12 teatri campani verso il riconoscimento di Monumento Nazionale

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Un traguardo importante per la cultura campana: ben 12 della regione sono stati inseriti nella lista di 408 teatri italiani che si apprestano a ricevere il prestigioso titolo di “”.

La proposta di legge, approvata oggi alla Camera e ora in attesa di esame al Senato, rappresenta un atto di grande valore per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano.

Inizialmente, la lista includeva solo due teatri campani: il celebre Teatro di Napoli e il Teatro di Salerno. Tuttavia, grazie a due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone (FdI), la lista definitiva si è ampliata considerevolmente, includendo ben 12 teatri campani:

Teatro Verdi di Cava de' Tirreni
Teatro Vittorio Emanuele di Salerno
Teatro Mercadante e Teatro San Ferdinando di Napoli
Teatro Vittorio Emanuele di
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Teatro Costantino Parravano e Teatro di Corte della Reggia di Caserta
Teatro Ricciardi di Capua
Teatro Cimarosa di Aversa

Oltre ai 12 teatri sopraccitati, la proposta di legge prevede che possano comunque essere dichiarati monumento nazionale anche i teatri che soddisfano due criteri specifici:

Antichità: Teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni.
Finanziamento pubblico: Teatri la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico.

Inoltre, il riconoscimento di Monumento Nazionale potrà essere esteso anche a quei teatri il cui edificio sia già stato riconosciuto di “interesse culturale”.

L'approvazione di questa legge rappresenta un passo fondamentale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio teatrale campano. I teatri inclusi nella lista non solo rappresentano luoghi di grande valore storico e architettonico, ma anche centri di produzione culturale di primaria importanza per la vita sociale e culturale della regione.

Il riconoscimento di Monumento Nazionale contribuirà a preservare e promuovere questi tesori inestimabili, garantendo alle generazioni future la possibilità di fruire di un patrimonio culturale unico e prezioso.


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