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Napoli: il Consiglio comunale commemora Napolitano

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Alla presenza di 31 consiglieri comunali la seduta del Consiglio comunale, presieduta da Vincenza Amato, si è aperta nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino con la commemorazione, alla presenza dei familiari, del Presidente Emerito .

Dopo l'Inno di Mameli e l'Inno alla Gioia, eseguiti dall'orchestra Scarlatti Young, la presidente Amato ha ricordato come Giorgio Napolitano sia stato un uomo delle istituzioni e fermo custode della Costituzione e della Repubblica, una e indivisibile, come ricordava in ogni occasione celebrativa.

Di Napoli, sua città natale, rimarcava sempre le forme di operosità e di capacità realizzatrice su cui fare leva per superare il quadro complessivo di luci e ombre, potenzialità e contraddizioni, senza mai rinunciare ad avere uno spirito di fiducia nell'avvenire della città.

Il sindaco ha ricordato il forte legame di Giorgio Napolitano con Napoli, alla quale lascia una grande eredità, quella di un grande napoletano sempre presente nei dibattito legato ai valori e alla difesa dei diritti, e di un grande antifascista sempre schierato a difesa della libertà e della democrazia.

“Gli aspetti più importanti della sua figura – ha detto il sindaco Manfredi – sono la dimensione europea del suo pensiero, quello di un'Europa giusta, portatrice di diritti e schierata sempre a difesa della libertà, e il riformismo, la capacità di guardare al futuro rimanendo sempre saldamente ancorati alla difesa della Costituzione”. L'Aula ha, poi, osservato un minuto di silenzio

A Giorgio Napolitano “sarà giusto al più presto intitolare una via, un piazza o meglio ancora un luogo culturalmente simbolico della città”. E' la proposta del consigliere comunale , già sindaco di Napoli, nel giorno in cui l'assemblea civica commemora il presidente emerito della Repubblica.

“E' stato legatissimo a Napoli – ricorda Bassolino – e un grande europeista, tra i primi a sottolineare questa dimensione che mai come oggi è in primo piano lui. Un uomo delle istituzioni, e per questo oggi è più che giusto ricordarlo nella Sala dei Baroni a nome di tutta la città”.


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