#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 7 Giugno 2025 - 21:52
26.9 C
Napoli

Il caporalato della badanti gestito da fratello e sorella di Caserta: arrestati

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Erano un fratello e sorella di Caserta insieme con un complice marocchino a gestire il “Caporalato delle badanti” in Emilia Romagna.

Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia Bologna Centro, coordinati dalla Procura (pm Stefano Dambruoso) e che hanno arrestato i tre con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Maria Cristina Sarli per associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e alle truffe aggravate.

Si tratta di Giuseppa De Falco, 57 anni, per il fratello Fabio De Falco, 49 anni, originari di Caserta e residenti a Ferrara e per la marocchina Hakima El Abbi, 45enne residente nel Reggiano.

I due casertani sono pregiudicati per insolvenza fraudolenta e bancarotta fraudolenta, oltre ad essere gravati da precedenti di polizia e denunce.

Il 49enne, infatti, ha numerosi pregiudizi di polizia per truffa ed è stato più volte denunciato per caporalato, oltre ad essere destinatario di un avviso orale dal 2022. La sorella, invece, risulta avere procedimenti pendenti per truffa e dal 2019 è stata più volte denunciata per caporalato, oltre ad aver ricevuto una denuncia per atti persecutori da un’ex dipendente.

Secondo l’accusa reclutavano e fornivano a famiglie che lo chiedevano, nel giro di pochissimo tempo, le badanti, tramite pubblicazione di annunci di lavoro su varie piattaforme social web, attraverso un’associazione.

Facevano sottoscrivere ai clienti un pacchetto trimestrale con 3400 euro

Facevano immediatamente sottoscrivere un ‘pacchetto trimestrale’ per il servizio richiesto, previo pagamento di 3.400 euro. Gestivano poi le donne accompagnandole personalmente nelle abitazioni dei clienti, ma le badanti non avevano formazione o competenza specifica e, quando le famiglie ne chiedevano la sostituzione, non ricevevano più alcuna risposta dall’associazione.

I contratti sottoscritti dalle badanti non venivano registrati e queste venivano costrette, sotto minaccia di licenziamento, a lavorare spesso h 24 e sette giorni su sette, senza giorni di riposo, con regole e retribuzione completamente difformi dai contratti collettivi nazionali di categoria.

Dalle indagini sono emersi 18 casi tra le province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma e Firenze. 

Badanti costretti a lavorare h24  e 7 giorni su 7

Sempre gli accertamenti dei militari hanno documentato un ‘modus operandi’ dei tre, con la scelta privilegiata di lavoratori stranieri con difficoltà linguistiche nell’interfacciarsi con i clienti. Inoltre alcuni di questi hanno riferito di non aver mai ricevuto buste paga, né di essere stati mai pagati regolarmente.

I tre avevano una suddivisione di ruoli nell’associazione, con Giuseppa De Falco che redigeva i contratti, il fratello che presumibilmente si occupava della parte amministrativa, mentre El Habbi del reclutamento e di accompagnare le lavoratrici dai clienti.

Per la giudice inoltre non ci sono dubbi sullo sfruttamento dell’attività dei lavoratori: sono emerse retribuzioni fatte in modo difforme dai contratti nazionali, violazione reiterata delle norme sugli orari di lavoro, riposo e ferie. Secondo il giudice i tre sarebbero dotati dunque di concreta capacità di delinquere e concreto è il rischio di reiterazione del reato.

Agli arrestati, la cui attività, secondo i Carabinieri, “ha fruttato un giro di soldi, in circa un anno solare, pari a 420.000 euro”, sono stati inoltre sequestrati “oltre 100.000 euro dai conti correnti nella loro disponibilità”. 


Articolo pubblicato il giorno 23 Agosto 2024 - 09:03


Cronache Video

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

Salerno, paura in spiaggia: ubriaco minaccia i bagnanti con un...
Superenalotto, estrazione di oggi 7 giugno 2025: nessun “6”, ma...
Orrore a Villa Pamphili, trovati i corpi di una neonata...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto di oggi, sabato 7 giugno...
Avellino, estorsione da 13mila euro: due misure cautelari
Collina: “Al Mondiale per Club arbitri avranno telecamere. Comunicazione è...
Italia a pezzi: Gravina riflette, Spalletti sotto esame. Martedì il...
Zoff difende la disfatta dell’Italia di Spalletti: “Ko pesante, ma...
Nazionale, Spalletti vuole lasciare: I candidati alla panchina azzurra
America’s Cup 2027 a Napoli, il ministro Abodi: “Scintilla nata...
Osimhen vicino all’Al-Hilal di Inzaghi, il Napoli preme per Ndoye
Benevento, accusato di minacce e lesioni: assolto 27enne
Arzano, occupazioni abusive suolo pubblico ed evasione tributi: sanzioni e...
Chiara Tramontano alla Feltrinelli di piazza dei Martiri presenta Non...
Maddaloni, 47enne arrestato per maltrattamenti e rapina ai danni della...
I Cesaroni tornano a Giffoni Film Festival: l’evento imperdibile del...
Frattamaggiore, aggredisce gli agenti: arrestato 27enne
Bagnoli:, movida al setaccio e parcheggiatori abusivi arrestati
Torre del Greco: arrestato 50enne per il furto di due...
Gricignano di Aversa, cane salvato dai carabinieri: denunciato il proprietario...
Assolta Taddeo Vincenzina: era stata condannata per spaccio di monete...
Evento imperdibile a Casapesenna: “Fortapàsc” sotto le stelle con Marco...
Striano, bambina ferita da un colpo di carabina ad aria...
Incidente mortale a Casoria: indagato il motociclista grave in ospedale
Quarto, si aggrava la posizione dei due fratelli autori del...
Oroscopo del 7 giugno 2025 segno per segno
Serie A 2025/2026, il calendario completo del Napoli e i...
Minacce all’ex fidanzata minorenne: divieto di avvicinamento per un 19enne
Superenalotto, estrazione del 6 giugno 2025: tutte le quote
Telemedicina e intelligenza artificiale: Asl Salerno tra le prime in...

DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE