Cronaca di Napoli

Lettere di licenziamento per 150 lavoratori della Coop ad Afragola

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Manifestazione dei lavoratori della Coop di Afragola, questa mattina sabato 2 dicembre, che si sono visti recapitare le lettere di licenziamento. Dal 1 gennaio i dipendenti, circa 150, vedranno cessare il proprio contratto. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, e Rosario Visone, rappresentante di Europa Verde del territorio, hanno partecipato al presidio, presso il centro commerciale di Afragola, per manifestare il pieno sostegno ai lavoratori a rischio licenziamento.

“Da tempo mi batto a favore dei lavoratori della Coop e seguo personalmente la vertenza da quando ero Consigliere Regionale – ha dichiarato Borrelli – Ricordo che lo slogan dell’azienda è ‘La Coop sei tu’, probabilmente questo motto non vale per i dipendenti della sede di Afragola dove hanno deciso di rimuovere il proprio marchio e di lasciare senza lavoro circa 150 famiglie”.

“La Coop ha rinunciato ad un’offerta di acquisto del Sole 365 perché ritenuta azienda ‘non eticamente affidabile’. Non entro nel merito delle valutazioni della Coop, ma mi chiedo come sia possibile che eticamente non possano accettare questa proposta ma, sempre eticamente, acconsentano a mandare a casa 150 dipendenti, persone che hanno lavorato qui per oltre 20 anni”.

“L’azienda ancora non si è espressa sul futuro della sede di Afragola, ma una cosa è certa, le lettere di licenziamento sono arrivate e se non ci saranno risposte chiare ed esaustive da parte della Coop saremo pronto ad andare a Bologna, sotto le finestre della sede centrale, per far valere le ragioni dei lavoratori”, così il deputato Francesco Emilio Borrelli.

“Il licenziamento di questi lavoratori rappresenta un grave problema sociale da evitare a tutti i costi – ha aggiunto Rosario VisoneOggi siamo al fianco di questi lavoratori per condannare le condotte poche etiche a cui abbiamo assistito. Auspichiamo una soluzione della vertenza, che non sembra facile ma che è essenziale per la tenuta del tessuto sociale di questo territorio, già afflitto da tanti problemi e a cui non va aggiunto anche questo peso. L’unico modo per porre fine a questa vicenda è garantire il lavoro a queste persone”.


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