Il giudice del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, ha disposto il trasferimento agli arresti domiciliari, con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico, di Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo, rei confessi del ferimento e della morte del 21enne Roberto Bembo, avvenuto all'alba del primo gennaio scorso.
Il giudice ha accolto la richiesta del loro difensore, Gaetano Aufiero. Dunque, dopo sette mesi trascorsi nel carcere di Avellino, i due indagati tornano a casa.
La vittima, originaria di Mercogliano (Avellino) venne raggiunta da una coltellata alla gola dopo una banale lite per il parcheggio nei pressi di un bar di Torrette di Mercogliano nella quale erano stati coinvolti alcuni suoi amici.
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Per la gravità delle ferite riportate alla carotide, il giovane morì il 10 gennaio nel reparto di rianimazione del "Moscati" di Avellino.
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