Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha parlato al Fatto Quotidiano dell’ormai imminente scudetto, che gli azzurri di Spalletti festeggeranno a breve, e della festa che ci sarà in città alla conquista matematica del titolo.
“Quando ho visto la statua di piazza Mercato colorata d’azzurro ho immaginato il peggio – i timori del primo cittadino -. Lo scudetto è la grande catarsi. Una città abituata ad inseguire e a difendersi ora primeggia, troneggia e soprattutto dà lezioni di gioco, di stile, e anche di talento gestionale”.
Ma Manfredi è “impaurito dal fatto che la gioia si trasformi in corrida e la corrida in oltraggio ai nostri monumenti. Perciò ho invocato la sospensione delle attività di colorazione”.
“I napoletani sono attenti e sanno che i monumenti sono ricchezza per tutti. La gioia si può esprimere in tanti modi – afferma ancora -. Propongo di fare installazioni creative, artistiche, striscioni ovunque. Dobbiamo ingaggiare una battaglia per la creatività”.
A chi lo ‘accusa’ di essere stato juventino, Manfredi risponde: “Ogni domenica mi trova allo stadio e, senza voler fare il gradasso, la squadra vola. Siamo scaramantici e quindi faccia lei il conto. Noto che le vittorie calcistiche si allineano ai successi del turismo culturale”.
“Napoli è piena di turisti ogni mese dell’anno, e trova ricchezza, riscatto, anche forza economica. Non voglio assistere a quelle gioie esagerate che esondano poi nella volgarità e soprattutto sono regine dell’effimero”.
Lo scudetto, per il sindaco, “ripara un deficit reputazionale, rende Napoli più seducente, attraente, internazionale. Sarà una grande conquista”.