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Saman, intercettata telefonata del padre: “Ho ucciso mia figlia”

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Saman Abbas, la 18enne scomparsa nella notte del 30 aprile 2021, sarebbe stata uccisa dal padre Shabbar. A rivelarlo è proprio quest’ultimo che avrebbe confessato la sua colpevolezza in una telefonata intercettata dell’8 giugno 2021.

“Ho ucciso mia figlia, per la mia dignità e per il mio onore. Noi l’abbiamo uccisa”, sarebbero le parole pronunciate da Shabbar nella telefonata ad un parente in Italia. L’uomo avrebbe quindi aggiunto: “Sono già rovinato, avete parlato di me in giro. Non lascerò in pace la vostra famiglia”, mostrando dunque non pentimento per l’omicidio ma solo preoccupazione per le conseguenze di quest’ultimo.

Tra fine 2020 e inizio 2021 i genitori di Saman avevano deciso di affidare la giovane ai servizi sociali, in una struttura protetta, dopo che quest’ultima si era opposta a nozze combinate. Fatto poi ritorno a Reggio Emilia per ricominciare la sua vita, la 18enne è scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio.

La conversazione è agli atti del processo che inizierà il 10 febbraio 2023 nel quale saranno coinvolti i tre familiari della 18enne. Tra questi lo zio Danish Hasnain, che secondo il fratello di Saman avrebbe ucciso la ragazza strangolandola. Hasnain fu immortalato in un video mentre scava con una pala e in alcune conversazioni telefoniche parla con un amico di un “lavoro fatto bene”.


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