Cronaca

Femminicidio a Lecce, al via il processo all’uomo di Torre Annunziata

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Torre Annunziata. Femminicidio a Lecce: al via il processo per Salvatore Carfora, il 38enne di Torre Annunziata che a febbraio scorso uccise l’ex fidanzata Sonia Di Maggio.

Carfora aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, a seguito della richiesta di giudizio immediato, ma il Gip di Lecce aveva rigettato la richiesta. Stamane, è iniziato il processo dinanzi ai gudici della Corte d’Assise di Lecce, il 38enne oplontino non era presente in aula.

Il primo febbraio scorso, Carfora uccise la 29enne riminese, sua ex fidanzata, con 31 coltellate, a Specchia Gallone una frazione del comune di Minervino in provincia di Lecce. La colpì alle spalle mentre Sonia Di Maggio tornava a casa con il nuovo compagno con il quale era uscita a fare la spesa. Poi scappò a piedi.

Carfora è accusato di omicidio aggravato e stalking, l’udienza si è svolta nell’aula bunker del carcere di Lecce, davanti ai giudici della Corte d’Assise. Parti civili sono i familiari della donna.

Su istanza dell’avvocato della famiglia della vittima, Vincenzo Blandolino, la Corte ha disposto di aggiornare l’udienza al 16 novembre per permettere la costituzione in giudizio, come parte civile, anche della sorella minore della 29enne. L’imputato, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti nel corso delle indagini, uccise l’ex fidanzata dopo averla vista assieme al nuovo compagno e dopo averle inviato sul telefonino diversi messaggi di morte.

Carfora – arrestato alcune ore dopo il delitto a Otranto, mentre a piedi cercava di raggiungere un treno con il quale allontanarsi dal Salento – aveva avuto con la ragazza una tormentata relazione. Simona Di Maggio aveva poi deciso di trasferirsi da Rimini a Lecce per seguire il nuovo compagno. Ma Carfora l’aveva individuata e raggiunta per ucciderla.

L’uomo, con precedenti penali e ritenuto vicino al clan Gallo-Limelli-Vangone di Torre Annunziata e Boscotrecase, era stato anche ricoverato nell’ospedale psichiatrico di Aversa da dove era stato dimesso a giugno del 2020.

Il pm che ha coordinato le indagini per il femminicidio di Sonia Di Maggio aveva chiesto e ottenuto, nei mesi scorsi, che venisse giudicato con giudizio immediato. Oggi è iniziato il processo che proseguirà il 26 novembre prossimo.