Cronaca Napoli

Stupro Caivano: iniziate le perizie su 8 cellulari del ‘branco’

Pubblicato da
Condivid

Otto cellulari sequestrati a altrettanti ragazzi di eta’ compresa dai 14 ai 17 anni.

Sono iniziate da questi le copie forensi di tutto cio’ che e’ contenuto all’interno, cosi’ come disposto dalla procura dei minori di Napoli che indaga, con quella di Napoli Nord, sugli abusi sessuali ai danni di due cuginette in un’area abbandonata del Parco verde di Caivano.

I telefonini erano stati sequestrati nelle prime fasi delle indagini, subito dopo le denunce delle ragazzine abusate dal ‘branco’, a meta’ luglio. Il perito Lorenzo Lautaro, cosi’ come quello nominato dalla procura ordinaria per i due maggiorenni coinvolti, l’ingegnere Carmine Testa, cerchera’ video e chat cancellate, ma presenti ancora in memoria. Trenta giorni assegnati dal gip per il deposito dei risultati.

Il preside: “Disagi segnalati da anni”

Disagi segnalati “da anni” ai servizi sociali, per “una situazione familiare difficile”. Lo ha riferito Bartolo Perna, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo frequentato da una delle vittime dello stupro del parco Verde a Caivano.

“L’ultima segnalazione è del dicembre 2022 per lei, quando abbiamo fatto anche un incontro con la famiglia e i servizi sociali, ma rispetto alle nostre segnalazioni – afferma – Abbiamo anche fatto segnalazioni alla Procura, anche per il fratello. Conosco quella famiglia da anni così come conosco da anni i problemi dei loro figli”.

“Non è che le assenze non ci interessano, era stata segnalata per tutto, per i comportamenti e per situazioni delicate: anche alla procura della Repubblica, anche il fratello. Avevamo in qualche modo ‘gettato un seme’ pe rompere il muro di omertà “, dice ancora.

“La famiglia alle spalle di questa ragazzina ha grossi problemi, è di quelle alunne che ‘un giorno viene e un giorno no’, è stata spesso assente. Era una situazione che avevamo segnalato”. “E alla fine accade sempre che a pagare siano sempre quelli che hanno le maggiori difficoltà”, aggiunge.

“Non abbiamo avuto nemmeno una risposta parziale da parte dei servizi sociali, dopo dicembre non abbiamo avuto alcuna notizia – sottolinea – a giugno abbiamo segnalato anche il fratello e anche in questo caso nessuna risposta”. 


Pubblicato da