DISSONANZEN presenta 2 appuntamenti dedicati al giornalista Sandro Rossi

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DISSONANZEN presenta 2 appuntamenti dedicati al giornalista Sandro Rossi, critico musicale da Napoli per L’Unità

Venerdì 1 aprile alle 16.00, presso la Società napoletana di Storia Patria, Maschio Angioino, presentazione del volume di Sandro Rossi (1922-2020) Una poltrona al San Carlo – Cronache di vita musicale napoletana (1958-2000), Guida Editori. Intervengono Dinko Fabris, Aurelio Musi, Eleonora Puntillo, Tommaso Rossi, Daniela Tortora, Stefano Valanzuolo. Sabato 2 aprile alle 17.15, Chiesa dei SS Cosma e Damiano, Largo Banchi Nuovi,l’Associazione Dissonanzen in collaborazione con l’Associazione FIBART presenta il concerto con musiche di Aram Khachaturian, Antonio Grande, Claudio Lugo, Francesco Mancini, John Cage, Fritz Kreisler, Maria Theresia Von Paradies. Yukie Moriyama, soprano, Daniela Del Monaco, mezzosoprano, Daniele Colombo, violino, Francesco Solombrino, violino, Antonio Grande, chitarra, Tommaso Rossi, flauto, Manuela Albano, violoncello, Ugo Di Giovanni, arciliuto, Ciro Longobardi, pianoforte.

L’incasso della vendita dei volumi sarà devoluto al progetto Musica Libera Tutti, che opera nel Quartiere Scampia.



    Una due giorni dedicata alla figura di Sandro Rossi, critico musicale da Napoli per le pagine de L’Unità e per La voce della Campania.

    Dal 1954 al 2004 ha svolto un’intensa attività pubblicistica per la RAI, per il Teatro di San Carlo, e per varie associazioni musicali napoletane. Ha pubblicato con interventi musicologici per Laterza, Edizioni del Sole, Liguori. Per Pironti nel 2005 la raccolta di poesie Segnali, e ancora per Liguori nel 2008 i racconti raccolti nel volume La gobba del Rigoletto e altro.

    La prima giornata sarà dedicata anche a una riflessione al secondo Novecento musicale napoletano, il concerto del giorno seguente è pensato come un affettuoso ricordo cui parteciperanno musicisti con cui Sandro Rossi ha condiviso momenti di gioia, di riflessione e di amicizia. In particolare vanno segnalati i brani che i compositori Antonio Grande e Claudio Lugo hanno scritto ispirandosi ad alcune liriche di Sandro Rossi, e che verranno cantati da Yukie Moriyama (soprano) e Daniela Del Monaco (mezzosoprano). I brani di Claudio Lugo sono presentati in prima esecuzione assoluta.

    Una poltrona al San Carlo è più che una raccolta di scritti di critica musicale. Dal volume viene fuori un interessante spaccato della storia di istituzioni e associazioni della città napoletana (alcune scomparse) , nonché dei fermenti artistici che l’hanno animata, dei brillanti esperimenti culturali, dei momenti di crisi, delle vivaci polemiche che, da sempre, accompagnano la vita musicale della metropoli partenopea. Una testimonianza preziosa per capire in maniera più completa il panorama musicale di una città, di una regione e anche, forse, di tutto il Sud Italia. Critico attento e sensibile, come più volte viene definito nella prefazione e negli scritti che aprono il volume, “capace di esprimere con poche battute intuizioni e giudizi felici e azzeccati su esecutori e interpreti.”

    Il corpus di scritti raccolti nel volume, al fianco degli articoli scritti per il giornale del PCI, è arricchito anche da testi apparsi, a partire dagli anni ’70, su La Voce della Campania, quindicinale comunista, pubblicato a partire dal 1975. Fu Matteo Cosenza a chiamare Sandro Rossi a curare una rubrica musicale che fu impostata con uno sguardo e un’attenzione particolare all’inchiesta, al racconto della variegata realtà musicale napoletana. Non tanto critiche a spettacoli, quindi, ma uno sguardo su personaggi, istituzioni, vicende di un tessuto in continuo fermento, una parte fondamentale della vita culturale della città e della regione.

    “Dopo una gavetta di qualche anno nella critica cinematografica, Sandro Rossi, alla metà degli anni ’50, prende il posto che era stato di Francesca Spada e, prima ancora, di Achille Longo e comincia la sua attività di critico musicale.” – racconta Tommaso Rossi – “Sullo sfondo traspare, come anche segnalato nei bei saggi di Canessa, Musi e Valanzuolo, che corredano il volume, la bella, fattiva e vivace atmosfera della redazione napoletana de l’Unità, un giornale che non esiste più, il cui messaggio culturale, prodotto anche e soprattutto attraverso i contributi di coloro che ne hanno fatto parte – come Sandro Rossi – risulta però ancora oggi straordinariamente vivo e attuale.”

     


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