"L'omicidio della Sorrentino ha rappresentato la feroce ritorsione ai danni di una donna che con il proprio coraggio aveva consentito di disvelare una turpe sequenza di violenze ai danni di bambini indifesi e di assicurare alla Giustizia i relativi responsabili".
Lo sottolinea il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso in una nota emessa dopo la condanna all'ergastolo di Francesco Tamarisco, ritenuto il mandante dell'omicidio della "mamma coraggio" Matilde Sorrentino.
Tamarisco e' ritenuto a capo di una omonima organizzazione criminale che a Torre Annunziata si occupa di traffico di sostanze stupefacenti.Potrebbe interessarti
Napoli, i milioni di Dubai: la banca segreta del clan Amato-Pagano
Camorra, il pentito: "Pompilio era scappato in Spagna perchè temeva che Enrico Bocchetti volesse ucciderlo"
Camorra, oltre due secoli di carcere al clan del nuovo boss vesuviano Dario Federico. Tutte le condanne
Crac Deiulemar: condannata anche Mps
Determinante fu la testimonianza del figlio della vittima che lo riconobbe dopo averlo visto farsi alla fuga dopo l'agguato. L'indagine e il processo hanno fatto luce su una delle piu' squallide vicende avvenute a Torre Annunziata e su una organizzazione di pedofili che ha perpetrato le sue atrocita' fino ad aprile 1996. Atrocita' commesse ai danni di bimbi che avevano all'epoca tra 6 e 7 anni, violentati, fotografati e ripresi in video, all'interno di case private e anche in una scuola elementare.
I bambini venivano minacciati, con siringhe e coltelli, oltre che legati e picchiati. Le immagini, infine, venivano utilizzate per alimentare un circuito pedopornografico. Matilde Sorrentino fu una delle tre madri che denuncio' i responsabili di questo raccapricciante circuito pedopornografico.






