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Camorra, il baby boss di Pianura scampato per la seconda volta alla morte

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E’ la seconda volta che è scampato alla morte in sette mesi. Eppure nonostante sia consapevole di essere un obiettivo per i sicari dei clan avversari Antonio Gaetano, 20 anni conosciuto come Plasmon, boss emergente di Pianura continua ad uscire e a condurre la vita che fanno i suoi coetanei.

Ieri sera era in auto nella movida di Mergellina insieme ad altre persone quando è stato raggiunto dai sicari in moto che hanno cercato di compiere la missione di morte.

Chi ha fatto fuoco ha mirato al bersaglio grosso: tre colpi da distanza ravvicinata. Due lo hanno centrato all’addome e l’altra alla zona cervicale. E stato trasportato all’ospedale
San Paolo di Fuorigrotta, a Napoli, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Adesso è ricoverato in terapia intensiva in pericolo di vita.

A terra, la Polizia di Stato ha trovato tre bossoli. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Il giovane, con precedenti e residente nel quartiere Pianura, nonostante la giovane eta’, era considerato un pezzo da novanta del panorama criminale napoletano.

Conosciuto con il soprannome di ‘Plasmon’, Gaetano sarebbe stato incaricato di riorganizzare il clan di camorra Calone-Esposito-Marsicano. Gia’ da neodiciottenne subi’ un agguato che gli sarebbe dovuto costare la vita, ma scampo’ alla morte per un puro caso.

Era la notte del 26 agosto scorso Gaetano si trovava nei pressi del civico 334 quando sarebbe stato avvicinato da due ragazzi in scooter che, senza esitazione, aprirono il fuoco.

Quattro colpi in rapida successione, due alla gamba destra e il piede destro. Nonostante le gravi ferite, Gaetano riuscì a trascinarsi verso un posto sicuro. Fu il padre a trasportarlo in ospedale.

La sua abitazione negli ultimi mesi e’ stata oggetto di piu’ attentati anche a colpi di pistole e bombe artigianali.

Intorno a lui, non a caso, si sarebbero radunati gli affiliati, quasi tutti giovanissimi, mai arrestati. E si indaga dunque sui Carillo-Perfetto, rivali appunto dei Marsicano. E l’agguato potrebbe essere legato anche al delitto del 3 marzo a Pianura contro Antonio Esposito, vicino ai Carillo-Esposito.

Un compito non semplice visto che anche i rivali di via Torricelli si starebbero riorganizzando. Non a caso, proprio sui Carrillo-Perfetto, in queste ore, si sarebbero concentrati i sospetti delle forze dell’ordine. Non è l’unica pista però che seguono gli inquirenti ma sembra quella più accreditata.