Covid, l’Iss: “Tasso di mortalità 25 volte maggiore in non vaccinati”

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Il tasso di mortalità dei non vaccinati è 25 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster e otto volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo. E’ quanto evidenziano i dati del Report esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale curato dall’Iss.

“Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 2 febbraio 2022 sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 10.904.191 casi, di cui 145.007 deceduti”, spiegano nel report esteso gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità.

La stagione influenzale si avvia verso la conclusione. Nella settimana appena passata l’incidenza e’ scesa di un’ulteriore mezzo punto, passando da 4,6 casi per mille della settimana precedente ai 4,1 attuali. In meta’ delle Regioni l’intensita’ dell’epidemia e’ sotto la soglia basale di 3,16 casi per mille, mentre nelle rimanenti l’intensita’ e’ a un livello basso. Sono questi i dati salienti dell’ultimo rapporto della rete di sorveglianza epidemiologica InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss).



    Nella settimana dal 24 al 30 gennaio sono statti registrati 242 mila nuovi casi, per un totale di circa 3,8 milioni di casi a partire dall’inizio della stagione. I bambini piu’ piccoli continuano a essere la fetta della popolazione piu’ colpita: nella fascia di eta’ tra 0 e 4 anni l’incidenza e’ stata pari a 9,47 casi per mille con un lievissimo aumento rispetto ai 9,38 casi della settimana precedente; nella fascia tra 5 e 14 anni il tasso e’ sceso a 4,87 rispetto al 5,16 della settimana precedente ; in quella tra 15 e 64 anni si fermato a 4,21 (contro 4,99); infine tra gli over 65 e’ stato di 1,94 casi per mille rispetto ai 2,37 della settimana tra il 17 e il 23 gennaio.

    Tra le Regioni, solo in Piemonte e Umbria resta una situazione superiore a 9 casi per mille abitanti. In tutte le altre, i tassi sono in forte calo, con Veneto, Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sardegna e province autonome di Bolzano e Trento ormai fuori dalla stagione influenzale con un’intensita’ al di sotto del livello basale. Il rapporto conferma che anche questa settimana le sindrome simil-influenzali sono state causate da “virus respiratori diversi da quelli influenzali la cui circolazione e’ bassa e di tipo sporadico”.

    Dato confermato dalla sorveglianza virologica: dei 311 campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete InfluNet, solo 10 (3%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A; 126 sono risultati positivi al virus SarsCoV2.



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