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Sabato 16 settembre secondo appuntamento di Suoni in Certosa

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Sabato 16 settembre h. 20.30 Refettorio della Certosa e Museo di San Martino Dissonanzen presenta il Tinctoris Consort, trio di flauti, con Tommaso Rossi, Alessandro De Carolis e Lorenza Maio, nel concerto A tre voci Polifonie vocali-strumentali tra Medioevo e Rinascimento. Secondo appuntamento della IV edizione di Suoni in Certosa, quest’anno dedicato a Il Suono della musica antica.

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Un viaggio dal Medioevo al Barocco, indagando sulla duttilità degli strumenti a fiato, in questo caso i flauti dolci, per la musica inizialmente concepita per voce umana. In repertorio la polifonia italiana tra tardo Medioevo e tardo Rinascimento, fino ad arrivare al Seicento di Falconieri con le variazioni sul tema della Follia. In repertorio un manoscritto bolognese, brani rimasti anonimi, Johanes Ciconia, Johannes Tinctoris, Alexander Ackermann detto Agricola, Vincenzo Ruffo, Pomponio Nenna, Giovanni de Antiquis, una miscellanea di autori fiorentini e Andrea Falconieri.

A Tinctoris, famoso soprattutto oggi per la sua opera di teorico, ma, in effetti, grandissimo compositore, che dal 1472 fu al servizio della corte aragonese del re Ferdinando I a Napoli il trio di flauti intitola il nome dell’ ensemble, creato nel 2023, e qui al suo debutto.

La manifestazione è proposta dal’Associazione Dissonanzen in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e la Certosa e Museo di San Martino, in due sabati di apertura serale straordinaria, il 9 (scorso) e il 16 settembre alle 20.30, e domenica 24 alle 11.00 .

La rassegna, ideata per gli spazi ricchi di arte e storia del complesso della Certosa e Museo di San Martino, che domina sulla città di Napoli, osservandone da secoli in silenzio i mutamenti, lenti ma costanti, quest’anno è dedicata a un repertorio che si estende dalla fine del Quattrocento al Settecento su strumenti antichi – viola da gamba, flauto dolce e flauto traversiere barocco – contestualizzati in un periodo in cui proliferava la letteratura musicale a loro dedicata.

La partecipazione ai concerti è compresa nel biglietto di ingresso al museo (ordinario 7€, ridotto 18-25 anni 3€, gratuito fino a 18 anni), acquistabili sia in sede, sia online su Coopculture:

https://www.coopculture.it/it/prodotti/biglietto-certosa-e-museo-di-san-martino/

Info e prenotazioni

Associazione Dissonanzen

+39 350 9456706 | info@dissonanzen.it

http://www.dissonanzen.it

Si parte da tre brani contenuti nel manoscritto bolognese Q16, un codice di grandissima importanza per la conoscenza della polifonia tardo-medioevale, dove si mescolano composizioni su testo italiano e su testo francese. Si prosegue poi con Johanes Ciconia, autore la cui musica risulta molto evidentemente influenzata da stili diversi: il madrigale italiano e l’ars nova francese. Uno stile più complesso si rintraccia nello stile melodico più vicino alla musica del Rinascimento. Partendo da Tinctoris e proseguendo con singolari esponenti della seconda metà del Quattrocento e del Cinquecento. L’influenza franco-fiamminga e lo stile della Controriforma molto presente per alcuni di questi autori tardo rinascimentali. Il programma si chiude con alcune composizioni legate all’ambiente musicale napoletano, con la presenza da un lato di due duetti didattici di Pomponio Nenna e Giovanni de Antiquis, due compositori nati a Bari ma operanti a Napoli, dall’altro di un brano molto famoso, composto dal più grande compositore napoletano del primo ‘600: Andrea Falconieri. Siamo ormai, con le variazioni sul tema della Follia, in un clima completamente seicentesco, ma comunque assai coerente con il viaggio , lungo e variegato, che il programma del concerto propone.


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