Cronaca di Napoli

Napoli, morto Salvatore Liguori: direttore del Teatro Totò

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A soli 37 anni, Salvatore Liguori, giovane direttore del Teatro Totò, perde la lotta contro il cancro. Lascia la moglie e un bambino di soli tre anni. L’ultimo saluto sarà reso domani, presso la celebre chiesa degli artisti napoletana, San Ferdinando, situata in piazza Trieste e Trento a Napoli.

Grande commozione e cordoglio inondano il mondo dello spettacolo e del teatro napoletano. Figlio d’arte, Salvatore ha ereditato la stessa passione di suo padre, Gaetano, l’ex direttore artistico del teatro. Un’indicibile tristezza avvolge quanti lo conoscevano come professionista e come essere umano.

Una testimonianza emozionante proviene da Chiara la quale ricorda con affetto Salvatore, descrivendone i tratti umani e devozione familiare… “Sasà, il tuo amore per Flavia è stato per me un esempio di serietà e maturità a soli 25 anni… Ricordo di te il sorriso gentile, la premurosa dolcezza, la precisa attenzione verso le piccole cose… La notizia della tua scomparsa dopo anni di malattia raffredda questa tiepida giornata di aprile…”

Dai gestori della pagina Facebook del Teatro Totò, viene comunicato l’ultimo saluto al giovane direttore, Salvatore Liguori, scomparso a soli 37 anni dopo una lotta tenace contro la malattia. Ricordato anche per la sua passione per la fotografia, Salvatore è stato un punto di riferimento nell’ambito dello spettacolo e dell’arte teatrale.

Un mare di saluti colmi d’affetto per Salvatore Liguori

Le manifestazioni d’affetto a ricordo di Salvatore Liguori hanno inondato i social network. Tra queste ce n’è una che risalta, quella di Kekka: “Mi hai accolto nell’accademia con bontà e lealtà… Mi hai insegnato a credere e a combattere per la mia passione, arrivando al diploma. Riposa in pace Sasy”.

Anche Bruno ha lasciato un saluto toccante: “Tu, insieme ai docenti, mi hai fatto crescere e mi hai insegnato cosa significa recitare su un palcoscenico. La foto è del 2013, ed io 11 anni dopo mi sento esattamente come quel giorno, e questo lo devo soprattutto a te, che ci hai lasciati troppo presto. Mi ero promesso di voler tornare a teatro, e lo farò, se non per me, per te. Ti voglio bene Totò, che la terra ti sia lieve”.


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