Mondragone, lite tra ragazzi sfocia in agguato: 2 feriti

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Mondragone, lite tra ragazzi sfocia in agguato: 2 feriti. Spari contro ragazzi di Castel Volturno in trasferta, fermato 25enne

Una lite per futili motivi tra giovani è sfociata in un agguato a colpi di pistola: due i feriti, due ragazzi di 25 anni. Un loro coetaneo, l’aggressore, è stato fermato dalla Polizia di Stato per tentato omicidio.

E’ quanto accaduto nel weekend a Mondragone, comune del litorale casertano. All’origine della lite una malintesa supremazia territoriale nei confronti di un gruppo di ragazzi provenienti da un comune limitrofo.



    In manette, nella notte tra venerdì e sabato, è finito un giovane del posto di 25 anni, che – secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Caserta – si è avvicinato con lo scooter a due coetanei, residenti nel vicino comune di Castel Volturno, esplodendo una decina di colpi di pistola con i quali ha ferito alla gambe le due vittime che erano sui sedili anteriori, e mancando solo per caso le due ragazze che erano sedute dietro; altri due amici del 25enne, che erano su un altro scooter, sono stati denunciati per rissa aggravata.

    Dalle testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile, è emerso che le due vittime, con loro anche le due ragazze, tutti di Castel Volturno, erano all’esterno di un locale di Mondragone, nel cuore della movida, e qui avrebbero incrociato il 25enne con i suoi amici; la “differente provenienza” dei due gruppi avrebbe generato la rissa. Prima gli sguardi, poi le frasi minacciose: “Questa è Mondragone, tu chi sei, che ci fai qui?” avrebbe detto il 25enne; la successiva rissa e’ stata sedata e i due gruppi si sono allontanati.

    Dopo alcuni minuti, mentre il gruppo “forestiero” se ne stava tornando in auto a Castel Volturno, il 25enne in scooter ha teso l’agguato, sparando all’impazzata verso la vettura dopo averla raggiunta; i due feriti sono stati trasportati alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Determinanti le telecamere di videosorveglianza che hanno permesso alla Squadra Mobile di dare un volto al responsabile.



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