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Haiti, suora italiana uccisa a Port-au-Prince

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La Conferenza haitiana dei religiosi (Chr) ha espresso dolore per la perdita di suor Luisa Dell’Orto, uccisa ad Haiti, a Port-au-Prince, probabilmente a scopo di rapina.

La missionaria delle Piccole Sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld, 65 anni, originaria di Lomagna (Lecco), operava nell’isola da 20 anni e si occupava dei bambini di strada, accolti nella struttura Kay Chal, Casa Carlo, in un sobborgo della capitale.

L’aggressione armata e’ avvenuta ieri mattina nella zona di Delmas 19; la religiosa, secondo il sito di informazione haitiano “Rezo Nodwes” era accompagnata da un autista, di cui non si hanno notizie. Suor Luisa, colpita da quattro proiettili, e’ stata portata nell’ospedale Bernard Mevs, dove e’ deceduta.

Esprimo la mia vicinanza alla famiglia e alle consorelle di suor Luicia dell’Orto, piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, uccisa ieri a Port-au-Price, ad Haiti: da 20 anni era dedita al servizio soprattutto dei bambini di strada. Affido a Dio la sua anima, e prego per il popolo haitiano, specialmente per i più piccoli perché possano avere un futuro più sereno, senza miseria e senza violenza. Suor Lucia ha fatto della sua vita un dono per gli altri fino al martirio“.

Così Papa Francesco al termine dell’Angelus da piazza San Pietro. “Apprendo con dolore la notizia dell’uccisione – in un sobborgo poverissimo di Haiti – della suora lecchese Luisa Dell’Orto. Era conosciuta da tutti come l’Angelo dei bambini di strada. La mia tristezza e’ la tristezza di tutti i lombardi che si stringono ai familiari di suor Luisa con la certezza che anche dal Paradiso sapra’ aiutare i piu’ deboli“. Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

La morte di suor Luisa Dell’Orto, piccola sorella del Vangelo, ci lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera. Esprimo a nome della Chiesa Ambrosiana la partecipazione al lutto dei familiari, al ricordo grato e sofferto di quanti l’hanno conosciuta, la certezza che la sua morte, cosi’ simile alla morte di Charles de Foucauld, unita alla morte di Gesu’ possa essere seme di vita nuova per la terra di Haiti e per lei ingresso nella gloria“. Questo il messaggio di cordoglio dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, per l’uccisione della religiosa ad Haiti.

Domani, alle 21, l’alto prelato recitera’ un rosario di suffragio per la Suora a Lomagna, il piccolo centro della Brianza di cui era originaria, nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. “Non vanno a cercare i pericoli, ma i segni del Regno di Dio che viene, in mezzo ai poveri, tra coloro che sono importanti solo per Dio e ignorati da tutti. Amano la vita, non vanno a cercare la morte la’ dove quattro spiccioli contano piu’ di una santa donna; vanno a seminare parole di Vangelo, perche’ anche ai Paesi disperati si aprano via di speranza.

Non vanno con programmi e presunzioni, con dottrine e pretese, vanno a offrire amicizia, in nome del Signore, vanno a dire la loro impotenza perseverando nella preghiera“. “Non scelgono dove andare, vanno dove sono chiamate dal gemito meno ascoltato, vanno dove sono mandate per diventare preghiera, offerta, amiche, seme che muore per portare frutto. Cosi’ vanno tante donne che percorrono le strade piu’ pericolose del mondo, che abitano le case piu’ indifese. Vanno e non fanno notizia”, conclude l’arcivescovo.


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