arricchirsi illecitamente, a danno di tutti i cittadini.
Le indagini proseguono
L’operazione condotta dalla Procura di Napoli e dalla Guardia di Finanza rappresenta un duro colpo a chi cerca di lucrare sulle risorse pubbliche destinate a sostenere l’economia legale e la transizione ecologica. Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali altri responsabili di questa grave frode.
Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2024 - 14:15
L’articolo parla di una frode molto seria che ha coinvolto crediti d’imposta per ristrutturazioni. E’ incredibile come alcune persone possano approfittare del sistema per arricchirsi, ma le indagini sembra che stiano andando avanti per trovare altri responsabili.