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Il Governo stanzia 9 milioni per finanziare 26 progetti dell’Istituto Pascale

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Il Ministero della Salute ha stanziato circa 9 milioni di euro per finanziare i 26 progetti presentati dall’Istituto Tumori Pascale di Napoli, selezionati tra le 334 proposte pervenute da ricercatori di tutta Italia. Dei 34 progetti presentati, 26 sono stati approvati e avranno una durata di due anni. Di questi, 6 sono stati finanziati come capofila (Destinatari Istituzionali), mentre 20 sono unità esterne in progetti coordinati da altri centri di ricerca, con un investimento totale di 8.712.747,47 euro.

L’Istituto prevede di reclutare ex-novo circa 30 ricercatori di età inferiore a 40 anni con questi progetti. Tra i 6 progetti in cui il Pascale è capofila, 3 sono coordinati da donne ricercatrici in qualità di principal investigator. Inoltre, oltre la metà dei 20 ricercatori coinvolti in progetti esterni sono donne.

I 6 progetti in cui l’Istituto Pascale è capofila sono coordinati da Alfredo Budillon, Susan Costantini, Mariolina Carriero, Antonella Petrillo, Nicola Normanno e Michelino De Laurentis. Alfredo Budillon, direttore scientifico dell’Istituto, ha commentato con soddisfazione il risultato, sottolineando: “Questo risultato dimostra il valore delle idee e delle progettualità originali del nostro Istituto, con molti progetti coordinati da giovani ricercatrici e ricercatori. Al tempo stesso, sentiamo la grande responsabilità di utilizzare bene queste risorse e nei tempi stabiliti dalle regole del PNRR. Dobbiamo riconoscere che questo successo è dovuto anche al grande investimento nella ricerca oncologica operato dalla Regione Campania, che ha permesso all’Istituto di potenziare significativamente la propria tecnologia e risorse”.

Il direttore generale Attilio Bianchi ha aggiunto: “La ricerca è un’attività fondamentale che completa e arricchisce l’offerta sanitaria del nostro Istituto. È significativo che così tanti progetti del Pascale siano stati ammessi al finanziamento, segno che le traiettorie individuate dai nostri ricercatori sono coerenti con le attuali linee di sviluppo dell’attività di ricerca. La ricerca rappresenta la speranza del futuro, e le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori ne sono la nostra certezza”.


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