Cronaca Avellino

Inchiesta su appalti e basket ad Avellino: coinvolto anche il sindaco Festa

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Gianluca Festa, 50 anni, sindaco di Avellino dal giugno 2019, ha visto la sua passione per il basket trasformarsi in un boomerang politico. L’amore per il basket lo ha portato a versare 20 mila euro dal suo conto corrente personale per garantire l’iscrizione della squadra cittadina, lo storico club Scandone, al campionato di serie B, dopo che la squadra era fallita al momento delle elezioni.

Tuttavia, questa mossa per salvare la pallacanestro locale sembra essersi rivelata una decisione complicata. Festa è ora al centro di un’indagine insieme all’amministratore delegato della squadra, Gennaro Canonico, riguardante presunti appalti pilotati al Comune di Avellino. Tra i reati contestati ci sono corruzione, associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico.

I carabinieri hanno perquisito la residenza del sindaco e il suo ufficio a Palazzo di Città, sequestrando documenti elettronici e telefonini. Festa è accusato di abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione e falso. Alcune imprese che hanno ottenuto gli appalti sono sospettate di aver sostenuto finanziariamente la squadra di basket.

In risposta alle accuse, il sindaco ha convocato i media, dichiarando: “Se qualcuno pensava di condurre la campagna elettorale che si avvicina con questi argomenti, ha sbagliato. Siamo persone perbene e aspetteremo l’esito delle indagini, che non porteranno a nulla.” Il comune di Avellino ha emesso una nota stampa confermando l’esecuzione di un decreto di perquisizione nei confronti del sindaco Festa. La perquisizione non ha fornito elementi a riscontro delle accuse. Tuttavia, la vicenda potrebbe influenzare il contesto politico locale, considerando che a giugno si terranno le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

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