L’italia di Spalletti cala il poker su Malta e ora testa all’Inghilterra

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L’Italia a Bari pur non offrendo una prestazione memorabile per qualità del gioco, ritmo e intensità, non si fa ‘incastrare’ dalla lunga settimana segnata dallo caos scommesse e liquida Malta per 4-0.

Grazie al talento dei singoli, quello ritrovato di Jack Bonaventura tornato al gol dopo tre anni di assenza in Nazionale, da Berardi, autore di una doppietta, lui che non segnava su azione in Azzurro dall’Europeo del 2021 e da Frattesi che ha calato il poker a tempo scaduto confermando il suo ottimo stato di forma.

Proprio a Bari l’Italia del Mondiale casalingo del ’90 conquistò il terzo posto superando l’Inghilterra nella finalina. E chissà se la vittoria degli Azzurri di Spalletti in terra pugliese ottenuta davanti ad un ‘San Nicola’ tutto esaurito e vestito con il tricolore, possa servire da slancio in vista della sfida di martedì proprio contro i Leoni inglesi, che guidano il girone di qualificazione.

    Dopo notti insonni serviva dentro l”astronave’ di Bari non perdere l’orientamento, non farsi prendere dallo sconforto, rialzare la testa, puntare ai tre punti e scaricare un po’ di quella tensione aggiuntiva messa dall’Ucraina nel pomeriggio vincitrice sulla Macedonia del Nord con cui ha consolidato la seconda piazza.

    L’Italia ha risposto come doveva, riacciuffandiola in classifica (con il vantaggio di una partita in meno) e con la possibilità di giocarsi la sfida contro l’Inghilterra, a portata di break per issarsi in cima al girone.

    La squadra non ha convinto in pieno, i meccanismi sono poco oliati anche perchè Spalletti ha dovuto negli ultimi giorni cambiare i suoi uomini, suo malgrado. Ma con pazienza la squadra azzurra è riuscita a non cadere nella trappola psicologica, e avvicinarsi al big match contro l’Inghilterra nelle migliori condizioni di classifica.

    Il ct azzurro si affida al tridente inedito Berardi-Raspadori-Kean, scelta determinata dalle esclusioni di Tonali e Zaniolo coinvolti dall’inchiesta sulle scommesse e da una lunga lista di infortuni, da Chiesa a Immobile e Zaccagni che in mattinata aveva lasciato il ritiro. Bonaventura, in azzurro a tre anni di distanza, torna titolare in mediana con Locatelli e Barella.

    L’Italia parte con l’intenzione di dare subito ritmo al match e scrollarsi le scorie di una settimana quantomai complicata sotto il profilo psicologico. Ma l’azione non è troppo fluida ed efficace e la circolazione della palla molto prevedibile. Locatelli da fuori area calcia di potenza dopo una conclusione di Bonaventura, poi Mancini da corner, con una girata di testa, al 5′ scheggia la traversa.

    Sono due squilli che sembrano presagire ad ulteriori acuti ma la squadra fatica a trovare i giusti equilibri e la necessaria velocità per aggirare il muro avversario. Spalletti chiede pressione alta, precisione e soprattutto di rispettare le giuste posizioni nel tentativo di scardinare una difesa a tre ben coperta sulle fasce. Scorre il tempo che rischia di aumentare tensione e stress.

    Serve allora una giocata individuale per dare la scossa e mettere sul giusto piano inclinato la sfida. E ci pensa Jack Bonaventura con una invenzione al limite dell’area che con un interno destro a giro mette il pallone sotto la traversa.

    Per la stella viola è il suo primo gol in Nazionale al suo 16mo gettone di presenza. La rete invece che favorire la spinta propulsiva degli azzurri smorza progressivamente gli affondi sotto porta. Spalletti non è affatto soddisfatto, si sbraccia e si mette anche le mani sul volto per la serie di errori nel palleggio e nella gestione della palla.

    Ancora una volta è una giocata di classe a dare ossigeno a quest’Italia che viaggia ad andamento lento e porta la firma di Berardi. Barella al limite appoggia er il centravanti del Sassuolo che controlla e piazza un preciso sinistro a giro che tocca il palo interno e si infila in rete.

    Era dall’Europeo del 2021 che non segnava su azione, altro segnale di un giocatore completamente ritrovato Nella ripresa lo spartito resta lo stesso con un’Italia che continua a non brillare e a trovare soluzioni e allora Spalletti prova a fare dei cambi nel tridente spostando Kean centrale e Raspadori sulla fascia.

    Serve più precisione nelle combinazioni strette ma il ritmo resta sempre basso, prevedibile e senza fiammate. E’ la retroguardia maltese a creare pericoli, con il portiere Bonello che diventa un risorsa preziosa per gli attaccanti azzurri, per via di alcuni disimpegni da brivido sotto porta.

    Malta prende coraggio, si fa stordire da una azione in contropiede e in ripartenza l’Italia trova gli spazi giusti per piazzare la terza rete: Raspadori in accelerazione mette al centro un pallone che Kean non riesce a colpire ma sulla ribattuta si avventa Berardi che firma così la sua doppietta personale. L’Italia ora viaggia senza remore, sfiora più volte la quarta rete che arriva con Frattesi, entrato al posto di Barella, al 94′ per un 4-0 corroborante.



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