Cronaca di Napoli

La Motorizzazione Civile di Napoli off-limits per i disabili

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Se vivi a Napoli e sei una persona a mobilità ridotta e costretta su una sedia a rotelle, non puoi camminare per strada a causa della sosta selvaggia che ostacola il tuo percorso, non puoi prendere i mezzi pubblici, che molto spesso sono sprovvisti di pedane ed assistenza, e capita anche di non poter prendere la patente.

Questa è la disavventura vissuta da un ragazzo diversamente abile che ha raccontato la sua storia al deputato dell'alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “Salve Signor Borrelli, mi chiamo Emanuele Conato sono un ragazzo diversamente abile in carrozzina volevo denunciare l'ennesima vergogna nei miri confronti e nei confronti dei diversamente abili.

Stamattina mi sono recato alla per gli esami di teoria della patente al mio arrivo mi sono trovato questo scempio. Il personale non mi voleva far accedere alla struttura in quanto questa non è attrezzata per i diversamente abili. Ovvero c'è un montacarichi ma è guasto da ben 4 anni.

Loro si sono giustificati che persone diversamente abili difficilmente vanno per gli esami quindi non hanno mai affrontato la questione di riparazione del montacarichi. Quindi la sicurezza mi voleva far andare via senza poter svolgere l'esame ma alla fine grazie all'aiuto di altre persone presenti mi hanno preso con tutta la carrozzina e salito mettendo a rischio la mia e la loro incolumità”.

“Abbiamo inviato una nota alla direzione per avere delle spiegazioni. Innanzitutto vogliamo capire perché il montacarichi sia guasto da 4 anni senza essere riparato dovendo così, come in questo caso, intraprendere manovre pericolose.

La questione più importante, però, è soprattutto un'altra: come si può pensare di impedire l'accesso, e quindi la possibilità di svolgere gli esami, a chi già tutti i giorni deve vedersi calpestare tutti i diritti? Esigiamo innanzitutto delle scuse ma anche dei provvedimenti atti a rendere la struttura alla portata di tutti.

Qui nessuno vuole prendersi le proprie responsabilità ed allora le fasce più deboli resteranno sempre indietro ed è una vergogna.”– ha commentato Borrelli.

 


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