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Napoli, da giovani geometri al Comune 14 idee per beni confiscati

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Quattordici immobili tra appartamenti, ville e locali commerciali confiscati alla criminalità organizzata e da riutilizzare per fini sociali sono al centro del Progetto di valorizzazione ‘Legalità e Cultura dell’etica.

Beni confiscati alla criminalità organizzata’ realizzato dagli studenti dell’istituto tecnico per Geometri Della Porta-Porzio sulla base della convenzione sottoscritta tra la scuola e il Comune di Napoli.

L’intesa si inserisce nell’ambito del percorso di formazione ed ha richiesto numerosi sopralluoghi prima della redazione delle schede tecniche e delle ipotesi di riutilizzo sociale degli immobili confiscati che, questa mattina, sono stati formalmente consegnati all’amministrazione comunale.

All’incontro, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, sono intervenuti circa 80 studenti con l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu e la dirigente dell’istituto scolastico, Alessandra Guida. Diversi i progetti di valorizzazione previsti per 14 beni confiscati che, nei prossimi mesi, saranno messi a bando dal Comune ed affidati alle associazioni che ne faranno richiesta.

Alcuni immobili saranno trasformati in case di accoglienza per persone vittime di violenza, sia donne che minori a rischio, altre strutture daranno invece ospitalità a persone fragili con disabilità mentale.

Tra i progetti più innovativi quelli che vedranno la nascita di laboratori di arti e mestieri e di locali espositivi per tramandare alle giovani generazioni l’artigianato napoletano antico.

“Abbiamo realizzato una bellissima sinergia tra l’istituto Della Porta e l’amministrazione comunale per la quale sento di dare un forte ringraziamento alla scuola, ai docenti e ai ragazzi che hanno dimostrato di essere consapevoli ed orgogliosi di contribuire e a darci una mano nella gestione dei beni confiscati – ha detto l’assessore De Iesu – Questi immobili hanno una grande valenza sociale ma una gestione molto complicata che richiede, per ogni bene, un vero e proprio fascicolo con tutte le caratteristiche e un progetto che ne contempli la destinazione d’uso migliore.

E’ mia intenzione replicare questo progetto anche nei prossimi anni”. “I ragazzi hanno lavorato moltissimo perché ci hanno creduto fino in fondo – ha aggiunto la dirigente scolastica Guida – Uno dei nostri compiti è instillare in loro il concetto di legalità e, quindi, avere l’opportunità di poter operare in maniera così concreta è stata per loro una grande esperienza arricchita dall’aver assistito, durante l’anno, a lezioni di tanti esperti del settore dei beni confiscati.

Hanno realizzato un lavoro capillare su ognuno degli immobili e realizzato le schede-progetto che sono la premessa indispensabile grazie alla quale questi beni potranno poi essere messi a bando e riutilizzati”.


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